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“Open schools whatever it takes”, Priorità alla scuola in piazza venerdì 26 marzo

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A sei mesi di distanza dalla grande manifestazione di Roma (26 settembre 2020), il Comitato Priorità alla Scuola lancia una nuova grande mobilitazione nazionale per il 26 marzo 2021, in concomitanza con lo sciopero indetto dai COBAS, a cui ha già dato la sua adesione il Coordinamento Nazionale Precari Scuola. A Reggio Emilia la manifestazione si terrà in Piazza Prampolini alle ore 10, sotto lo slogan "La Dad non è scuola. Open schools whatever it takes".

Afferma il Comitato: "Come il 26 settembre scorso, tutto il Paese è invitato a porre attenzione alla scuola pubblica e a esprimersi in sua difesa e per la sua valorizzazione: la scuola è perno della cittadinanza e del pieno godimento di tutti i diritti, uno dei fondamenti del patto sociale che unisce la comunità".

L’obiettivo della manifestazione è richiedere l’apertura immediata delle scuole di ogni ordine e grado, oltre che di riservare una parte delle risorse del Recovery Fund al rilancio della scuola pubblica. "Parliamo di servizi educativi per l’infanzia, scuola dell’obbligo, superiori di secondo grado, dal nido all’università - continua il Comitato -. Il diritto allo studio deve essere tra le vere priorità del Paese, la spesa pubblica annua deve aumentare per raggiungere almeno i livelli della media europea, pari al 5% del Pil".

Per poter riaprire le scuole in sicurezza, Priorità alla scuola ha pubblicato un mese fa un piano di rilancio dove afferma la necessità di diminuire il numero di alunni per classe, fissando un tetto massimo di venti e abolendo ogni possibilità di accorpamento per le classi successive. "Si chiede che i finanziamenti del Recovery Fund siano utilizzati per il potenziamento di tutto il personale scolastico, con un piano di assunzioni e di stabilizzazione dei docenti precari, adeguamento degli spazi e degli edifici scolastici, con ripristino di vecchi edifici e realizzazione di nuovi" - affermano i membri.

La mobilitazione è stata decisa durante l'assemblea della rete di Priorità alla Scuola, che si è tenuta domenica 28 febbraio. Al termine, è cominciata la mobilitazione permanente per impedire che il nuovo Dpcm inasprisca le misure per il contenimento dell’epidemia unicamente in materia di scuola. Con lo slogan “Basta colpire le scuole” centinaia di mail sono state inviate alle istituzioni nazionali e locali ed è stata lanciata la campagna social “Giallo arancione rosso la scuola sempre al primo posto”: una galleria di volti e slogan provenienti da tutta Italia. "Queste persone chiedono rispetto per la scuola e per i ragazzi che vivono in questo Paese - conclude il Comitato - entrambi ridotti a capro espiatorio delle incapacità del Governo, della mancanza di volontà e dell’ipocrisia degli amministratori locali".

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