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Sospeso lo stato di agitazione all’ Asp Don Cavalletti

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E' stato sospeso lo stato di agitazione deciso dai lavoratori dell’Asp Don Cavalletti, dopo l'incontro in prefettura che si è tenuto lo scorso giovedì.

L'azienda rende noto che “nel corso dell’incontro l’amministrazione del Don Cavalletti ha spiegato di aver attuato nel dicembre del 2021 il contratto decentrato, pagando ai 16 dipendenti in forze a ai 5 collocati a riposo la produttività e le progressioni per l’anno 2020 e 2021, per un totale complessivo di € 42.758”.

“Si tratta - si legge - di una decisione più vantaggiosa per i lavoratori, rispetto agli accordi sottoscritti, riconosciuta per l’impegno messo in campo nel periodo dell’emergenza Covid 19, oltre che per valorizzare le risorse aziendali e cercare di ristabilire un sistema collaborativo nelle relazioni con i sindacati. Visto lo stanziamento di queste risorse economiche e l’impegno assunto anche dal presidente dell’assemblea dei soci, Enrico Bini, di organizzare un confronto entro la fine di Aprile, lo stato di agitazione è stato sospeso”.

Durante il consiglio comunale dello scorso 3 febbraio, il sindaco di Carpineti Tiziano Borghi aveva annunciato la trasformazione della Don Cavalletti in Azienda Speciale; nell'incontro di mercoledì 16 febbraio tra i sindacati unitari ed i lavoratori, sono emersi molteplici punti di divergenza e timori che hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione  e alla richiesta di un incontro, appunto, con il prefetto.

 

2 COMMENTS

  1. Abbiamo letto la dichiarazione della Azienda sulla sospensione dello stato d’agitazione e sinceramente pensiamo che non aiuti alla distensione necessaria ad aprire un confronto.
    Il decantare che a dicembre 2021 si è provveduto ad erogare al personale la produttività e le progressioni 2019 -2020 fa parte di normale applicazione di quanto prevedono i contratti di lavoro. La somma erogata è dei fondi riservati ai dipendenti per la contrattazione integrativa e non una elargizione benefica della Don Cavalletti e ricordiamo ad ASP che queste somme sono state riconosciute con oltre un anno di ritardo.
    Detto ciò, con la sospensione, e non la revoca dello stato d’agitazione, si è voluta intendere da un lato come un atto di fiducia nei confronti dell’Amministrazione, ma dall’altro con la necessità di avviare un confronto serio sul futuro della Don Cavalletti.
    Per la UIL FPL c’è la necessità di confrontarsi non sulle pagine dei giornali, ma sui tavoli di trattative, perché il futuro non riguarda solo i 16 lavoratori, ma gli oltre 60 lavoratori che lavorano all’interno della struttura, dipendenti di cooperative e agenzia interinale, perciò l’invito che rivolgiamo è di voler essere e non solo di apparire.

    Segretario UIL FPL Reggio Emilia

    • Firma - Segretario UIL FPL Reggio Emilia