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La riflessione sul Vangelo di questa domenica è un invito a vivere la Quaresima come momento di fortificazione spirituale

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Riceviamo e pubblichiamo

 

Foglio d’informazione e vita cristiana della Unità Pastorale di Vetto
(Parrocchie di Cola, Crovara, Gottano, Piagnolo e Vetto)
Vetto: tel. 0522 815556 – mail: [email protected]
Parroco: don Bogumil Krankowski tel. 3395657978 mail: [email protected]


Domenica 6 marzo 2022
I del Tempo di Quaresima (anno C)


 

Riflessioni sul Vangelo

Nella prima lettura di questa prima domenica di quaresima colpisce come il popolo d’Israele abbia gridato al Signore, riconoscendo la propria miseria e l’incapacità di liberarsi da sé dalla schiavitù d’Egitto. La sua forza sta tutta nell’essersi affidato alla salvezza che viene da Dio; ecco perché avrebbe ricevuto in dono una terra nuova e pacifica.

Anche noi dobbiamo imparare a gridare, a chiedere l’aiuto del Signore per essere liberati dalla schiavitù del peccato, anche noi dobbiamo avere fiducia in lui. Ce lo chiede anche san Paolo nella seconda lettura: per realizzare la nostra salvezza occorre annunciare sia la sua Parola sia ciò che Dio ha fatto per noi; ma per fare ciò dobbiamo continuamente purificare il nostro cuore, in modo da lasciare spazio alla grazia del Signore per operare la sua salvezza in noi.

Il brano del vangelo ci presenta le tentazioni subite da Gesù. Quello che appare il racconto di un episodio eccezionale è in realtà il passo che più di ogni altro possiamo prendere a modello per il nostro cammino di conversione. La scena ci presenta Gesù che, dopo essere stato battezzato presso il fiume Giordano, viene portato dallo Spirito Santo nel deserto.
Nelle domeniche precedenti abbiamo visto che il Giordano rappresenta il confine tra le terre pagane e la Terrasanta, mentre il deserto è il luogo del silenzio, della fortificazione dell’anima e della conversione. Se Mosè, all’inizio della storia salvifica d’Israele, aveva condotto il popolo ebraico dal deserto fino a superare il Giordano (vedi la prima lettura), ora Gesù compie il cammino opposto, per guidarci al completamento del nostro viaggio verso la salvezza. L’evangelista Luca dice che Gesù restò nel deserto «per quaranta giorni, tentato dal diavolo»; se consideriamo che in senso biblico l’espressione “quaranta giorni” indica il periodo di un’intera generazione, possiamo comprendere che il passo intende significare che le tentazioni a cui fu sottoposto Gesù non durarono solo un mese e mezzo, ma in realtà tutta la sua vita.

La prima delle tentazioni del diavolo coincide con un bisogno di Gesù: l’appetito. «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Il diavolo è estremamente bravo nel capire quali sono i nostri desideri e cerca di persuaderci a realizzarli. Ma Gesù rifiuta questa soluzione semplicistica: «Non di solo pane vivrà l’uomo», come per dire che non viviamo per soddisfare solo i nostri bisogni materiali, dal momento che non sono le cose essenziali su cui basare la nostra vita.

La seconda tentazione è molto più forte: a Gesù, condotto in un luogo alto (che simboleggia il punto d’incontro tra l’umano e il divino), vengono offerti tutti i regni della Terra in cambio della adorazione al Tentatore. Sappiamo che era lo scopo di Gesù glorificare il Padre affinché potesse essere anche lui glorificato, ma sappiamo bene anche che questo progetto di grazia si sarebbe potuto compiere solo per mezzo della sua Passione e morte sulla croce. Ecco che il diavolo offre a Gesù un’alternativa: distogliendone lo sguardo dall’alto (Dio) per portarlo verso il basso (i regni della terra), Satana propone a Gesù di ottenere il potere non con l’amore, ma con il comando. Il rifiuto di Gesù («Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”») è una conferma della sua determinazione ad agire secondo la volontà di Dio, senza improbabili “scorciatoie”.

La terza tentazione è la più subdola: portatolo sul punto più alto del tempio di Gerusalemme, il diavolo (che si dimostra un buon conoscitore della Parola di Dio) chiede a Gesù di buttarsi nel vuoto, per fornire la prova definita della sua comunione con Dio. La raffinatezza di questa prova risiede nello stimolare l’ego di Gesù a un atto clamoroso, un miracolo apparentemente innocuo e “a fin di bene”. Ma Gesù rifiuta perché non dobbiamo lasciare che, nella ricerca della gloria personale, il nostro egoismo possa dettare ordini perfino a Dio; al contrario, siamo noi a dover agire con profonda umiltà e gratitudine, per riconoscerci semplici strumenti nelle mani del Padre.

Non dobbiamo perciò pensare che quanto descritto dal Vangelo riguardi solamente il diavolo e Gesù: siamo chiamati a vedere nei panni del Signore noi stessi, figli di Dio e colmi dello Spirito Santo per il battesimo ricevuto, ma altresì in perpetua lotta con il male che ci insidia nel nostro cammino verso la santità.
Chiediamo allora al Signore di vivere una santa quaresima, che ci permetta di fortificare la nostra anima affinché possiamo essere pronti a resistere al diavolo anche quando si ripresenterà «al momento fissato» (come a Gesù sulla croce).
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Settimana in Parrocchia

Diocesi solidale con il popolo ucraino
Il Vicario Generale monsignor Alberto Nicelli ha partecipato insieme al direttore della Caritas diocesana Isacco Rinaldi all’incontro convocato lunedì dal Prefetto Iolanda Rolli in merito all’emergenza umanitaria in Ucraina, esprimendo la disponibilità della Diocesi reggiano-guastallese a sostenere la popolazione attraverso la rete internazionale della Caritas e a mettere a disposizione risorse da impiegare nell’accoglienza dei profughi, che verranno segnalati alla Prefettura.

È possibile fare un’offerta a Caritas diocesana sia per sostenere l’aiuto umanitario che per le eventuali necessità che dovessero emergere per una degna accoglienza dei profughi con questa modalità:
• bonifico bancario (causale “Emergenza Ucraina”) a EmilBanca – Iban: IT 54 C 07072 12805 000000127543 intestato a Compagnia del SS. Sacramento – Caritas Reggiana – Missioni diocesane Ramo Onlus
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Tutti i giovedì, a partire dal 3 marzo, la santa Messa verrà celebrata alla casa protetta alle ore 15,30 per i soli ospiti della casa protetta
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Tutti i venerdì di Quaresima, in chiesa a Vetto, alle ore 15,30 prima della santa Messa, Via Crucis
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13 marzo 2022 ore 16,30
S.Messa di ingresso in diocesi di mons. Giacomo Morandi. La comunità ecclesiale è invitata a partecipare essendo la celebrazione aperta a tutti

Catechismo in parrocchia
2^ elementare
: VENERDI’ dalle 15,15 alle 16,15 – catechista Lina Guazzetti
3^ elementare: MERCOLEDI’ dalle 14,45 alle 15,45 – catechista Marta Maroni
4^ elementare: LUNEDI’ dalle LUNEDI’ dalle ore 14,30 alle 15,30 – catechista Silvia
5^ elementare: SABATO dalle ORE 15,00 alle 16,00 – catechista Claudia
1^ e 2^ media: DOMENICA alle ore 9,30 – catechista Matteo Genitoni
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Parrocchia di Vetto – Cooperativa Maria Spaggiari Boni
La Parrocchia di Vetto, tramite la Cooperativa Maria Spaggiari Boni, nell’intento di andare incontro ai bisogni delle persone, specialmente quelle anziane, istituisce un servizio di collaborazione per commissioni e visite domiciliari di sostegno.
Il servizio sarà svolto da Claudia Beretti dipendente della cooperativa stessa.
Per informazioni contattare:
Don Bogumil tel. 0522-815556 cell. 339-5657978
Lidia Nobili tel. 0522-815376 cell. 333-8661510
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Sante Messe e celebrazioni dell’Unità Pastorale di Vetto con intenzioni

VETTO

• Sabato 05 marzo dopo le Ceneri: ore 17,00 S. Messa Def. Coloretti Rosalia

• Domenica 06 marzo I di Quaresima: ore 10,30 S. Messa Def. Cantini Anna Maria e Walter

• Martedì 08 marzo: ore 16,00 S. Messa Def. Pippo Costetti

• Mercoledì 09 marzo: ore 16,00 S. Messa

• Giovedì 10 marzo: ore 15,30 S. Messa c/o CASA PROTETTA (temporaneamente riservata unicamente agli ospiti della Casa protetta)

• Venerdì 11 marzo:
ore 15,30 Via Crucis
ore 16,00 S. Messa

• Sabato 12 marzo: ore 17,00 S. Messa Def. Famiglia Azzolini

• Domenica 13 marzo II di Quaresima: ore 10,30 S. Messa Def. Ruffini Pietro, Rosina, Domenica, Liliana, Remo, Maria, Rita

 

COLA

• Domenica 06 marzo I di Quaresima: ore 9,00 S. Messa Def. Ruffini Prospero e Genoveffa

• Domenica 13 marzo II di Quaresima: ore 9,00 S. Messa per la pace