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A Castelnovo ritardi e aumenti nella consegna della Tari

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In questi giorni, all'arrivo alle famiglie di Castelnovo degli avvisi di pagamento della nuova rata della tariffa sui rifiuti, è stato segnalato che spesso gli avvisi presentano una data di scadenza del

Chiara Borghi

pagamento antecedente alla consegna e che, comunque, presentano un aumento consistente.

Spiegano al riguardo l’assessore all’ambiente Chiara Borghi e l’assessore al bilancio Daniele Valentini: “Innanzitutto rimarchiamo che questi aumenti non sono una scelta del Comune, ma sono legati all’applicazione delle tariffe stabilite da tempo e da alcune contingenze che hanno fatto sì che si siano concentrati tutti su questa seconda rata. Rassicuriamo i cittadini che l’arrivo in ritardo non comporta more: ci sono 30 giorni dal ricevimento per pagarla senza alcun aggravio”.

Gli assessori spiegano poi nel dettaglio gli aumenti accumulati sulla seconda rata TARI: “Sono inseriti in questa rata l’incremento previsto del 4,5% che non era applicato nella prima rata per quest’anno, aggiornando i costi che erano fermi a quelli del 2019. Di fatto quindi c’è l’aumento presente nella seconda rata, e anche il conguaglio che non era stato applicato nella prima. Si tratta degli aumenti individuati già da tempo da Atersir (Agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti). C’è poi l’inserimento della Tefa (il tributo per l'esercizio delle funzioni ambientali), una parte della tariffa che va alla Provincia, e che anche in questo caso non era stata applicata nella prima rata. Questa voce è sempre stata presente nella Tari, ma quest’anno per la prima volta viene riportata sull’avviso in modo scorporato: è necessaria per l’esercizio delle funzioni amministrative di interesse provinciale, riguardanti l'organizzazione dello smaltimento dei rifiuti, il rilevamento, la disciplina ed il controllo degli scarichi e delle emissioni e la tutela, difesa e valorizzazione del suolo. Lo scorporo di questa voce era stato predisposto dall’inizio del 2021, per fare in modo che la cifra destinata alla Provincia potesse essere oggetto di un versamento a parte, che arrivasse all’ente in modo diretto. Ma inizialmente non era stato possibile inserirla per problemi di adeguamenti tecnologici necessari. Per cui anche in questo caso è stata inserita tutta sulla seconda rata. Gli aumenti quindi, lo ribadiamo, non sono una scelta del Comune, ma sono solo quelli pianificati da tempo in ambito Atersir, e per una serie di motivazioni accessorie si sono concentrati tutti sulla seconda rata perché non riscossi in precedenza”.

Aggiunge Daniele Valentini: “Va anche sottolineato che sono state invece scalate nella prima rata le agevolazioni messe in campo dall’amministrazione comunale, che non sono quindi previste nella seconda: hanno riguardato numerose famiglie in difficoltà, ma anche 250 attività presenti nel Comune, con uno sconto pari al 25% della tariffa annuale per i negozi e per coloro che svolgono l’attività di barbiere, parrucchiere ed estetista, e del 50% per tutte le attività legate al mondo della ristorazione e dell’ospitalità”.

Concludono infine gli assessori Borghi e Valentini: “Stiamo lavorando comunque insieme ad Iren e Gesap Consulting per migliorare il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti, in modo che sia maggiormente aderente alle necessità dei cittadini, possa andare incontro alle esigenze ambientali aumentando la differenziata, e si arrivi a introdurre la tariffa puntuale in modo che si paghi in relazione a quanti rifiuti si producono”.

6 COMMENTS

  1. Gli Amministratori possono raccontare quello che vogliono, si tratta di un aumento di oltre il 40% sulla tariffa quota fissa, veramente incredibile. L’anno scorso la tariffa quota fissa era pari a 0,72 euro al mq, quest’anno e’ pari a 1,02 euro al mq. Bravi !

    Utente

    • Firma - Utente
    • Concordo, non ho nessuna fiducia in questi amministrari che alzano le aliquote al massimo e poi parlano parlano cercando di confonderci. Sono tutti capaci di ammistrare un comune alzando le tasse ma ciò non avviene in altre zone della nostra provincia e questo significa che i nostri dirigenti non sono altrettanto preparati. Ribadisco che smetterò immediatamente di fare la differenziata perché oltre che essere spremuto come un limone non darò loro la possibilità di guadagnarci con la mia fatica e la mia attenzione. Si al danno ma no alla beffa.

      Giovanni

      • Firma - Giovanni
  2. Troppo politichese nella comunicazione degli assessori.

    Confermo un aumento del 40% della quota fissa (€/M^2) di tale balzello : noi in famiglia siamo in 4 e ciò si traduce in 80€ di aumento su base annua senza alcun riscontro nel servizio anzi, qui non c’è nemmeno il porta a porta, con quello che pago dovreste venire in casa a prendermela giornalmente.

    Andiamo male e temo che sarà sempre peggio se il comune non si adopererà con sostanza, e non solo con proclami, a fronteggiare tale situazione.

    DC

    • Firma - DC
  3. Nel sentir parlare di “tariffa puntuale in modo che si paghi in relazione a quanti rifiuti si producono”, sul finale dell’articolo, non vorrei sbagliarmi ma a me sembra che laddove viene applicata una tale formula o metodica, nel cosiddetto sistema porta a porta, la cosa funzioni grosso modo così: è fissata una tariffa base – o minima oppure fissa, per chiamarla in altra maniera – che prevede un certo qual numero di ritiri periodici, con costi aggiuntivi per le eventuali eccedenze rispetto a tale soglia di ritiri..

    Da quanto posso capirne, vale pertanto il numero dei ritiri piuttosto che i rifiuti prodotti, intendendo che la tariffa base va comunque corrisposta anche nel caso l’utente abbia a generare meno rifiuti di altri, e il “gestore” del servizio potrà dunque agire sulla quota fissa, che non tiene conto dei rifiuti conferiti – e ce ne danno conferma ambedue i commenti di “Utente” e “DC” – e non vedo pertanto in cosa consista la “tariffa puntuale” in relazione alla quantità di rifiuti prodotti, o per quale ragione venga definita tale.

    Ho ben presente la portata e complessità della “gestione rifiuti”, ma continuo a pensare, che il modo più rispondente per gratificare ed incentivare i comportamenti “virtuosi”, sia quello della “consegna premiante”, presso le Isole Ecologiche, dove gli addetti possono controllare il materiale conferito, anche in ordine alla differenziata, e possono altresì pesare, o “misurare” tramite contenitori, il conferito, come carta, vetro, plastica……., rilasciando apposita ricevuta che darà poi diritto ad uno sconto tariffario.

    In altre parti, anche fuori dai confini provinciali e regionali, mi è capitato di vedere batterie di cassonetti, ciascuno per tipo di materiale conferito, cui si accede con la tessera sanitaria, almeno mi pare – ma potrebbe essere altro criterio di personalizzazione – e che possono fare le veci dell’Isola Ecologica per quanto dicevo, nel senso che ove fossero anche in grado di pesare il conferito, aspetto che ignoro ma non è da escludere che sia già in atto, consentirebbero di accedere al relativo beneficio tariffario.

    P.B. 19.12.2021

    P.B.

    • Firma - P.B.
  4. Argomento scottante.E’ già stato eliminato dalla prima pagina di Redacon ma le persone in paese non parlano d’altro. L’aumento è senza precedenti,immotivato e si riferisce ad un regolamento comunale. Non ci si può nascondere dietro l’affermazione che non è un decisione voluta dal Comune: è stato sicuramente discusso e votato. Anche nei Comuni limitrofi è stato applicato tale aumento?Se la differenziazione dei rifiuti conduce a questi risultati forse non ne vale davvero la pena! O per lo meno non incentiva i cittadini, ma la facciamo ugualmente per noi stessi, per il futuro dei ragazzi ,per il nostro territorio e non certamente per una gestione politica così distante dai nostri interessi e bisogni. Che grande delusione!

    Utente

    • Firma - Utente