Home Cronaca Castelnovo Monti, l’ ospedale Sant’Anna all’avanguardia nella chirurgia otologica

Castelnovo Monti, l’ ospedale Sant’Anna all’avanguardia nella chirurgia otologica

65
1

L’ospedale Sant’Anna è tra i primi in Italia ad aver eseguito un intervento di correzione della sordità grazie all’impiego di un robot.

Con questa tecnica è stato impiantato un orecchio artificiale ad un paziente di media età con sordità progressiva non più correggibile con le protesi tradizionali e con la ricaduta di importanti difficoltà comunicative; sono state utilizzate oltre al robot le tecniche mini invasive di accesso alla coclea per l’impianto cocleare.

L’ intervento, completato con successo, è stato eseguito mediante utilizzo di un dispositivo digitale robotico 3D, che unisce le caratteristiche del microscopio chirurgico a quelle della tecnologia robotica e consente di pilotare lo strumento di visione tridimensionale con i movimenti della testa del chirurgo. Si tratta di un ulteriore tassello per l’implementazione clinico-tecnologica della struttura nonostante il duro periodo di emergenza sanitaria.

Queste procedure, per cui l’ otochirurgia di Reggio e Castelnuovo è esperta, migliorano la conservazione dell’udito residuo e il risultato del recupero uditivo post operatorio. La scelta di eseguire il tipo di impianto a Castelnovo Né Monti è stata dettata dall’elevata competenza professionale e dall’affiatamento di medici e infermieri del comparto chirurgico e dalla considerevole esperienza acquisita dallo staff anestesiologico diretto dal dottor Federico Piccioni e coordinato in loco dal dottor Ermanno Briglia. Peculiarità per le quali il Sant’Anna è oramai una consolidata realtà regionale nella chirurgia otologica.

Sono molteplici i campi di utilizzo già consolidati del microscopio robotizzato, in particolare lo strumento è impiegato da tempo nella chirurgia oncologica cerebrale, epatica, gastrointestinale e nella chirurgia vascolare e plastica ricostruttiva. La notevole capacità di ingrandimento unita alla conservazione di una nitida visione e definizione delle aree interessate lo rende tuttavia particolarmente idoneo alla microchirurgia dell’orecchio.

Per questo la struttura semplice dipartimentale di audiologia ed otochirurgia di Reggio Emilia e Castelnuovo Monti, diretta dal dottor Giovanni Bianchin, ha di recente utilizzato questo dispositivo per la chirurgia dell’orecchio, sperimentandone, tra i primi centri in Italia, le potenzialità e fornendo utili informazioni allo staff bio - ingegneristico che ne sta testando e sviluppando il funzionamento.

La correzione chirurgica della sordità ha una domanda crescente legata all’aumento dell’ipoacusia che riguarda circa il 14% della popolazione per diversi fattori, non ultimo l’inquinamento acustico sia lavorativo che ambientale.

“Anche la recente pandemia – sottolinea il dottor Bianchin - potrebbe avere inciso sull’aumento della percentuale di persone affette da calo uditivo. Di recente il tavolo regionale per la sordità della Regione Emilia-Romagna ha intrapreso un monitoraggio della epidemiologia della sordità nell’adulto (già da anni viene eseguito un monitoraggio neonatale) che potrà fornire informazioni e valutazioni in merito”.

L’importanza del riconoscimento della diffusione della sordità nella popolazione della regione potrà consentire di adottare i provvedimenti di tutela per questi cittadini in particolare nella fruizione dei sistemi di comunicazione e informazione così importanti in una situazione pandemica.

 

1 COMMENT

  1. Buonasera, che delusione trovare una notizia eccezionalmente importante che riguarda il nostro ospedale e scoprire che nessuno le ha dato l’Importanza che merita passando ad una lettura veloce senza alcun commento. Questo mi fa pensare, che è proprio vero, che solo le notizie negative nonchè le lamentele sono degne di considerazione: che tristezza! Al contrario, dovrebbero essere proprio queste le notizie che danno fiducia per il futuro. L’intervento all’avanguardia che è stato effettuato proprio nel nostro piccolo ospedale dimostra che grazie alle competenze acquisite dal personale e alle tecnologie attuali anche un piccolo nosocomio potrebbe diventare un centro di eccellenza nazionale. Senza fare retorica, è ovviamente necessaria la volontà di tutte le parti interessate per portare avanti progetti di questa portata. Un grazie sincero a tutta l’equipe che ha effettuato l’intervento per averci creduto e scommesso. Complimenti.

    MM

    • Firma - MM