Home Diocesi ne' Monti Bollettino unità pastorale di Carpineti: “La famiglia è fatta per accogliere Dio”

Bollettino unità pastorale di Carpineti: “La famiglia è fatta per accogliere Dio”

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       UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)

 San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro, Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 16 al 23 gennaio 2022

 

DOMENICA

16 gennaio

Giornata pro Seminario

S. Messe. Carpineti ore 8.30 (def. Grasselli Giancarlo) ore 11.15 (def. Ferri Erminio e Silvia)

ore 18.00 (per i defunti di Dallari Achille)  Pontone  ore 10.00   Pantano ore 10.00          

LUNEDI’

17 gennaio

Memoria di S. Antonio Abate

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

MARTEDI’

18 gennaio

Inizio settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani

Il miracolo di Cana è il primo “segno” col quale Gesù si manifesta agli uomini nella sua gloria divina. Ma questo sarà compreso solo da cuori puri, come quello di Maria, che si presenta come mediatrice tra gli uomini e il Figlio di Dio.

S. Messa: ore 18.00 (def. Pederzini Emma e Nino)

MERCOLEDI’

19 gennaio

S. Messa: ore 10.30 (def. Rivi Onildo e Gina)                                           
GIOVEDI

20 gennaio

Memora dei Santi Fabiano e Sebastiano

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

VENERDI’

21 gennaio

Memoria di Santa Agnese

S. Messa: ore 18.00 (def. Franchini Agnese)

SABATO

22 gennaio

catechismo dalle ore 15.00 alle ore 16.00

S. Messe prefestive: S. Donnino ore 18.00  Velluciana ore 19.00

DOMENICA

23 gennaio

S. Messe. Carpineti ore 8.30 (def. Andrea e Licinia) ore 11.15 (def. Rivi Tulio)

ore 18.00 (def. Cornioli Amos e Gisvaldina)      Pontone  ore 10.00   Pantano ore 10.00          

 

MEDITAZIONE DOMENICALE. Il Vangelo di oggi è dell’Evangelista Giovanni, al capitolo 2 ed è da tutti conosciuto come “Le nozze di Cana”. Giovanni, che racconta il fatto, chiama così il miracolo: “un segno”. Cioè ci invita a non guardare tanto al prodigio, quanto al senso di ciò che Cristo fa. Giovanni, in altre parole, dice: “state attenti! Qui c’è un messaggio, qui Dio ci fa capire il Suo pensiero”. Evidentemente, la presenza di Cristo alle nozze di Cana, proprio nel primo miracolo della sua vita pubblica, è già un fatto che fa pensare. Questa presenza di Cristo nella famiglia dice che la famiglia non è completa se manca Dio. La famiglia è fatta per accogliere Dio e pertanto l’assenza di Dio significa fallimento dello scopo della famiglia. Quanto è vero tutto questo! E come spiega i drammi moderni! Infatti, se la famiglia è il luogo nel quale Dio si manifesta e si fa conoscere…il primo compito del babbo e della mamma è quello di essere segni di Dio. La maturità di coscienza dei genitori cristiani sta proprio nel sentirsi espressione di Dio: paternità e maternità sono i due modi che Dio ha scelto per presentarsi al mondo. Il racconto del Vangelo presenta un Gesù sensibile alle richieste di Maria, la Madre. Ma che cosa chiede Maria per la famiglia? Chiede di salvare la gioia, la serenità, la pace del cuore. È bellissimo e commovente l’intervento della Madonna visto in questa luce. Ci ricorda che la famiglia ha bisogno di un clima di pace e per salvare la pace, nessun sacrificio è troppo grande. Per concludere vorrei almeno precisare un pensiero: non è cristiana la famiglia che opprime i figli di parole, di esigenze e di avvertimenti. È cristiana la famiglia nella quale umilmente si vive la fede, ricordando che Dio agisce sempre nel solco della pazienza e della coerenza. L’educazione si dà così.

RICORDIAMO I NOSTRI MORTI. Cavandoli Giulia Vedova Castagnetti di anni 89 deceduta a Giussano (MI) il giorno 11 gennaio. Nativa di Pianzano, giovanissima si è trasferita a Milano sposandosi con Giuseppe, svolgendo il lavoro di portinaia in un condominio. Dalla loro unione sono nati due figli, ai quali hanno dato la possibilità di studiare e inserirsi nel mondo del lavoro. A quei tempi svolgere la professione di portinaia voleva dire essere disponibili 24 ore su 24 e anche il tempo delle ferie era limitato, ma Giulia ha sempre fatto con dedizione e passione questo servizio che le permetteva di entrare in dialogo con tante persone, alle quali ha sempre cercato di venire incontro nelle loro esigenze, meritandosi la stima e la fiducia degli inquilini del palazzo. Ha realizzato il sogno, comune alla sua generazione, di avere una casa tutta sua dove serenamente ha vissuto gli anni della pensione. Ha accompagnato il suo sposo anche nel periodo della malattia e quando, vent’anni or sono, si è spento, è stato sepolto nel cimitero di S.Prospero, dove avevano fatto costruire la tomba di famiglia. Le radici carpinetane l’hanno portata, specialmente dopo la vedovanza, a tornare tutte le estati a Carpineti, per poter far visita al marito. Assistita dai suoi familiari, ha concluso la sua vita terrena e ha desiderato che il suo funerale venisse celebrato nella nostra chiesa che lei frequentava ogni domenica, d’estate e così è stato. A Maria Ausiliatrice la affidiamo perché la introduca presso Dio. Il suo corpo, sepolto accanto al marito nel cimitero di S.Prospero, vi riposi in pace. Condoglianze ai familiari.

Rossi Eugenia vedova Filippi di anni 84 deceduta in casa sua a Pantano il giorno 11 gennaio. Cresciuta in una famiglia cattolica dove i valori della fede sono stati alla base dell’educazione completata con gli studi umanistici che l’hanno portata a diventare insegnante elementare, Eugenia nella sua vita ha cercato di onorarli e testimoniarli. Chi l’ha conosciuta, la ricorda donna signorile, distinta, rispettosa, piacevole nella conversazione, riservata e, allo stesso tempo, attenta ai bisogni delle persone che le erano accanto. Molto legata alla sua famiglia d’origine, con la quale ha sempre mantenuto un legame di affetto, in special modo con la sorella Ornella, ha svolto la sua missione di educatrice con competenza e dedizione, apprezzata da alunni e colleghi. Nel mondo della scuola ha incontrato la persona con la quale ha deciso di formare la sua famiglia, sposandosi con Remo e prendendosi cura anche dei suoi figli, rimasti orfani in giovane età. Ha amorevolmente assistito il suo sposo per tanti anni e alla morte di lui, ha trovato conforto nella vicinanza dei suoi cari. La sua profonda fede la dimostrava nella preghiera quotidiana e, soprattutto, nella partecipazione all’Eucarestia. Gli ultimi anni della sua vita sono stati segnati dalla malattia che ha sempre combattuto con forza, aiutata anche da una collaboratrice Tatiana che aveva accolto in casa e con la quale si era instaurato un clima di famiglia. Si è preparata all’incontro col Signore con i sacramenti della fede e ha chiesto che i suoi funerali fossero celebrati con semplicità e per questo, data anche la situazione del Covid, li abbiamo celebrati nella chiesa di Maria Ausiliatrice dove i familiari si sono riuniti per affidarla nella preghiera all’intercessione di Maria Santissima alla quale era molto devota, perché la introduca nella eterna pace. Il suo corpo, sepolto nel cimitero di S.Prospero, accanto ai suoi cari, vi riposi in pace. Condoglianze ai familiari.

Offerte Ricevute. In memoria di Rossi Eugenia, la sorella Ornella e famigliari per le necessità della parrocchia. Le colleghe per l’asilo parrocchiale. A tutti grazie!