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Bucci: “Crinale in crisi, urgono interventi”

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Torna a scrivere a Redacon Claudio Bucci, responsabile Fnp Cisl Emilia Centrale per la zona montana, ma anche ex amministratore. Come sempre, al centro delle sue osservazioni il vivere in montagna.

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Crinale appenninico: di chi la responsabilità della crisi?

Che le comunità che vivono sul crinale tendano a vedere in modo negativo le prospettive dei propri territori è tutt'altro che ingiustificato, ciò che mi pare discutibile è la convinzione, che constato diffusa, di ritenere le Amministrazioni Locali responsabili di tale situazione.
Non è elegante auto citarsi, ma lo ritengo comunque necessario per evitare eventuali speculazioni di tipo elettoralistico.
Scrivevo , su questa stessa testata, il 4 febbraio del 2020 : " Personalmente ritengo che il declino del crinale appenninico sia un problema italiano ed è il livello nazionale che deve farsene carico, così come per quanto ci riguarda è anche Emiliano-Romagnolo ed è, quindi, la Regione che può fare la sua parte". Sui crinali appenninici di tutta Italia abbiamo gli stessi problemi, crisi demografica, spopolamento,...

E' in questa ottica che ad esempio sulle infrastrutture viarie, che per il crinale sono essenziali per avvicinare i luoghi di lavoro, ritengo importante il richiamo alla Provincia di Reggio Emilia e alla Regione Emilia-Romagna per il prolungamento della fondovalle Secchia almeno fino a Giarola; la costruzione del ponte sul Torrente Lonza sul fondovalle Enza da parte del sindaco di Ventasso, Antonio Manari.
Ciò vale anche per il richiamo al miglioramento e alle modifiche della SS63, tenuto conto che già il presidente della Regione Bonaccini, appena eletto, il 5 febbraio 2020, rilasciando alla stampa locale una importante intervista, sul problema di questa statale affermava: " E' su questa arteria che vogliamo intervenire" e segnalava in particolare un " progetto di adeguamento in sede della strada, diviso in tre lotti: il tratto da Vezzano sul Crostolo alla località Casoletta; la variante dell'abitato di Bettola e il terzo, sempre da Bettola, alla variante Bocco-Canala".
Ciò che viceversa è responsabilità degli Enti locali sono i Servizi comunali, ed è su quelli che a mio avviso è giusto focalizzare eventuali critiche o apprezzamenti.

(Claudio Bucci)

5 COMMENTS

  1. Buongiorno,
    vorrei segnalare un problema urgente che interessa il Comune di Vetto. Da qualche anno i tecnici hanno preso l’abitudine di far tagliare l’erba delle siepi in agosto, in modo da effettuare un solo taglio e risparmiare sulle spese. Questo, assieme al fatto che non è tracciata la linea di mezzo , limita moltissimo la visibilità restringendo la carreggiata , causando pericoli enormi per tutti. Di sera poi il rischio di collisioni con veicoli che vengono dalla parte opposta è enorme. Anche una passeggiata a piedi è sconsigliabile specialmente se ci sono dei bambini. L’ufficio tecnico non sente le proteste. Se ci scappasse il morto i costi sarebbero inferiori ? Grazie e saluti

    • Firma - maru
  2. Sono d’accordo con CLAUDIO BUCCI.
    Le amministrazioni possono fare ben poco,perché i problemi del crinale sono il lavoro e la viabilità.
    Senza lavoro c’è lo spopolamento e ditemi voi cosa può fare l’amministrazione di un comune contro questo fenomeno.
    La viabilità migliore potrebbe avvicinare le zone industriali alla montagna e quindi aiutare il pendolarismo di chi ha un lavoro in pianura, ma vuole rimanere a vivere in montagna, in casa di proprietà.
    Ma anche questo non è sufficiente.
    La REGIONE e lo STATO, con apposite leggi potrebbero agevolare il sorgere di piccole industrie, magari nella zona di CASTELNOVO/FELINA.
    Da montanaro, mi piange il cuore, vedere il continuo spopolamento del crinale.

    • Firma - Canedoli otello
  3. Ma stai a vedere che la viabilità non compete alle varie amministrazioni. Inutule fare bei discorsi, per realizzare la “famosa fondovalle sino a Collagna” prima la si deve prevedere nei vari strumenti di pianificazione…….Il nuovo/vecchio Piano Strutturale del comune di Ventasso che non prevede nulla di tutto ciò, da chi è stato approvato? (dal PD, ma è meglio non dirlo, siamo sotto elezioni) Chi deve predisporre una variante?……..le amministrazioni o i cittadini?

  4. È sempre così.Salta sempre fuori il dualismo politico sx/dx.
    La situazione attuale della montagna ( crinale)., dovrebbe prevedere unita di intenti,non dico per risolvere, ma per aiutare,ma almeno per tentare di affrontare le situazioni di precarietà ( lavoro, strade,spopolamento, che affliggono i residenti in montagna.
    Ho 74 anni e non ho mai, dico mai,un’amministrazione differenziarsi da un’altra di diverso colore politico.
    La situazione è sempre la stessa, sia che amministri la dx o la sx o il centro o una lista civica.
    Serve l’unione di tutti, mandando a quel paese i burocrati dei partiti.

    • Firma - Canedoli otello
  5. SENTIRE IN GRANDE E GUARDARE LONTANO …
    Voglio dare un seguito alle considerazioni fatte da chi mi ha preceduto senza mancare di rispetto di chi rappresenta la FNP CISL di nella zona montagna ( organizzazione sindacale di categoria cui mi onoro di fare parte da anni ) .
    Ciò detto, vorrei anche ricordare a me stesso e agli altri interlocutori ivi compresi coloro che hanno ruolo politico , anche se mai comprovato da incarchi di amministratore nei comuni della montagna ,che molti si sono battuti anche in posizioni di minoranza istituzionale per arrestare il crollo demografico , per una viabilità per la montagna , per un ambiente sostenibile per l.o sviluppo della montagna reggiana
    Credo che le sorti della montagna passino un impegno collettivo ,” vogliamo vincere la sconfitta ” solo se le nuove generazioni sapranno impegnarsi in uno sforzo per affermare con coraggio un precorso ” fatto di scelte difficili .”
    Alle nuove generazioni offro il mio contributo fatto di senso civico , di rispetto delle istituzioni di diritti e doveri e di atti di responsabilità individuale e collettiva , di impegno per trasferite conoscenze ed esperienza e soprattutto di senso della missione sociale .
    Vorrei con le nuove generazioni” iniziare a guardare cio che non c’e ma che sta nascendo “.
    FRIGGERI MARINO

    • Firma - FRIGGERi MARINO