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Terremoto nella polizia dell’Unione: si dimette il comandante Musiari

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Terremoto nella polizia dell’Unione. Si dimette, passando ad altro ruolo, Gianfranco Musiari, comandate del Servizio associato di polizia locale dell’Unione dei Comuni dell’Appennino reggiano. Una decisione, operativa dal 1 di luglio, che, di fatto, avrà ripercussioni nei comuni di Castelnovo ne’ Monti, Casina, Carpineti, Vetto, Ventasso, Villa Minozzo e Toano dove la polizia locale opera con molteplici ruoli di controlli, prevenzione, tutela anche oltre la mera sicurezza di persone, strutture, ambiente, veicoli.

Persona stimata e di grande professionalità, sotto la guida di Musiari operano un ispettore superiore, un ispettore capo, tre assistenti capo e tre assistenti, per un totale di nove persone.

Le dimissioni giungono, ufficialmente, come fulmine a ciel sereno. Alla base, in realtà, potrebbero esservi forti dissidi tra il corpo stesso. Recentemente era stato istituito il ruolo di un poliziotto dell’Unione referente per ogni polo, ma, a quanto pare, la scelta non ha placato la situazione.

Gianfranco Musiari, 50 anni, diplomato tecnico industriale, negli anni novanta è stato, nel parmense, addetto alle vendite, perito elettronico, per poi iniziare dal 1997 la carriera di agente di polizia municipale a Fornovo di Taro di cui divenne responsabile solo tre anni dopo per passare, contestualmente, in mobilità volontaria presso il Comune di Castelnovo Monti, prima come agente, quindi come assistente di polizia municipale.  Quest’ultimo ruolo lo ha svolto nel Comune di Viano, dal 2005 al 2007 per poi divenire ispettore di polizia municipale, ispettore capo ruolo che manterrà anche nell’Unione Tresinaro Secchia, prima del passaggio a Carpineti (2017) e, un mese dopo, al ruolo di comando dell’Unione montana. Sino a oggi.

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AGGIORNAMENTO: DAVOLI (LEGA), PROBLEMI DI ORGANICO

 

Da tempo ho sollevato, in comune a Castelnovo Monti, con il consigliere Paolo Pigoni, e in Unione Montana assieme al capogruppo Alberto Bizzocchi, il problema dell’organico insufficiente. Secondo le norme regionali: “Vengono pertanto definiti ... i seguenti standard essenziali per il personale dei corpi di polizia municipale:
a) comuni fino a 10.000 abitanti residenti: 0,80 addetti per 1.000
residenti;
b)comuni da 10.001 a 20.000 abitanti residenti: 0,90 addetti per
1.000 residenti;
c)comuni maggiori a 20.000 abitanti residenti: 1,00 addetti per
1.000 residenti;
d) comuni capoluogo: 1,20 addetti per 1.000 residenti;
e) capoluogo di regione: 1,30 addetti per 1.000 residenti.
Inoltre ... c)che nel caso d

Una recente foto di alcuni membri della polizia locale dell'Unione montana (foto Redacon)

ei corpi intercomunali gli standard di personale
si intendono riferiti alla popolazione residente ...”(quindi almeno 1 agente ogni mille abitanti, 32/33 mila abitanti dell’Unione = 32/33 agenti !)
Attualmente in forza sono una decina circa !
Il lavoro da svolgere è evidentemente gravoso per chi è in servizio e può essere compiuto solo parzialmente.
L’Unione Montana, diretta prima da Enrico Bini e ora dal Dr. Antonio Manari, ha spostato risorse importanti in altri settori, per esempio ha ripianato circa 180.000 euro di perdite dell’Agenzia Speciale Teatro, (6 agenti in meno solo per questo intervento ...)
È evidente che i problemi dell’organico sottodimensionato prima o poi esplodono.
Nel caso del comandante Gianfranco Musiari la somma dei problemi del corpo, conflitti interni forse evitabili, decisioni personali, scelte di vita e altro hanno determinato queste dimissioni che appaiono improvvise ma certamente maturate nel tempo.
Come gruppo consiliare di opposizione porteremo il nostro contributo propositivo, suggerendo se possibile non solo la figura del nuovo comandante, ma sollecitando un dovuto aumento di organico.
Seguendo gli standard della Legge Regionale, l’organico dovrebbe come minimo essere raddoppiato e in tempi brevi. Vedremo se la maggioranza PD, che ha la responsabilità di quanto è accaduto al corpo della Polizia dell’Unione Montana, accetterà di confrontarsi con le nostre proposte.
Per ora guardiamo a questo evento come un clamoroso fallimento, più che personale, politico-amministrativo.
Spero fortemente che né il presidente Manari, né la giunta (i sette sindaci) né la maggioranza consiliare PD facciano finta di nulla e ancora una volta cerchino di rappezzare il disastro parlando solo tra di loro.
Vedremo ... noi ci siamo e, per il bene della nostra comunità, continueremo a controllare attentamente l’operato di una maggioranza palesemente inadeguata, che non contrasta ma aggrava, con scelte politiche errate, la continua agonia del nostro territorio montanaro.

Alessandro Raniero Davoli
(Consigliere comunale, capogruppo LEGA, Fratelli d’Italia, Forza Italia e UDC)
(Consigliere Unione Montana, gruppo Lega-Fratelli d’Italia)