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Inaugura domani a Baiso il nuovo percorso minerario, con un occhio alla didattica ed uno al turismo

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Baiso arriva prima al traguardo sulla valorizzazione dei siti estrattivi dismessi

Sabato 3 luglio, alle ore 11, verrà inaugurato il Percorso minerario delle argille ceramiche di Baiso, unico nel suo genere nell'intero programma regionale.

Il percorso, che vede la sua progettazione nel 2019 ed inserito nel più ampio progetto pilota europeo MINLAND, riguardante la valorizzazione e recupero dei siti estrattivi dismessi, attraversa un itinerario che tocca i luoghi più importanti del bacino del Rio Georgella, sulla strada Baiso-Visignolo. L'anello, già inserito nella rete escursionistica regionali nei sentieri CAI 632 a e 632b, è percorribile in un'ora di cammino e si snoda tra affioramenti di antichissime argille multicolori, che rendono il paesaggio particolarmente suggestivo ed una flora particolarmente ricca, che rendono il percorso un'autentica aula didattica all'aperto, completa di cartella divulgativi, comode sedute ed efficiente segnaletica.

La realizzazione di questo ambito progetto è un valido esempio di collaborazione sinergica tra l'amministrazione comunale di Baiso, il Sevizio Geologico Regionale, la Provincia, l'Ente Parchi Emilia Centrale e l'Università di Modena e Reggio.

Percorrere l'anello è ritornare alla storia del territorio di Baiso, alla sua ormai passata cultura industriale, quando il territorio era considerato prezioso per l'estrazione della richiestissima argilla, impiegata soprattutto nel settore ceramico, che con il tempo è stata sostituita con nuovi materiali.

Fabrizio Corti, sindaco di Baiso, esprime la propria soddisfazione per la realizzazione di questo ambito progetto: “La realizzazione di questo percorso è l'evidenza che da ciò che muore può rinascere qualcosa, a volte di ancora più bello. Le cave per il nostro territorio sono state un bene prezioso, che non va dimenticato e che deve essere riportato a nuova vita. Voglio ringraziare la d.ssa Monica Guida, responsabile Servizio difesa del suolo, della costa e bonifica della Regione Emilia-Romagna ed il geologo Christian Marasmi, così come l'assessore all'ambiente, difesa del suolo e della costa Irene Priolo, che da subito si sono dimostrati sensibili a questo argomento ed hanno collaborato a fianco dell'amministrazione. Ringrazio anche la Provincia, l'Ente Parchi Emilia Centrale e UNIMORE e CAI, che hanno contribuito a far sì che questo percorso minerario-naturalistico vedesse finalmente la luce”.

             

Fabrizio Corti