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La preoccupazione di “Futuro Comune” per le casse del comune di Carpineti

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Riceviamo e pubblichiamo

Da un anno e mezzo ricorso costante alle anticipazioni bancarie.

La cassa del Comune di Carpineti è in grande sofferenza.
Per oltre diciotto mesi, da metà del 2019, si è ricorso all’anticipazione bancaria, in sostanza un fido, per effettuare i pagamenti correnti (ad esempio gli stipendi dei dipendenti) e risolvere la scarsità di liquidità sul conto. Nel 2020 il totale richiesto in anticipazione è di 1.34 milioni di euro, vicinissimo al massimo consentito.

Certo, l’anticipazione è concessa dalla legge, prevede il pagamento di interessi e dovrebbe essere usata solo in quei momenti di difficoltà che accadono, come nelle aziende, quando è necessario effettuare pagamenti e si aspetta ancora di incassare. Quando, però, dura per così tanto tempo e cresce in modo considerevole da un anno all’altro, diventa un elemento di criticità importante che non dipende più dalla differenza fra incassi e pagamenti e comporta ovvie conseguenze.

La più importante è che nel 2020 il Comune di Carpineti non ha pagato nemmeno un euro delle quote dei servizi che sono delegati all’Unione dei Comuni, in particolare scuola e servizi sociali. In aggiunta non ha nemmeno saldato tutto quello che ancora doveva dal 2019.

Il risultato è che nell’anno del Covid tutte le attività svolte in quel campo – per esempio la gestione del micronido, i contributi alle famiglie e alle persone in difficoltà – sono state realizzate grazie agli altri comuni dell’Unione che hanno versato le loro quote e quindi, di fatto, hanno anticipato i soldi per conto del comune di Carpineti.

È vero che anche l’Unione ha dei debiti verso Carpineti, ma per ogni euro che si deve ancora ricevere, ne mancano da versare più di dieci.

Il totale da pagare è di oltre 600.000 euro e anche se si sta cercando di provvedere, l’arretrato si aggiunge a quanto dovuto per quest’anno, portando il totale dovuto a 1.2 milioni di euro.

Alla fine del 2020 la casa è tornata a respirare, ma se si saldassero tutti i debiti nei confronti dell’Unione la situazione ritornerebbe esattamente allo stesso punto.

In aggiunta, oltre alle tasse non incassate nel 2020, continua a mancare più di mezzo milione di tasse vecchie di anni, in larga parte ICI-IMU e TARI, crediti molto difficili da esigere, che la legge obbliga di fatto a mettere da parte comunque.

Non è catastrofismo, questo dicono i numeri.

Un Comune non deve fare utili, è vero, ma nemmeno utilizzare in questo modo le risorse presenti in cassa o ricorrere a forme di anticipazione bancaria che di fatto sono indebitamento.

È vero, la Regione deve ancora saldare alcuni contributi per la realizzazione di lavori pubblici, ma la maggior parte di quei soldi non sono stati ancora spesi e l’unico problema vero, quello relativo al contributo per la palestra, avrebbe risolto solo una piccolissima parte della faccenda, consentendo respiro per qualche mese.

Si potrebbe dire che era l’anno del Covid, ma occorre ricordare che proprio a causa dell’emergenza il Comune di Carpineti ha ricevuto nel 2020 oltre 300.000 euro e altri 100.000 li incasserà nel corso del 2021.
Si potrebbe spiegare che mancano i soldi della discarica, ma, al netto del fatto che è un discorso ormai consumato, quei soldi sono sempre stati compensati da altre entrate. È sufficiente dire che la capacità di spesa del Comune di Carpineti nel 2012 era di 4.34 milioni di euro e quella del 2020 è stata di 4.46 milioni di euro. È vero che non c’è più il ristoro di Poiatica, ma le tasse sono cresciute complessivamente di quasi 1.2 milioni di euro e i finanziamenti in conto capitale fanno il resto.

È una crisi di cassa e di gestione delle spese correnti che abbiamo sollecitato ad affrontare e che viene dall’anno successivo alla vendita di 700.000 euro di quote Iren, come il consuntivo 2019 aveva già cominciato ad evidenziare e come avevamo già segnalato.

Abbiamo espresso tutta la nostra preoccupazione all’assessore al bilancio.

In risposta abbiamo ricevuto una dichiarazione di assoluta tranquillità che ci sembra impossibile da condividere.

Futuro Comune, gruppo di minoranza, Carpineti