Home Diocesi ne' Monti Nella meditazione domenicale monsignor Guiscardo Mercati ricorda che siamo chiamati “a portare...

Nella meditazione domenicale monsignor Guiscardo Mercati ricorda che siamo chiamati “a portare i frutti della Risurrezione”

10
0

UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)

 San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro,

Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 02 al 09 maggio 2021.

 

DOMENICA 

02 maggio

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (def. della Famiglia Bertocchi) ore 11.15 (def. Lamberti Antonio)

ore 18.00 (pro populo)    Pontone ore 10.00         Pantano ore 10.00 

LUNEDI’

03 maggio

 

Gesù è la vera vite.

Se siamo uniti a lui la nostra vita è feconda e porta frutti, se invece siamo distaccati da lui siamo come rami secchi e infruttuosi, destinati al fuoco. Chiediamo la grazia di restare sempre uniti al nostro Signore.

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

MARTEDI’

04 maggio

S. Messa: ore 18.00 (liberta intenzione )
MERCOLEDI’

05 maggio

S. Messa: ore 10.30 (def. di Clementina )
GIOVEDI

06 maggio

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)
VENERDI’

07 maggio

Primo del mese

S. Messa: ore 18.00 (sec. int. di Capitani Paolo )

SABATO

08 maggio

S. Messe festive: ore 15.00 per i bambini e i ragazzi del catechismo

ore 18.00 a S. Donnino.

DOMENICA

09 maggio

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (libera intenzione ) ore 11.15 (pro populo)

ore 18.00 (libera intenzione)    Pontone ore 10.00         Pantano ore 10.00 

 Meditazione Domenicale. Chiamati a portare i frutti della Resurrezione. L’evento della Resurrezione non può rimanere semplicemente un fatto del passato da ricordare. La gioia e la speranza portate dall’annuncio pasquale aprono il credente all’impegno attivo d’amore. La seconda lettura ce lo dice chiaramente: “Non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti”. Solo così si potranno riconoscere coloro che credono: dall’amore verso i fratelli e verso Gesù Cristo. È questo coraggio d’amore ciò che rivela la nuova identità di Saulo, convertito a Damasco. La prima lettura ci informa della paura che ancora accompagna la sua presenza tra i cristiani, ma anche come il suo zelo missionario lo apra alla comunità e consolidi nello Spirito la chiesa nascente. Il Vangelo è una brillante sintesi di tutto questo. Nel discorso che troviamo al capitolo 15 di Giovanni, Gesù stesso si definisce la “vite”, l’origine in cui dobbiamo “rimanere”, proprio come i tralci, che portano frutto e non seccare. È questo l’unico modo per glorificare il Padre.

Mese di Maggio. Preghiera del Rosario. Da sempre, maggio, il quinto mese dell’anno, è considerato tra i più belli dei 12 che ne costituiscono l’insieme. È il mese dei fiori, della natura che si risveglia ed esplode nella sua ricchezza di colori e profumi. Nel tesoro della tradizione della Chiesa, il mese di maggio è dedicato alla preghiera e alla contemplazione della B.V. Maria. Non si tratta di semplice devozionalismo, ma di un’autentica dimensione spirituale del nostro cammino di fede che trova in Maria il vertice di quella meraviglia che Dio compie nella nostra vita. Su invito di Papa Francesco, dedichiamo la preghiera di questo mese perché il Signore ci liberi dalla pandemia. Tutte le sere alle 20.30 in chiesa la recita del S. Rosario. Possiamo pregarlo anche in famiglia. Ai Bambini chiedo di recitare il rosario dei piccoli: Dieci avemarie dette di cuore .

Ricordiamo i nostri morti. Brandi Marino di anni 95 deceduto a Castelnuovo Monti il 26 aprile. La sua casa l’aveva costruita sulla strada che porta a S. Prospero accanto a tre antichi castagni. Su uno di essi è ancora collocata una vecchia immagine della Madonna di Lourdes, che proprio in questi giorni è stata riparata. Si era sposato con Marisa e con lei ha generato due figli: Daniela e Stefano che hanno condiviso con loro la vita. Il suo lavoro l’ha svolto per anni nel caseificio del Cigarello. In modo particolare da quando era in pensione, lo si vedeva lavorare l’orto e il castagneto, cogliendo l’occasione di salutare tutti coloro che passavano con un ampio sorriso, che era una sua caratteristica. Si può ben dire che Marino ha vissuto per la sua famiglia, dimostrando un amore sincero verso la sua sposa, soprattutto nei momenti della sua malattia. Il venir meno di lei, gli ha procurato sofferenza, ma la vicinanza dei figli e dei nipoti lo ha aiutato a superarla. Uomo di fede, non ha mai trascurato la messa domenicale, a cui partecipava con gioia. In quest’ultimo periodo di pandemia anche lui è stato costretto a vivere con più riservatezza, ma appena poteva, amava scendere e godersi la natura che lo circondava. Si è spento serenamente, con la certezza di avere accanto a sé i suoi cari. Il rosario e il suo funerale lo abbiamo celebrato nella nostra chiesa. Al termine della messa esequiale, Luisa, che ultimamente dava una mano ai figli nel fargli compagnia, ha tracciato un affettuoso ricordo di Marino. La Vergine di Lourdes, a cui tante volte egli si è certamente rivolto, l’accolga in paradiso. Il suo corpo, sepolto nel cimitero di S. Prospero accanto alla moglie, vi riposi in pace. Condoglianze ai familiari.

Mercati Italina vedova Ghirardini di anni 95 deceduta a Casina il 29 aprile. È l’ultima delle sorelle di mio padre a cui sono doppiamente legato perché suo marito Domenico era fratello di mia madre. Nativa di Riana, veniva da una famiglia patriarcale con nove fratelli e sposandosi è entrata in un’altra famiglia patriarcale, impegnandosi nel mondo agricolo. Dal suo matrimonio è nata Nives. A lei con sacrifici hanno dato la possibilità di studiare e di laurearsi. Dopo un’esperienza lavorativa a Milano, sono rientrati a Carpineti, lavorando in ceramica. Donna volitiva, amante dell’ordine verso la sua persona e nella casa. Cordiale e generosa verso quanti si rivolgevano a lei. Si erano poi trasferiti a Casina in un appartamento accanto alla figlia, godendo della sua vicinanza, della nipote Sara e del pronipote Alessio al quale, come lui stesso racconta, ha letto tantissime fiabe, trasmettendogli la passione per la lettura. Lei che non aveva fatto grandi scuole, ma come tanti del suo tempo, è cresciuta all’università della vita. Dopo la morte di Domenico, finché la salute glielo ha permesso, ha continuato a vivere nel suo appartamento. Quando ha capito che aveva bisogno di assistenza, ha maturato una scelta come nel suo stile di trasferirsi al vicino Albergo Sara per avere la sua autonomia e quella dei familiari, che comunque ogni giorno frequentava. La zia Italina è stata educata nella fede, l’ha coltivata e finché ha potuto, ha partecipato alla messa domenicale. È passata dal sonno terreno alla luce eterna. Il suo funerale l’ho celebrato nella chiesetta di S. Donnino dove ella ha ricevuto tutti i Sacramenti, nel giorno in cui la Chiesa ricorda S. Giuseppe Artigiano. A lui la affidiamo perché la introduca nell’eterna pace. Il suo corpo sepolto nell’attiguo cimitero, accanto a tutti i suoi cari, in particolare al marito, vi riposi in pace. Condoglianze ai familiari.

 

Offerte ricevute: Rossi Ornella per la Parrocchia. Fontanesi Alberta e fratelli per l’asilo. In memoria di Brandi Marino i figli per la chiesa. A tutti grazie!