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La Zona Pastorale di Felina si prepara a festeggiare il 25° anniversario di ordinazione sacerdotale di don Pietro

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Riceviamo e pubblichiamo

 


Zona Pastorale di Felina
16.05.2021 ASCENSIONE del Signore -  anno B


 

Introduzione alle letture

At 1,1-11: L’agiografo ci narra l’ascensione di Gesù in modo storicizza-to.

Salmo Responsoriale Sal 46,2-3; 6-7; 8-9:
Anche il salmista ci presta le parole per narrare il mistero dell’Ascensione di Gesù.

Ef 4,1-13: L’apostolo presenta il Cristo glorificato che sta alla destra del Padre.

Mc 16,15-20: L’evangelista mette in relazione l’evento dell’Ascensione
con l’inizio della missione della Chiesa.


 

Calendario settimanale

Lunedì 17 Maggio
Ore 20.30 Ideiamo a Felina il nuovo numero del Bollettino.

Sabato 22 Maggio
Ore 18.00 In cattedrale a Reggio Emilia Ordinazione diaconale di don Francesco Ametta e sacerdotali di: don Sebastiano Busani, don Paolo Lusvardi, don Marcello Mantellini (don Marcello è stato apprezzato insegnante di religione in montagna; anche alle scuole medie a Felina).

Domenica 23 Maggio Domenica di Pentecoste
Ore 15.00 Santa Messa in cui don Pietro ricorda e ringrazia
nel 25° anniversario di ordinazione sacerdotale

Lunedì 24 Maggio Visitazione della B.V. Maria
Ore 20.30-22,00 In ORATORIO A Castelnovo
Incontro dei catechisti per il progetto ORATORIO.

 

Mese dedicato a Maria con la preghiera del santo Rosario
nelle proprie case o in luoghi aperti ben distanziati

 

La CARITAS necessita di: Olio, Biscotti, Farina, Zucchero.
Possono essere consegnati agli incaricati o in parrocchia
Anche le offerte in denaro andranno per l’acquisto di questi beni.


 

Alcune riflessioni sull’essere padri tratte dalla Patris Corde

La felicità di Giuseppe non è nella logica del sacrificio di sé, ma del dono di sé. Non si percepisce mai in quest’uomo frustrazione, ma solo fiducia. Il suo persi-stente silenzio non contempla lamentele ma sempre gesti concreti di fiducia. Il mondo ha bisogno di padri, rifiuta i padroni, rifiuta cioè chi vuole usare il possesso dell’altro per riempire il proprio vuoto; rifiuta coloro che confondono autorità con autoritarismo, servizio con servilismo, confronto con oppressione, carità con assistenzialismo, forza con distruzione. Ogni vera vocazione nasce dal dono di sé, che è la maturazione del semplice sacrificio. Anche nel sacerdozio e nella vita con-sacrata viene chiesto questo tipo di maturità. Lì dove una vocazione, matrimoniale, celibataria o verginale, non giunge alla maturazione del dono di sé fermandosi solo alla logica del sacrificio, allora invece di farsi segno della bellezza e della gioia dell’amore rischia di esprimere infelicità, tristezza e frustrazione.


 

Un racconto per l’anima:
Un vero cristiano di 14 anni
Un ragazzo di 14 anni, di nome Pancrazio, venne chiamato dalla mamma che gli disse: «Figlio, sei tanto buono; io sono contenta di te; fai veramente onore al nome di cristiano, che hai ricevuto nel battesimo; ma ora devi fare qualcosa di più. Non essere indegno di tuo padre che ha dato la vita per la fede; non dimenticare mai che sei figlio di un martire».
Pancrazio, commosso fino alle lacrime, abbracciò la mamma dicendole:
«Sì, mamma, sarò degno di Gesù Cristo e di mio padre. Te lo prometto».
E lo fu davvero, perché qualche tempo dopo, scoperto e accusato come
cristiano, sostenne impavido il martirio.
La Chiesa l’onora con il titolo di «santo» e lo si festeggia il 12 maggio.


 

Enciclica Laudato sii del Santo Padre Francesco
Alcune linee di orientamento e di azione

163. Ho cercato di prendere in esame la situazione attuale dell’umanità, tanto nelle crepe del pianeta che abitiamo, quanto nelle cause più profondamente umane del degrado ambientale. Sebbene questa contempla-zione della realtà in sé stessa già ci indichi la necessità di un cambio di rotta e ci suggerisca alcune azioni, proviamo ora a delineare dei grandi percorsi di dialogo che ci aiutino ad uscire dalla spirale di autodistruzione in cui stiamo affondando. Il dialogo sull’ambiente nella politica internazionale
164. Dalla metà del secolo scorso, superando molte difficoltà, si è andata affermando la tendenza a concepire il pianeta come patria e l’umanità come popolo che abita una casa comune. Un mondo interdipendente non significa unicamente capire che le conseguenze dannose degli stili di vita, di produzione e di consumo colpiscono tutti, ben-sì, principalmente, fare in modo che le soluzioni siano proposte a partire da una prospettiva globale e non solo in difesa degli interessi di alcuni Paesi. L’interdipendenza ci obbliga a pensare a un solo mondo, ad un progetto comune. Ma lo stesso ingegno utilizzato per un enorme sviluppo tecnologico, non riesce a trovare forme efficaci di gestione internazionale in ordine a risolvere le gravi difficoltà ambientali e sociali. Per affrontare i problemi di fondo, che non possono essere risolti da azioni di singoli Paesi, si rende indispensabile un consenso mondiale che porti, ad esempio, a programmare un’agricoltura sostenibile e diversificata, a sviluppare forme rinnovabili e poco inquinanti di energia, a incentivare una maggiore efficienza energetica, a promuovere una gestione più adeguata delle risorse forestali e marine, ad assicurare a tutti l’accesso all’acqua potabile.


 

Per pregare con il Vangelo della prossima Domenica

Domenica di Pentecoste (Anno B)
23 Maggio 2021
Vangelo secondo Giov. (Gv. 15,26-27;16,12-15)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, per-ché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

 

 

 

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