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Il caro bollette avrà pesanti ripercussioni anche sui comuni montani

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In questi giorni le bollette di energia elettrica recapitate a famiglie e imprese sono più che raddoppiate, un rincaro che colpisce anche i comuni che devono comunque garantire i servizi ai cittadini e cercare di sostenerli con aiuti mirati: il prezzo dell'energia elettrica nei primi tre mesi dell'anno ha registrato infatti già un aumento del 55 per cento mentre per i gas l’aumento è del 41,8%.

Nei giorni scorsi in segno di protesta contro il caro bollette i sindaci, da Nord a Sud, hanno spento i principali monumenti delle città: una protesta simbolica di grandi e piccoli comuni uniti per lanciare l’allarme e attirare l’attenzione del Governo centrale sul caro bollette.

“Il caro energetico avrà un impatto devastante sui bilanci delle famiglie – dichiara il primo cittadino di Baiso, Fabrizio Corti – ci sarà un aumento di richieste di aiuto nel settore sociale; avremo sicuramente nuove richieste legate all’esenzione di servizi erogati dal comune. Un impatto che ricadrà anche sugli Enti: gestione degli edifici, compresi quelli dati ad uso gratuito alle associazioni, le scuole, che hanno necessità di illuminazione e riscaldamento. Vien da pensare alle difficoltà dei circoli di volontariato che si vedranno triplicare le bollette e avranno serie difficoltà".

“Dopo due anni che viviamo in crisi a causa della pandemia – continua il sindaco – e con la preoccupazione di non riuscire a sviluppare il Pnrr, questa situazione diventa preoccupante, soprattutto per i piccoli comuni".

Sulla stessa linea anche il sindaco di Carpineti, Tiziano Borghi, che aggiunge: “Abbiamo già riscontrato un aumento più che raddoppiato nelle bollette di energia elettrica, proveremo poi a fare degli aggiornamenti alle variazioni di bilancio. Ovviamente le prime ripercussioni le avremo sulle fasce più deboli; da parte nostra, cercheremo di continuare a garantire i nostri servizi per stare accanto alle categorie più colpite, mettendo in campo tutte le risorse necessarie per far fronte alle situazioni di fragilità che emergeranno. Ma non basta, occorre al più presto che intervenga il Governo”.