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“Italia mia”, poesia di Fabrizio Fontana

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Riceviamo e pubblichiamo 

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ITALIA MIA

L'Italia dei giganti
poeti, musici e scrittori
papi, santi e cantanti
pittori, naviganti e attori.
Terra di gran beltà
Magnifici porti sulla costa
Gradiosi architetti di città
di montagne fatte apposta.
Italia grassa e opulenta,
dalle orecchiette alla polenta.
Ma doppia faccia nasconde
Spudorata di mesta furbizia
a orrori e misfatti soccombe
col crimine fa armistizia.
Di ladri inquinatori astuti
di bombarol attentatori
di muri, palazzi e ponti caduti.
L'Italia mia che un di vorrei
che a gran vociar si parlasse
di quel bel paese auspicherei
fosse primo della classe.
E lo dico con intenso amore
l'esser Italiano m'è grand'onore.

(Fabrizio Fontana)

Fabrizio Fontana, 62 anni di Villa Minozzo scrive poesie, testi liberi e racconti anche allegorici. E' la figlia Giulia ad incoraggiarlo a rendere pubbliche le sue opere, subito pensate per essere tramandate solo in famiglia. "Non ho uno stile personale - spiega Fontana -, spazio dalla rima baciata o incatenata al verso libero; dalla poesia strutturata alla Pascoli alla poesia semantica o non sense di Stefano Benni e Alessandro Borgonzoni. Amo le tragedie drammatiche come il Maggio che ancora si canta nel Villa Minozzese". Nel lungo periodo, Fontana sta valutando anche la pubblicazione delle sue poesie in una raccolta.

 

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