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Monsignor Guiscardo Mercati auspica che, nonostante tutto, il 2022 possa essere un anno di grazia

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UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)

 San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro, Onfiano,

Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 02 al 09 gennaio 2022

DOMENICA

02 gennaio

S. Messe. Carpineti ore 8.30 (def. Adeodato, Ugo, Ismaele ed Enrico) ore 11.15 (Beretti Umberto)

ore 18.00 (def. Borghi Luigi, Scalabrini Mario e Luciana). Pontone  ore 10.00   Pantano ore 10.00          

LUNEDI’

03 gennaio

SS. Nome di Gesù

S. Messa: ore 18.00 (def. Rossi Adelmo)

MARTEDI’

04 gennaio

S. Messa: ore 18.00 (def. Vanda, Piero)
MERCOLEDI’

05 gennaio

S. Messe: ore 10.30 (libera intenzione)

Prefestiva S. Donnino ore 18.00                                           

GIOVEDI

06 gennaio

Solennità dell’Epifania.

S. Messe. Carpineti ore 8.30 (def. Comi Severino e Concordia) ore 11.15 (pro populo)

ore 18.00 (libera intenzione)  Pontone  ore 10.00   Pantano ore 10.00          

VENERDI’

07 gennaio

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)
SABATO

08 gennaio

S. Messe prefestive: S. Donnino ore 18.00  Velluciana ore 19.00
DOMENICA

09 gennaio

Battesimo del Signore. S. Messe. Carpineti ore 8.30 (def. Palladini e Marazzi) ore 11.15 (def. Beretti Gino) ore 18.00 (def. Rivi D. Ferdinando e fratelli)  Pontone  ore 10.00   Pantano ore 10.00          

 

Meditazione domenicale. La carne del Verbo, tenda della nuova alleanza. Riproponendo il vangelo del giorno di Natale, la liturgia della Parola di questa seconda domenica dopo Natale intende proporre una meditazione ulteriore sul mistero dell’incarnazione del Verbo. L’immagine della tenda domina la prima lettura e il vangelo. Il passo del Siracide focalizza la Sapienza come una creatura che dall’inizio del tempo sta presso Dio e svolge una funzione di mediazione tanto nell’opera della creazione (in essa tutto è stato creato) quanto in quella della redenzione, fissando la tenda in mezzo al popolo eletto. Con questi tratti della Sapienza è presentato il Verbo nel prologo giovanneo (con la differenza che, per Giovanni il Verbo non è una creatura): in lui tutte le cose sono state create e in lui, che ha assunto la carne e debolezza umana, Dio compie il suo “disegno d’amore” (2° lettura) rivelandosi come il “Dio con Noi” che condivide il cammino quotidiano di ogni essere umano.

Un anno di grazia nonostante tutto. Pandemia e, di conseguenza, crisi del sistema sanitario e sociale, del mondo economico, cassa integrazione…Dichiaratamente, quello che abbiamo vissuto anche nel 2021 non è stato entusiasmante. E non si sa quando usciremo dal tunnel oscuro, quando potremo tornare a tirare il fiato, guardare al futuro con una certa serenità. Inutile nasconderselo: è in queste condizioni che affrontiamo il nuovo anno. Col timore di dover stringere ulteriormente i cordoni della borsa, di faticare ancora di più per giungere a fine mese, di non riuscire a pagare il mutuo della casa agevolmente. Il rischio è che questa situazione ci incattivisca un po’ tutti, ci renda meno compassionevoli verso i poveri, meno disposti a praticare la solidarietà. Come reagiranno i cristiani? Saranno come tutti gli altri oppure saranno capaci di trovare le ragioni della solidarietà, dell’accoglienza, della fraternità? L’anno nuovo sarà, nonostante tutto, un anno di grazia, se saremo disposti ad accogliere la Buona Novella e a lasciarci trasformare del suo amore! All’inizio del nuovo anno abbiamo l’abitudine di scambiarci gli auguri, con amici e conoscenti. Auguriamoci salute, benessere, successo ma soprattutto tanto amore.

Epifania del Signore. È la festa di tutti i popoli ai quali il Signore si manifesta. I Magi rappresentano l’umanità intera. Il mondo è diviso, ma sente una struggente nostalgia di unità; gli uomini si combattono, ma prima o poi avvertono che l’unica sapienza è la riconciliazione. La festa di oggi, senza ostentazione e senza presunzione, annuncia l’unica strada della comunione e della fraternità tra gli uomini. Questa strada si chiama: Gesù! Fin dalla sua nascita, Gesù è costruttore di unità. Il viaggio dei Magi dall’Oriente verso il Dio di Betlemme è rivelatore dell’intenzione di Dio. Questo viaggio continua nei secoli: oggi la Chiesa di Cristo è davvero un segno e uno strumento di unità di tutto il genere umano e Papa Francesco ne è ambasciatore convinto e illuminato. Certamente, dobbiamo riconoscerlo, il cammino dell’unità intorno a Cristo non è un cammino facile perché il demonio lo ostacola con tutte le sue forze: egli, come dice Gesù, è omicida fin dal principio e quindi semina orgoglio per raccogliere divisione, odio e violenza. Infatti, se è vero che dove c’è amore lì c’è Dio, è anche vero che dove c’è odio e divisione lì c’è il demonio. Ha tentato di sviare anche i Magi ma la luce della stella li ha guidati a incontrare Cristo. Questi uomini meravigliosi non hanno difficoltà ad inginocchiarsi davanti a quel bambino, perché sanno che la grandezza dell’uomo non sta nel proclamarsi “dio”, ma nel cercare il vero Dio: per adorarlo. L’uomo è fatto per adorare: se non adora Dio, adora il niente. Non si scappa da questa alternativa. L’umiltà dei Magi, oggi, è un segno di Dio per noi; e noi siamo chiamati ad essere un segno di Dio per il mondo. Chiediamoci: siamo una Epifania-Manifestazione di Dio? Siamo un segno del vero Dio, che è umile e povero, mite e paziente? Oggi, per noi, è la festa della manifestazione di Dio o la festa dell’oscuramento della sua presenza? Coraggiosamente togliamo il lievito di Erode dalla nostra vita e dalla nostra comunità e incamminiamoci sulla strada dell’umiltà con i Magi d’Oriente: diventeremo come una stella che conduce a Gesù!

 

Ricordiamo i nostri morti. Saccaggi Giulia Franca di anni 87 deceduta in casa sua  all’Ardaceda il 30 dicembre. Partita giovanissima dalle nostre terre per andare a lavorare a Milano presso una famiglia e vivere con loro, occupandosi in modo particolare della custodia dei loro figli, rientrata con la sorella a Reggio, passava i mesi estivi all’Ardaceda dove, col sopraggiungere del covid, ha deciso di fermarsi, potendo contare sulla presenza della sorella più giovane e di una signora che si prendeva cura di lei e dell’altra sorella anziana. Franca, come veniva abitualmente chiamata, non si è sposata ma ha vissuto il senso di famiglia in quella di origine, in quella dove prestava servizio e, ultimamente, condividendola con la sorella. La sua salute negli ultimi anni è stata sempre precaria e ha concluso il cammino terreno nel penultimo giorno dell’anno, in tempo natalizio. Il suo funerale è stato celebrato nella chiesa di S. Biagio da Don Maurizio Lusenti, amico di famiglia, il giorno che ricorda la solennità di Maria Madre di Dio, a lei la affidiamo perché la introduca in Paradiso. Le sue ceneri saranno deposte accanto ai suoi cari nel vicino cimitero. Condoglianze ai familiari.

 

Offerte ricevute. Ferri Lucia, Rossi Sandra e Boccalini Ines per la Caritas. Ovi Corrado per l’asilo. Cornioli Ave per la parrocchia. Costi Sergio per la chiesa. In memoria di Tincani Franco i famigliari per la chiesa.   A tutti Grazie!

 

Solo contemplando l’incarnazione del Figlio unigenito di Dio

possiamo comprendere l’identità di quel Bambino

che abbiamo contemplato nella semplice povertà di Betlemme.

La luce di Dio dirada le tenebre del mondo e del nostro cuore.