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Il suggerimento settimanale di monsignor Guiscardo Mercati è di essere aperti alla speranza

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UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)

 San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro, Onfiano,

Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 28 novemre al 05 dicembre 2021

DOMENICA 

28 novembre

Prima di Avvento.

S. Messe. Carpineti ore 8.30 (pro populo) ore 11.15 (Franzoni Battista, Bice e famigliari defunti)    ore 18.00 (def. Ghidoni Alfeo, Nella e Franco)       Pontone   ore 10.00        Pantano ore 10.00          

LUNEDI’

29 novembre

Anche oggi l’uomo è diviso tra la paura per il futuro e la fede quasi cieca nella scienza e nella tecnologia che promettono sicurezza, benessere e salute.

Il tempo di Avvento è un richiamo a non essere pigri per poter riconoscere i segni che annunciano il Signore che viene, l’unico Salvatore dell’uomo.

Inizio Novena dell’Immacolata

S. Messa: ore 18.00 (def. di Palladini Anna)

 

MARTEDI’

30 novembre

Festa di S. Andrea Apostolo

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

MERCOLEDI’

01 dicembre

S. Messa: ore 10.30  (libera intenzione)

 

GIOVEDI

02 dicembre

Santa Bibiana

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione) novena

VENERDI’

03 dicembre

Primo venerdì del mese

S. Messa: ore 18.00 (sec: int. di Capitani Paolo)

SABATO

04 dicembre

Dalle ore 15 alle 16: Attività di catechismo

S. Messe festive: ore 18.00 a S. Donnino   ore 19.00 a Velluciana

DOMENICA

05 dicembre

Seconda di Avvento.

S. Messe. Carpineti ore 8.30 (pro populo) ore 11.15 (def. Montecchi Carlo e Rosa)

ore 18.00 (def. Becchetti Fanny, Giacomo e Graziano)   Pontone   ore 10.00     Pantano ore 10.00          

 

Meditazione domenicale. Aperti alla speranza. Il termine adventus significa “venuta”. Il tempo d’Avvento focalizza la duplice venuta del Signore: la nascita nella carne, che questo tempo liturgico prepara a celebrare nel Natale, e il ritorno del Signore, atteso per la fine dei tempi. Le letture di questa domenica focalizzano la venuta ultima del Signore. Nella prima lettura, il profeta Geremia annuncia che in un tempo futuro il Signore avrebbe ristabilito il regno davidico, fondato sulla pace e sulla giustizia. Anche Paolo nella seconda lettura allude alla venuta escatologica del Signore, a cui i credenti devono prepararsi con una vita irreprensibile e santa. Infine, il vangelo focalizza il ritorno glorioso del Figlio dell’Uomo alla fine dei tempi: esso non sarà presentato come un vento di angoscia e disperazione, ma come la venuta del Signore, a cui guardano con speranza quanti sono fedeli a lui.

 

Tempo di Avvento. Alcuni anni fa, Papa Francesco, introducendo l’Avvento in occasione di un incontro con i fedeli durante l’Angelus domenicale, aveva sottolineato quanto segue: “l’Avvento è il tempo che ci è stato dato per accogliere il Signore che ci viene incontro, anche per verificare il nostro desiderio di Dio, per guardare avanti e prepararci al ritorno di Cristo. Egli ritornerà a noi nella festa del Natale, quando faremo memoria della sua venuta storica nell’umiltà della condizione umana; ma viene dentro di noi ogni volta che siamo disposti a riceverlo, e verrà di nuovo alla fine dei tempi per “giudicare i vivi e i morti”. Per questo dobbiamo sempre essere vigilanti e attendere il Signore con la speranza di incontrarlo”. Tre, dunque, sono i momenti in cui Gesù viene incontro a noi: quello della sua venuta nella storia con l’Incarnazione, quello della sua presenza quotidiana nel cuore di chi lo cerca, quello definitivo cui tutti guardiamo con speranza e attesa. Ma queste “tre venute” non è possibile viverle da solitari: Cristo incontra non soltanto me, nella mia intimità, ma incontra le relazioni nelle quali e attraverso le quali io vivo. Il Dio cristiano non è un signore della solitudine, ma della comunione. In questo anno, in particolare, la comunione cui dobbiamo prestare un’attenzione speciale è quella familiare. L’anno che stiamo vivendo è dedicato alla famiglia, proprio per volontà del nostro pontefice. Papa Francesco infatti ha significativamente invitato tutti a riflettere sul fatto che Dio, facendosi uomo, ha scelto una famiglia umana ben precisa, dove crescere con una madre e un padre che si prendessero cura di lui: questa riflessione deve, secondo la volontà del Papa, diventare centrale fino al giugno 2022. Le nostre strade e piazze, i negozi, la pubblicità ci hanno già immesso nell’atmosfera natalizia, con luci, proposte e doni; il Natale consumistico è partito ancor prima dell’Avvento. Ma noi cristiani, noi Chiesa, che cosa pensiamo di fare per vivere in pienezza questo tempo prezioso che è l’Avvento? Col Consiglio Pastorale sono state fatte alcune proposte di momenti di adorazione e di riflessione. Potremmo iniziare col vivere bene la prossima novena dell’Immacolata Concezione- che inizierà proprio lunedì 29 - e, per quanti sarà possibile, farlo in presenza oppure all’interno delle proprie case in famiglia. Quest’anno liturgico ci accompagnerà il Vangelo di Luca, l’evangelista della misericordia e della mansuetudine di Cristo. La prossima settimana vorrei presentare questo evangelista, di modo che la lettura continua, specialmente durante le messe domenicali, sia agevolata da una miglior comprensione del suo messaggio che altro non è che quello di Cristo. Per poi offrire a metà Avvento, momenti anche guidati di adorazione eucaristica e, nell’ultima settimana, celebrare il Sacramento della Riconciliazione. Buon Avvento a tutti!

 

Cammino sinodale. Rifletto: io credente, come mi accingo a vivere il tempo di Avvento? Lo considero un’occasione di grazia, un’opportunità per convertirmi e crescere nella fede? Presto eccessiva attenzione ai cosiddetti segni, anziché impegnarmi nel superare l’angoscia, l’ansia e la paura con un totale abbandono nella Misericordia del Signore? Intendo assumere gli atteggiamenti dell’attenzione e della vigilanza, della sobrietà e della libertà interiore per prepararmi ad accogliere il Signore che viene e fargli spazio nel mio cuore e nella mia vita? E per le persone che si sono allontanate dalla fede o che non credono: come posso trasmetter loro la mia speranza e la mia certezza in Cristo, Figlio di Dio e nostro Salvatore? Con quali mezzi e quali modi la comunità cristiana può annunciare al nostro mondo la buona novella del vangelo? La proposta del Sinodo, che significa “camminare insieme”, non è quella di formulare nuovi documenti ma quella di rendere più credibile e vera la nostra vita comunitaria. Che incidenza ha la Parrocchia nel nostro tessuto sociale? Come mi sento ad essere parrocchiano e cittadino? Crediamo che noi Chiesa possiamo dare delle risposte vere ai tanti problemi che condividiamo con l’intera umanità, a partire da quelli che sentiamo più vicini alla nostra realtà? Ho proposto questi interrogativi prima di tutto a me stesso, e sarebbe bello che chi legge, sentisse il desiderio di condividerli col parroco e con la comunità. Questo sarebbe davvero un inizio di cammino sinodale. Lo Spirito Santo illumini, in questo tempo, la Chiesa e ogni cristiano.

 

Offerte ricevute. In occasione del Battesimo di Gargiulo Pietro, i genitori per la chiesa di Poiago.  A tutti Grazie!