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Aiuti Ucraina: attenzione a messaggio di raccolta di droni e termocamere che gira su chat. AGGIORNAMENTO: nessun rapporto col lavoro di Una Montagna di Aiuti

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Il Partito Comunista di Reggio segnala che da alcuni giorni in alcune chat Whatsapp - come riportato ieri sul Resto del Carlino di Reggio -, circola un messaggio per la raccolta di beni primari per l’Ucraina, con contatti e punti di raccolta a Castelnovo Monti, Correggio e Reggio, che ha suscitato dei dubbi di tipo etico. Contrariamente  a quanto abbiamo scritto stamane questa raccolta è veramente attiva come iniziative di privati, ma non ha nulla a che fare con Una Montagna di Aiuti attivata presso la Croce Verde di Castelnovo con la partecipazione delle associazioni e degli enti di tutta la montagna.

Nel messaggio si dice che dei volontari stanno “cercando di sostenere le persone in Ucraina” che “hanno bisogno di aiuto” e si riporta “la lista dei beni di prima necessità di cui hanno segnalato l’urgenza”. Oltre a beni di prima necessità e medicine, si cercano però anche strumenti da guerra: “drone per immagini termiche, termocamere, binocolo con griglia, droni, mirini del collimatore, calze calde, intimo nuovo (uomo e donna), assorbenti, scarpe impermeabili e vestiti termici, walkie-talkie (preferibilmente serie Motorola DP), giubbotto antiproiettile, caschi, sacco a pelo, generatori, torce elettriche”.

“Ecco come alcune persone cercano di inviare ‘aiuti’ alla popolazione civile - denuncia il partito comunista -. Questo messaggio ci é stato inoltrato da una chat di genitori di una scuola. Come si evince dal materiale ‘umanitario’ richiesto, come droni per immagini termiche, termocamere, binocoli con griglia, droni, mirini del collimatore, giubbotti antiproiettili e caschi, molto probabilmente non saranno destinati alla popolazione civile, ma con tutta probabilità andranno a rifornire milizie paramilitari ucraine, con cui probabilmente questi ‘volontari' sono in contatto, alimentando così morte e distruzione. Ci chiediamo seriamente se tutto ciò sia legale e passabile come aiuti umanitari”. La raccolta è stata segnalata alla Digos.

1 COMMENT

  1. Ma perché avere dubbi che quegli aggeggi non siano “aiuti umanitari”?
    Certo che servono per salvare bambini,vecchi,donne!
    Forse che il nostro governo (dei migliori) e il Parlamento , quasi all’unanimità,(anche questo dei migliori) non ce lo hanno detto, unitamente a tutti i media, solo pochi giorni orsono?

    • Firma - F M