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“Acqua da mangiare”, l’Appennino torna protagonista

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Logo del progetto "Acqua da mangiare"

I duecento studenti dell'Istituto Cattaneo Dall'Aglio e Mandela, che lo scorso 9 marzo hanno partecipato al workshop nell'ambito del progetto "Acqua da mangiare, ora presentano i propri lavori: i ragazzi dovevano realizzare degli inserti per le piattaforme Facebook e Instagram sui temi della sostenibilità ambientale e alimentare.

Il progetto "Acqua da mangiare", promosso dal Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale e Anbi Emilia Romagna, si propone di far conoscere agli studenti degli istituti superiori il territorio montano, di comprenderne la sua complessa gestione e come valorizzare i suoi prodotti di eccellenza anche attraverso la didattica a distanza e l’utilizzo dei social network.

Le classi terze e quarte dell'indirizzo linguistico e scientifico hanno quindi partecipato da protagoniste, con il compito di realizzare per il Consorzio di Bonifica le grafiche social. E' in quest’ottica che gli studenti del Cattaneo Dall’Aglio hanno saputo cogliere ed interpretare al meglio il percorso di sensibilizzazione su queste tematiche, ideando dei post in un profilo specifico postando regolarmente sui social network Facebook e Instagram.

I giovanissimi hanno dialogato tra loro, con i docenti e con gli esperti per creare il post più adatto alla tematica scelta. La classe 3Q si è occupata dei prodotti Dop dell'Appennino, scoprendo le caratteristiche della materia prima. La classe 3I ha scavato nelle ragioni che portano molti giovani della montagna a investire sull'Appennino, per rimanere a vivere e lavorare nel luogo in cui sono nati e svolgere, tra le diverse attività, anche quella della pastorizia.
La classe 4P ha posto l’accento sulla nostra dieta alimentare e sul valore nutrizionale degli alimenti a km zero del nostro territorio, alimenti che contribuiscono inoltre alla riduzione degli inquinanti chimici. La classe 4Q ha toccato il tema universale delle ripercussioni della globalizzazione e delle conseguenze sulla nostra tavola. Non sono mancate anche le riflessioni sugli obiettivi dell’Agenda 2030.

Si sono quindi analizzate anche le fragilità del territorio montano. La classe 3P ha realizzato un video sul fenomeno progressivo del dissesto idrogeologico e la classe 4I ha immortalato immagini di frane e smottamenti causate in parte dall’incuria dell’uomo, in parte dalle criticità naturali come le piogge violente o altri eventi dannosi conseguenza del cambiamento climatico.

"E’ stato un percorso proficuo - commenta il Consorzio - che ha accresciuto ognuno dei partecipanti di riflessioni, di esperienze di vita e professione, ma è soprattutto una raggiunta consapevolezza di cosa sia l’Agenda 2030 che si pone come traguardo comune un mondo più sostenibile. La consapevolezza che per centrare questo traguardo è necessario agire immediatamente, ognuno per la propria parte grazie a scelte che possano davvero migliorare il nostro domani".

Di seguito le grafiche realizzate dai ragazzi