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A Castelnovo Monti torna il NonFestival di Sacro e Natura: “L’Uomo che Cammina”

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Da agosto a ottobre 2021, a Castelnovo ne’ Monti si svolgerà  la quarta edizione de "L’ Uomo che cammina - NonFestival di Sacro e Natura" che quest’anno, date le celebrazioni per i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, assume un significato speciale.

Questa edizione della manifestazione rappresenta un cammino, nel senso letterale e fisico, per andare al cuore di un tema estremamente delicato e importante come il rapporto tra l’essere umano, il sacro e la natura, oggi nell’accezione più ampia di ambiente e sostenibilità. Una indagine sul senso del sacro e del tempo.

"L'Uomo che cammina" è  una rassegna di letteratura, teatro, musica e arte, arricchita da iniziative musicali e artistiche che si tengono nelle pievi, nelle corti e sui sagrati , e si svolgerà in tre tempi: dai primi di agosto a fine ottobre, tra presentazioni di libri, lectio magistralis, letture; in programma anche la Lectura Dantis dal Purgatorio di Giovanni Lindo Ferretti, una camminata narrante da Castelnovo alla Pietra che prevede soste di riflessione, accompagnati da un economista e da un religioso; uno spettacolo teatrale e la mostra itinerante sulla Divina Commedia, illustrata da disegnatori e vignettisti di fama internazionale, "Suggestioni".

Nato con il sostegno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e della Regione Emilia-Romagna, ha come obiettivo di creare un incontro tra culture diverse e diversi modi di vedere e vivere la natura che ci circonda. Oltre al Comune di Castelnovo ne’ Monti, promotore dell’iniziativa, negli anni sono stati coinvolti anche altri Comuni a dimostrazione del crescente interesse nei confronti del NonFestival, la cui Direzione Artistica è affidata al  flautista Giovanni Mareggini, del Teatro Bismantova, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune stesso e la Biblioteca Crovi.

La Pietra di Bismantova, simbolo di questi luoghi sull’Appennino Reggiano, viene citata nella Divina Commedia come ricorda Emanuele Ferrari, vice Sindaco e Assessore alla Cultura di Castelnovo: "Ripartiamo da Dante e da Bismantova. Qui il Sommo Poeta ha tratto ispirazione per il suo Purgatorio, che noi vogliamo declinare in una riflessione sul paradiso terrestre, su come possiamo coltivare il mondo come fosse un giardino. Tutto il NonFestival, ma anche la stagione culturale dell’estate 2021 è incentrata sulla figura di Dante, sulla sua capacità di unire alto e basso, registro popolare e altezze poetiche, in una verticalità che è anche simbolica”.

“Giorni di cammini fisici, reali, percorsi attorno e sulla Pietra di Bismantova e in luoghi diversi del nostro Appennino che, per la loro conformazione, esprimono in maniera molto forte quel legame ancestrale che c’è tra l’anima dell’uomo e la natura -  afferma Giovanni Mareggini, direttore artistico del NonFestival - un modo per riflettere anche sulla dimensione del tempo: il giorno scandito dagli antichi rintocchi delle campane, come era fino a non tanti anni fa per tutti i lavoratori dei campi delle nostre colline, per accompagnare un uomo che continua a camminare”.

Il titolo del Non Festival richiama l’opera di Christian Bobin "L’uomo che cammina" in cui la figura di Gesù Cristo – mai nominato in tutto il racconto - emerge come uomo che percorre senza sosta le strade di una zona che è circa “sessanta chilometri di larghezza e trenta di lunghezza”, una zona paragonabile all’Appennino Reggiano. L’uomo che cammina secondo Bobin “è quel folle che pensa che si possa assaporare una vita così abbondante da inghiottire perfino la morte”.

Negli anni il NonFestival ha visto la partecipazione di importanti attori come Paola Gassman, Amanda Sandrelli, Lorenzo Gioielli, la Compagnia Teatro delle Albe, intellettuali e scrittori come Valerio Magrelli, Vivian Lamarque, Gabriella Caramore, docenti universitari come Roberto Favaro, Marco Santagata, Sergio Manghi, teologi come Brunetto Salvarani
e Fausto Taiten Guareschi, l’abate del tempio zen Soto di Fudenji, musicisti di levatura internazionale come Andrea Padova, Giovanni Picciati, Franco Mezzena, Claudio Piastra, e artisti (pittori, scultori, fotografi) come Alfonso Borghi, Corrado Tagliati, Ermanio Beretti, Simona Sentieri e molti altri. Le loro opere, stampate su taccuini e cartoline e raccolti
in eleganti cofanetti, hanno definito i diversi momenti delle rassegne, gli eventi culturali e performativi e le lectio magistralis.