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L’iniziativa caritatevole della seconda domenica d’Avvento: cioccolate dal Perù per le scuole in Madagascar

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Riceviamo e pubblichiamo

 


Zona Pastorale di Felina
05.12.2021 - Domenica II del tempo di Avvento - anno C


Introduzione alle letture

Bar 5,1-9:
Il profeta annuncia che Dio mostrerà la gloria di Gerusalemme
a ogni creatura.

Salmo Responsoriale Sal 125,1-2ab; 2cd-3; 4-5; 6:
Il Salmo è un’esplosione di gioia in considerazione delle meraviglie compiute da Dio.

Fil 1,4-6.8-11:
L’apostolo, ci inculca il dovere di una fede adulta.

Lc 3,1-6:
L’evangelista annuncia che ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.


 

Calendario settimanale

 

Come gli anni scorsi connoteremo l’Avvento con iniziative caritatevoli,
riconoscendo il Signore che viene nelle persone più in necessità
Questa domenica abbiamo:
le Cioccolate della cooperativa equo e solidale Otto Chocalates del Perù; l’iniziativa è di Reggio Terzo Mondo.
Le offerte raccolte andranno a sostegno di un progetto di alfabetizzazione in Madagascar

domenica 12 avremo i lumini della Caritas, l’offerta di 5 euro
servirà per il costo di un pasto caldo o una notte in dormitorio per un senza-tetto
domenica 19 avremo le stelle di Natale del Centro missionario l’offerta di 10 euro andrà per i progetti pastorali dei volontari nelle missioni diocesane.

 

 

Domenica 5 dicembre Domenica II di Avvento

 

 

Martedì 7 dicembre sant’Ambrogio
Patrono di Villaberza

 

Mercoledì 8 dicembre Immacolata Concezione di Maria
Durante le sante Messe benedizione dei Bambinelli

 

Domenica 12 dicembre Domenica III di AVVENTO

 

 

Sacramento della riconciliazione
Anticipando le sante Messe del sabato alle ore 16, e alle ore 18,00
per il sacramento della riconciliazione saremo disponibili
dalle ore 14,45 alle ore 15,45 e dalle ore 16,45 alle ore 17,45
in altri momenti su richiesta se possibile.

 

 

Benedizioni alle famiglie:
Abbiamo concluso la visita benedizione alle famiglie;
se qualcuno non fosse stato presente può contattare don Maurizio
tel: 334 5636 506


 

Enciclica Laudato sii del Santo Padre Francesco
Capitolo sesto
Educazione e spiritualità ecologica

I. Puntare su un altro stile di vita
205. Eppure, non tutto è perduto, perché gli esseri umani, capaci di degradarsi fino all’estremo, possono anche superarsi, ritornare a scegliere il bene e rigenerarsi, al di là di qualsiasi condizionamento psicologico e sociale che venga loro imposto. Sono capaci di guardare a sé stessi con onestà, di far emergere il proprio disgusto e di intraprendere nuove strade verso la vera libertà. Non esistono sistemi che annullino completamente l’apertura al bene, alla verità e alla bellezza, né la capacità di reagire, che Dio continua ad incoraggiare dal profondo dei nostri cuori. Ad ogni persona di questo mondo chiedo di non dimenticare questa sua dignità che nessuno ha diritto di toglierle.
206. Un cambiamento negli stili di vita potrebbe arrivare ad esercitare una sana pressione su coloro che detengono il potere politico, economico e sociale. È ciò che accade quando i movimenti dei consumatori riescono a far sì che si smetta di acquistare certi prodotti e così diventano efficaci per modificare il comportamento delle imprese, forzandole a considerare l’impatto ambientale e i modelli di produzione. È un fatto che, quando le abitudini sociali intaccano i profitti delle imprese, queste si vedono spinte a produrre in un altro modo. Questo ci ricorda la responsabilità sociale dei consumatori. «Acquistare è sempre un atto morale, oltre che economico». Per questo oggi «il tema del degrado ambientale chiama in causa i comportamenti di ognuno di noi »


 

Per pregare con il Vangelo della prossima Domenica

Domenica III del Tempo di AVVENTO (Anno C)
12 Dicembre 2021
Vangelo secondo Luca (LC 3,10-18)

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fa-re?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

 

 


 

 

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