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Banda ultralarga, situazione a macchia di leopardo

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Continuiamo a parlare di connettività. Come abbiamo rilevato nei giorni scorsi, il primo Comune dell’Unione dell’Appennino a completare i lavori per il posizionamento della fibra ottica da parte della società Open Fiber, è stato Vetto, seguito dal comune di Carpineti.
Ora, affinchè internet arrivi nelle case, quello che fa la differenza è la cosiddetta posa dell’ultimo miglio, della fibra che va dall’area pubblica - centralina di proprietà di Open Fiber) - sino all’apparecchio utilizzatore all’interno della proprietà privata (con costi a carico del gestore che poi verranno rimborsati dallo Stato).
Nel carpinetano solo un paio di compagnie si stanno occupando di questo servizio, secondo il sindaco Tiziano Borghi e si è partiti dal capoluogo. Si auspica che quanto prima il servizio possa raggiungere anche tutte le frazioni del territorio comunale.
Nel comune di Ventasso, Open Fiber sta completando il lavoro dei ripristini stradali dei centri abitati di Ligonchio, Collagna, Cerreto Laghi, Cerreto Alpi, Vallisnera e Acquabona, così anche Busana e Nismozza. Per quanto riguarda, invece, le frazioni di Casalino, Cà Bracchi, Piolo, Cervarezza Terme, Talada e Casa Ferrari, il termine di questi lavori è previsto a metà del prossimo settembre. Al momento attuale i lavori della banda ultra larga stanno procedendo rapidamente e entro il prossimo settembre si prevede il completamento dell’estensione anche nel comune di Ventasso.
La maggior parte dei comuni dell’Unione Appennino partecipano al piano per la copertura della rete della banda ultra larga, soprattutto quelli appartenenti alla Strategia nazionale delle aree interne d’Appennino. Mentre Castelnovo Monti e Casina sono fuori da questo progetto, restano ancora da collegare alla banda ultra-larga i comuni di Toano e Villa Minozzo i cui lavori inizieranno il prossimo anno.

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