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La meditazione settimanale di monsignor Guiscardo Mercati sottolinea che è nella famiglia il luogo dove vivere la fede

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UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)

 San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro,

Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 26 dicembre 2021 al 02 gennaio 2022

DOMENICA

26 dicembre

Festa della Santa Famiglia

S. Messe. Carpineti ore 8.30 (def. Angela, Giuseppe, Ida e Roberto) ore 11.15 (per la famiglia)

ore 18.00 (def. Becchetti Emanuela e Tommaso)       Pontone   ore 10.00        Pantano ore 10.00          

LUNEDI’

27 dicembre

Festa di S. Giovanni Apostolo ed Evangelista

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

MARTEDI’

28 dicembre

Festa dei Ss. Innocenti

S. Messa: ore 18.00 (def. Beretti Carmela)

MERCOLEDI’

29 dicembre

 

S. Messa: ore 10.30 (def. Fiorini Cinzia)         

GIOVEDI

30 dicembre

S. Messa: ore 18.00 (def. libera intenzione)
VENERDI’

31 dicembre

S. Messe: ore 10.30 con Canto del Te DeumPrefestive: S. Donnino ore 18.00   S. Biagio ore 18.00
SABATO

01 gennaio

Solennità di Maria Madre di Dio Giornata Mondiale della Pace

S. Messe. Carpineti ore 8.30 (def. Bertolini Luigi e Valentina) ore 11.15 (pro populo)

ore 18.00 (libera intenzione)          Pontone ore 10.00         Pantano ore 10.00          

DOMENICA

02 gennaio

S. Messe. Carpineti ore 8.30 (def. Adeodato, Ugo, Ismaele ed Enrico) ore 11.15 (Beretti Umberto)

ore 18.00 (def. Borghi Luigi, Scalabrini Mario e Luciana). Pontone  ore 10.00   Pantano ore 10.00          

 

Meditazione domenicale. La famiglia, luogo dove vivere la fede. Il tema della famiglia domina questa festa liturgica. Nella prima lettura e nel vangelo sono narrate le vicende di due famiglie esemplari. La prima è quella composta da Elkanà, da sua moglie Anna e dal loro figlio Samuele. Questa famiglia è un modello di affidamento al Signore. I due coniugi hanno richiesto al Signore con insistenza il dono della vita e, dopo averlo ottenuto, lo accolgono come un dono da restituire, consacrando il figlio Samuele. Qualcosa di simile avviene con Maria e Giuseppe, che portano Gesù dodicenne al Tempio: egli si rivela colui che deve “stare nelle cose del Padre”. Questa relazione stretta con Dio non esclude la piena appartenenza e l’obbedienza a una famiglia umana. La sua identità filiale è ora partecipata ai credenti, come afferma la seconda lettura: il credente è figlio di Dio già ora, in vista dell’incontro definitivo e personale con il Padre nell’eternità.

Anno 2022. Un anno nuovo, un altro che si aggiunge a quelli che abbiamo attraversato. Che cosa ci riserverà? Solo Dio lo sa. In ogni caso, non rimarremo inerti, passivi: ad ognuno Dio ha affidato un compito per costruire una terra ospitale e fraterna. Per noi cristiani, il primo giorno dell’anno ha un forte valore simbolico. Che cosa vogliamo dire, in effetti, quando ci auguriamo: “Buon anno”? Conosciamo il vero valore del tempo. Ci viene donato per preparare l’eternità. È ritmato da avvenimenti che ci fanno progredire sul nostro cammino. Il nostro augurio diventa così un impegno: accogliere nel profondo di questo mondo, nonostante le sue ferite e le sue zone d’ombra, i segni tangibili della pace e della luce di Dio; a essere attenti a tutte le meraviglie di Dio che sono attorno a noi. Non rilevarle, non parlarne significa fornire uno spazio maggiore al male. Il nuovo anno dunque sarà un buon anno solo a queste condizioni, se ci preparerà all’eternità. Questo giorno è dedicato a Maria Santissima Madre di Dio e alla preghiera per la pace. A lei, Regina della pace ci affidiamo perché ci conceda di vivere questo nuovo anno nella fede, nell’amore e nella solidarietà, che sono i mezzi per un’autentica pace. Buon anno a tutti e ad ognuno!

Ricordiamo i nostri morti. Tincani Franco di anni 62 deceduto sul posto di lavoro il 17 dicembre. La notizia della sua prematura morte ha lasciato attoniti non solo la sua famiglia, ma anche quanti lo hanno conosciuto. Si era sposato con Casini Lorenza e con lei ha cresciuto le figlie Valentina e Serena. I suoi colleghi di lavoro lo ricordano persona riservata e impegnata. Da anni svolgeva il mestiere di escavatorista. Confidenzialmente lo chiamavano “Ciccio”, appellativo che esprime tranquillità e bontà che, in modo particolare, ha vissuto all’interno della sua casa che curava e dove, specialmente in questi ultimi anni di covid, viveva serenamente. Ha lasciato questo mondo nella novena di Natale; a Gesù che si è fatto bambino lo affidiamo perché Lui che è morto per amore, accolga il suo spirito nel Regno di luce e di pace. Il suo funerale lo abbiamo celebrato nella chiesa Maria Ausiliatrice il giorno di domenica che ricorda la Resurrezione di Cristo alla quale siamo stati associati in virtù del nostro Battesimo. Sia così anche per Franco. Rinnoviamo le nostre condoglianze ai familiari.

 

Fontana Ultimio di anni 79 deceduto a Castelnovo Monti il 20 dicembre. Ultimo, come da tutti era conosciuto, ha trascorso gran parte della sua vita in una piccola frazione di Carpineti con un nome poetico: “Stradella”. La sua casa, situata sulla via della Fondovalle-Tresinaro, è riconoscibile non solo per l’antica architettura che ricorda le vecchie case coloniche, ma soprattutto dalla precisione, dall’ordine e dall’originalità degli oggetti esposti, in particolare della sistemazione della legna da ardere che, con minuziosa precisione, appoggiava a far parete nei muri dell’antico fienile. Versatile nella manualità, ha svolto diverse occupazioni che aveva imparato prima dalla cultura agricola della sua famiglia poi grazie al suo ingegno e alla sua tenacia. Ha goduto della stima e della fiducia di tante famiglie che gli affidavano la custodia delle loro case. Giardiniere capace e appassionato, curava fiori e piante con “pollice verde”. Imbianchino attento e preciso. Carattere gioviale e spiccio, non aveva paura di manifestare la sua idea; autoironico, ma sempre rispettoso dell’altrui persona. Amabile nella conversazione, dalla battuta pronta e a volte sarcastica, ma mai offensiva. Non si era creato una propria famiglia. Legato ai genitori, in particolare alla mamma; da lei aveva imparato anche a bastare a se stesso. Poteva sembrare solitario ma apprezzava chi si interessava a lui. Sensibile e generoso con chi era nel bisogno. È stato accompagnato nell’ultimo tratto della sua vita dalla nipote Brunella. Il suo funerale lo abbiamo celebrato nella nostra chiesa nella novena del Natale. Ultimo, cresciuto in una famiglia cristiana, ha ricevuto i Sacramenti della fede e certamente Cristo, che contempliamo in questi giorni nella sua nascita, nella sua misericordia lo accolga in Paradiso. Sepolto nel cimitero di S. Prospero accanto ai suoi cari, vi riposi in pace. Condoglianze ai familiari.

 

Offerte ricevute. in memoria di Ferri Giuseppe i figli per la chiesa. In memoria di Tincani Franco i familiari per la chiesa. Anonimo offerente per la Caritas. Notari Lucia per la parrocchia. Beretti Ada per la parrocchia. Franchini Gianluca per la Caritas. Becchetti Nello per la parrocchia di S. Donnino.  In memoria di Borghi Francesco la moglie per la chiesa di Pontone. In memoria di Ferrari Rachele, il marito per la chiesa di S. Donnino.  A tutti Grazie!

 

Oggi contempliamo la santa famiglia di Nazareth per conformare a essa la vita delle nostre famiglie.

Insegni a noi “che cosa è la famiglia, quale la sua comunione d’amore,

quale la sua semplice e austera bellezza , quale il suo carattere sacro e inviolabile”.