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Palaghiaccio, il consigliere Bargiacchi: “Basta scuse”

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Paolo Bargiacchi

Riceviamo e pubblichiamo la risposta del consigliere di minoranza Paolo Bargiacchi all'amministrazione comunale di Ventasso in merito allo stato del Palaghiaccio di Cerreto Laghi, in corso di manutenzione da ormai tre anni

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Premesso che la minoranza consiliare confida in una risposta precisa e dettagliata all’interrogazione proposta in merito allo stato del Palazzetto, le dichiarazioni che il sindaco ha affidato alla stampa locale meritano alcune puntualizzazioni per il doveroso rispetto alla verità attuale e storica della vicenda.

In primis, lo stato di estremo degrado e di prolungato abbandono della struttura, oggi ridotta a un cumulo di macerie, è circostanza inoppugnabile attestata dalle fotografie allegate all’interrogazione e pubblicate da Redacon.

L’apertura del Palaghiaccio e la sua piena utilizzazione al servizio della Stazione per entrambe le stagioni è stata esercitata per tutta la durata dell’Amministrazione Bargiacchi, fino all’ultimo giorno, ed è proseguita per circa due anni (2016 – 2018) sotto l’attuale amministrazione.

L’esercizio dell’attività è stata sospesa nel 2018 per decisione dell’attuale amministrazione che ha ravvisato l’esigenza di un intervento organico e complessivo legato sia a una perdita di acqua dal tetto, sia all’esigenza di adeguamento di alcuni impianti alle norme di igiene e sicurezza nel frattempo entrate in vigore.

Sempre l’attuale amministrazione, forse perché male informata dai suoi collaboratori, ha "scoperto" che per la refrigerazione si impiegava il gas freon "tra quelli più nocivi per l’ambiente" e il cui uso "è stato proibito ormai da tempo". La stesse amministrazione sarà bene che si vada a leggere o rileggere il Regolamento UE nr. 517/2014 che, all’art. 13, consente l’impiego dei gas fluorurati a effetto serra, per tutti gli impianti, domestici o industriali già in esercizio fino al 1° gennaio 2030 cioè per i prossimi dieci anni (quindi anche per i frigoriferi di casa nostra). Ben venga comunque l’intervento del Parco, a tutela dell’ambiente, per consentire l’acquisto di un nuovo impianto di raffreddamento a diversa alimentazione in luogo della eventuale riparazione, ove necessaria, all’impianto preesistente.

La precedente Amministrazione aveva effettivamente finanziato ed eseguito alcuni interventi di manutenzione straordinaria per importi di circa 50 mila euro l’anno e, nella consapevolezza dei conseguenti maggiori danni che ne sarebbero derivati, si è ben guardata dall’ignorare o tollerare eventuali consistenti perdite del tetto.

L’attuale amministrazione, allo stato, non sembra disporre di un piano o un programma organico di interventi (ne riferirà in Consiglio Comunale), ma di fatto e in concreto è intervenuta col "maldestro" intervento sul tetto: ciò che ha prodotto una tettoia, non solo inidonea a coprire la vasca di ghiaccio, ma addirittura strutturalmente inadeguata all’uso posto che si è deformata in modo irreparabile alla prima neve nonostante l’inspiegabile opera di pavimentazione pure essa ammalorata.

Non sappiamo ancora quanto pubblico denaro sia stato investito dall’attuale Amministrazione (pare quasi 1.000.00,00) nei vari tentativi di riparazione, ma quale che ne sia l’importo, lo stato attuale dell’immobile ne attesta il carattere di spreco di pubbliche risorse.

Non risultano percettibili alla vista i dichiarati "work in progress", per difetto di qualsiasi traccia sull’immobile:
oltre la presenza di macerie all’interno e all’esterno del fabbricato, non c’è nessuna recinzione di cantiere o segnalazione di pubblicità per l’impresa operante. Il nome dell’impresa che si sta occupando del fabbricato, ci verrà riferito, speriamo, nella risposta scritta all’interrogazione;

La fine dei lavori e la dichiarata riapertura per la fine dell'anno 2021, apprezziamo l’intenzione e ne auspichiamo il rispetto. Era stata già promessa per l’estate imminente, anche se, purtroppo, lo stato della struttura sembra richiedere più tempo. Ci si rammarica tuttavia che, per gli interventi all’esterno, debbano ancora, dopo tre anni dalla chiusura, essere trovati i fondi all’uopo necessari.

Non resta che augurare buon lavoro all’attuale Amministrazione che nei prossimi sei mesi dovrebbe, ce lo auguriamo, recuperare tre anni o forse quattro di inerzia e di errori che non si possono giustificare con l’improbabile addebito all'incolpevole precedente amministrazione (cessata da 5 anni).

Concludo ribadendo l'importanza del Palazzetto per Cerreto Laghi: non è un optional, ma essenziale elemento integrativo dei servizi della Stazione estiva e invernale, per perdersi o crogiolarsi o spendersi in polemiche da cortile o di sapere elettoralistico. L’interrogante minoranza ritiene di aver "fatto il suo mestiere" sollevando l’annoso problema. In risposta all’interrogazione presentata, ne sapremo di più e forse potremo mettere a fuoco le responsabilità che si accompagnano a quella del sindaco in carica.

Paolo Bargiacchi

12 COMMENTS

  1. Al di la’ delle questioni politiche da campagna elettorale che le lascio a chi vota al Ventasso, credo che sia chiaro che anche noi nella nostra montagna abbiamo il nostro eco mostro mangia soldi degno di Striscia la notizia. Comunque visto che e’ solo 1 dei tanti in Italia perche’ non continuare a buttarne ancora sperando che forse torni a funzionare !? In bocca al lupo ai 2 sfidanti Manari/Bargiacchi ricordandogli che, se il vento non lo cambiano, tra 5 o 6 anni, al Ventasso non ci abitera’ piu’ nessuno

    • Firma - Alex
  2. Vorrei evidenziare la veridicita’ dell’intervento del sig. Bargiacchi Paolo.
    L’intervento e significativo sotto il punto di vista sia economico che sociale e di conseguenza BASTA CHIACCHERE.
    Esigiamo risposte concrete e dati economici trattandosi di fondi economici Pubblici.
    Esigiamo chiarezza nell’esposizione progettuale atta a chiarire anche eventuali responsabilita’ , che sicuramente dovranno essere affrontate sia in sede Civile che in sede Penale.
    Vogliamo una maggiore collaborazione da parte dell’ente Pubblico Amministratore in carica.
    Tutto cio’ portera’ sicuramente benefici alla collettivita’, ormai incredula di tante promesse e pochi fatti.
    E’ un diritto di tutti i cittadini essere relazionati sul prosequio e sull’andamento dei lavori fatti e da fare su questa struttura che e’ di fondamentale importanza economica e sport/ ricreativa per il paese di Cerreto Laghi e per il prestigio del l’appennino stesso.
    Ringrazio per l’attenzione .
    Penserini A.

    • Firma - Penserini A.
  3. Capisco che i commenti arrivino da chi arriva dalla “vecchia” politica e si voglia insinuare cose strane e di poco lecite.. ma da quello che so i lavori sono stati rendicontati lo scorso anno durante un consiglio comunale, gli atti sono tutti pubblici per chi voglia interessarsene e presumo che al prossimo consiglio vi sarà la risposta dettagliata all interrogazione.
    Consiglio quindi a chi sa o pensa di sapere che ci siano delle cose strane o che debbano essere accertate dalle autorità giudiziarie di rivolgersi direttamente a loro.
    Se così non è si eviti di gettare fango per puri interessi personali figli di una vecchia politoca di cui tutti siamo stanchi!!!

  4. Più che di eco mostro Io parlerei di realtà economica e opportunità di sviluppo la cosa importante è che i lavori vengono fatti bene.
    Parlare poi di abbandono della montagna nell’arco di 5 o 6 anni Beh non ritengo sia ciò che ci sì aspetta come indagini demoscopiche.

    • Firma - Pensierini Amabile
    • Senza spendere nulla in indagine demoscopiche basta leggere i numeri. In 5 anni tra morti e nati il Ventasso e’ a – 300 persone. Dato per x certo portera’, alla fine dell’anno, i residenti in Ventasso sotto i 4.000 abitanti. L’eta’ media del comune e’ sopra i 50 anni ed e’ tra le piu’ alte della regione. Buttare altri milioni in una sola struttura che darebbe benefici soprattutto al Cerreto mi lascia perplesso. Soluzione x me e’ solo 1, far si che il tanto sbandierato progetto aree interne renda la nostra montagna zona franca TAX FREE per incentivare il lavoro (detassato) e quindi dare alle famiglie giovani di tornare o restare in Appennino. L’ultimo occasione credo x salvarsi.

      • Firma - Gian
  5. Vedo in giro troppa agitazione, che si sia toccata una corda troppo sensibile? Intanto, da quel che capisco, il Comune, dopo l’interrogazione della minoranza, non ha negato il fatto, ma ne ha attribuito la responsabilità alla precedente amministrazione (5 anni dopo!!!) che ha giustamente reagito richiamando la verità dei fatti, così come avvenuti. Non si è detto o scritto di reati da accertare, ma solo che il poco fatto (tettoia) è stato una operazione maldestra e quindi inutile che ha usato male o sprecato risorse pubbliche.
    Il palaghiaccio non è un ecomostro, ma un’importante risorsa complementare agli impianti e all’ambiente della Stazione del Cerreto, considerata, apprezzata e utilizzata, se funzionante, di qua e di là dell’Alpe. Non mi pare una guerra Bargiacchi/Manari elettorale o meno: c’è solo un impianto abbandonato e chiuso da 3 anni che, nelle attuali condizioni, reca danno alla nostra Comunità.
    Questo è il mio pensiero.

    • Firma - Pensierini Amabile
  6. Prendere visione delle foto del Palaghiaccio è un colpo al cuore, ma rappresenta la cruda realtà della situazione in cui si trovano i paesi del nostro crinale, non solo il palaghiaccio, ma varie frazioni dei Comuni abbandonate per la mancanza di lavoro per le giovani coppie o per la morte dei suoi abitanti. Le ultime opere che portarono lavoro a migliaia di persone sui Comuni del crinale furono fatte nei primi 30/40 anni del 1900, con le centrali idroelettriche nei Comuni di Ligonghio, Monchio delle Corti, Palanzano e Corniglio, grandi opere per i mezzi di allora, invasi a partire da Presa Alta, Lagastrello, Ballano,,ecc, gallerie e centrali. Da allora su queste terre si è sempre detto di “NO” a tutto, a partire dalla viabilità da valle a monte lungo la Val d’Enza e la Val Secchia che avrebbe garantito il mantenimento del lavoro e dei giovani in montagna; si è detto di no alla ripresa dei lavori della Diga di Vetto, l’unica grande opera che avrebbe cambiato il valore del nostro Appennino, e di questo credo che varie Amministrazioni dei Comuni Reggiani hanno una grande responsabilità; solo l’ex Sindaco di Ramiseto, Martino Dolci, l’ha approvò in Consiglio comunale, grazie Martino, già allora conoscevi il valore dell’acqua; Vetto addirittura disse “NO” al progetto dei lavori avviati e sospesi nel 1989. Chi è colpa del proprio mal pianga se stesso, dice un vecchio detto, in Trentino Alto Adige è stato fatto l’opposto, le opere le hanno fatte, e non perchè è una Regione a statuto autonomo ma perchè le Amministrazioni chiedevano le cose che portavano lavoro e sviluppo. Lino Franzini

    • Firma - Franzini Lino
  7. Caro Smemorato Pantalone,
    Bargiacchi non ha chiuso il palaghiaccio, non ha fatto una tettoia irrimediabilmente incrinata dalla prima neve, nè ha ridotto l’interno e l’esterno del pala in un insieme di e macerie, tanto che in quegli anni è venuta la nazionale russa in ritiro, la campionessa italiana junior ad allenarsi con il suo gruppo di Torino, il duo Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio con i gruppi in allenamento to do Torino e Milano.

    Da quel che ho capito spera che i responsabili di questo scempio provvedano con urgenza a rimediare restituendo alla stazione e alla collettività una struttura aperta e funzionante.

    • Firma - Alberto Fabrizio
    • Si effettivamente dalle foto si vede proprio bene che il tetto è irremediabilmente incrinato.. secondo me ha fatto più danno quello che c è salito sopra per far la foto.
      Le macerie sono sintomo di un cantiere, queale è il palaghiaccio ora!! Niente di più niente di meno.. però voi continuate pure a straparlare. Io spero e sono sicuro (come tutti quelli che cercano di dare un contributo costruttivo al nostro vomune) che il palaghiaccio riaprirà a breve con tutti gli impianti finalmente a norma e in una veste rinnovata!! Finalmente!!!

  8. È veramente imbarazzante continuare ad avere a che fare con gente che vede il progresso sotto forma di eccesso.
    Fortuna vuole che non tutti la pensiamo al solito modo e c’è chi giustamente valorizza le opere importanti che sono state nel corso degli anni realizzate nel nostro Appennino che altrimenti sarebbe ancora con le strade larghe 1,50 e ricoperte di ghiaia. L’ottusità di quelle poche persone che Comunque mostrano di appartenere a un’epoca che non esiste più, un’epoca direi sorpassata, cioè quella dei politici radicali e imprescindibili con l’unico scopo di concentrare sotto il loro potere tutte le decisioni.
    Ora però la democrazia c’ha insegnato in questi anni che si può avere anche dei punti di vista differenti
    e per fortuna ci sono anche persone che non si fermano davanti al nulla perché non hanno idee e non sanno proseguire ma sono stimolate dal progresso e dal volere portare la popolazione in condizioni di vita migliori e più razionali.
    Le scelte economico-politiche fate durante le precedenti Amministrazioni soprattutto da parte dell’amministrazione Bargiacchi, hanno creato economia, posti di lavoro e benessere per tutta la popolazione anche per chi ingiustamente polemizza ora, nascondendosi sotto falsi pseudonimi.
    Per chiudere questo cerchio di discussione che si è creato io direi di attendere quello che è stato richiesto chiesto cioè una relazione sulle spese e sugli appalti fatti dal amministrazione in carica, dopodiché Chi ha sbagliato prenderà le sue colpe e Chi ha ragione, giustamente godrà il il merito.
    Sicuramente Abbiamo però notato come sia debole e poco chiara la rappresentanza amministrativa attuale e questo è un dato di fatto.

    • Firma - Alberto fabrizii