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“Vivere quanto più possibile all’aria aperta”, l’allarme di Mangia Trekking sugli effetti del virus

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La stagione estiva si avvicina e la voglia di uscire all'aria aperta aumenta all'allungarsi delle ore di luce. Se i prognostici dell'anno scorso non mentono, l'Appennino vedrà molti escursionisti e appassionati da tutta la Regione e perché no, anche dalle adiacenti Toscana e Liguria, salire in montagna per godersi aria pulita e spazi naturalmente distanziati.

"Vivere quanto più possibile all’aria aperta, a contatto della natura, incontrando amici e socializzando", l'antidoto dell'associazione di alpinismo lento Mangia Trekking contro la pigrizia e la diffidenza dilagante in tempo di pandemia, conseguenza della reclusione forzata tra le mura domestiche. Nel notare alcuni comportamenti lungo i sentieri, l'associazione si rammarica nel vedere le persone girarsi dall'altra parte invece che salutare come è sempre avvenuto prima del Covid-19.

"L'alpinismo lento contribuisce a sostenere fattivamente le aziende e gli esercizi commerciali delle zone montane", conclude l'associazione. Mangia Trekking, in collaborazione con gli Enti Parco del mare, (Cinque Terre e Porto Venere) delle valli (Montemarcello Magra Vara), delle montagne (Appennino tosco Emiliano e Alpi Apuane) e alcuni Comuni di Toscana, Liguria ed Emilia, invita quindi ad avvicinarsi alle attività sportive di alpinismo lento. Uno sport che mantiene vivi i sentieri appenninici, nonché l'economia dei paesini di montagna.

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