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Sabrina Pignedoli, europarlamentare M5S: “La commissione europea ci sistema per le feste, poi ci ripensa”

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Sabrina Pignedoli, europarlamentare M5S, originaria di Nismozza, interviene su Redacon sul tema che recentemente ha suscitato ampio dibattito e discussione. La proposta di eliminare la parola “Natale” dagli auguri per le festività. Un decalogo, poi ritirato, stilato dalla commissione Ue, con all’interno una lista di espressioni da usare per non urtare la sensibilità di nessuno: niente riferimento religioso negli auguri, in ogni discorso sul 25 dicembre o nelle frasi scritte per mail o messaggio.

Mentre si comincia a pensare agli auguri per le Feste natalizie - che per la seconda volta cadono in mezzo a ondate di contagi da Covid-19, per cui si fatica a formulare un pensiero allo stesso tempo benaugurante, prudente e non banale - ecco che arriva anche il documento della Commissione europea sulle linee guida per festività inclusive. Non che volesse dettare la linea ai cittadini europei: si trattava di un testo a uso interno, che poneva questioni sull’uso della parola Natale per evitare discriminazioni, evidentemente per chi professa religioni diverse dal Cristianesimo, o è ateo, agnostico, ecc.
Ma come, mi sono domandata appena ho letto il testo, si parla di “festività inclusive” e per includere escludiamo il Natale? Tanto più che il rispetto delle opinioni e delle credenze altrui non passa certo soltanto dall’utilizzo o meno di una parola.
All’inizio avevo pensato sinceramente fosse una fake news, poi quando ho verificato che era tutto vero ho sorriso perché già immaginavo quello che poi sarebbe successo.
Dopo un’ondata di polemiche, il testo è stato ritirato: "Non è un documento maturo e non soddisfa tutti gli standard di qualità della Commissione", ha spiegato Helena Dalli, commissaria europea all'Uguaglianza, annunciando il ripensamento su quelle linee guida.
Penso che augurare Buon Natale non sia solo un riferimento a un giorno di festa cristiano: è una tradizione più ampia della ricorrenza religiosa, troppo spesso con riflessi solo consumistici.
Il documento della Commissione mirava alla riduzione delle discriminazioni, quindi al diritto di essere trattati tutti allo stesso modo, limitando i riferimenti di "genere, etnia, razza, religione, disabilità e orientamento sessuale". L’idea di per sé è giusta. Credo, però, che non vada realizzata togliendo, ma casomai aggiungendo. Le diversità non devono essere viste come ostacolo, non bisogna abolirle per livellarci tutti allo stesso piano: le diversità devono essere una ricchezza, perché ognuno di noi è diverso dall’altro ed è ciò che permette l’arricchimento reciproco.

Quello che invece è necessario fare è l’educazione alla diversità, al rispetto degli altri, delle loro idee, credenze, personalità. Mia nonna diceva sempre: il mondo è bello perché è vario. Buon Natale a tutti!

1 COMMENT

  1. Ringrazio l’Europarlamentare Sabrina Pignedoli della sua presa di posizione su questo argomento; ma la cosa che mi lascia perplesso è che siamo costretti a pagare un lauto stipendio a persone come questa Helena Dalli, che dovrebbe andare a lavorare dove non fa danni e non al Parlamento Europeo. se vuole intromettersi in argomenti religiosi inizi a vietare il burka o altri veli alle donne imposti dalla religione islamica, invece di schierarsi contro il Natale o la Pasqua che non limitano la libertà di nessuno; si schieri contro i maltrattamenti e le percosse alle donne afgane e contro l’assenza di parità di diritti tra uomo e donna. Ma con questa gente a Bruxelles dove andremo a finire?. Cara Sabrina, mi consenta di chiamarla così, vista la sua giovane età, non segua le orme di qualche sua collega, noi contiamo su di Lei per le opere che servono per ridare vita al nostro Appennino Reggiano. Auguri di Buon Natale. Lino Franzini

    Franzini Lino

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