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Partito Democratico, direttivo di Castelnovo ne’ Monti: “Esprimiamo pieno sostegno al popolo ucraino”

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Riceviamo e pubblichiamo dal Partito Democratico, direttivo di Castelnovo ne’ Monti

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PACE, PACE, PACE.

NO ALLE GUERRE, NO ALLA GUERRA ATOMICA

Prendiamo la parola, come circolo locale del Pd, perché molti circoli di partito, associazioni, cittadini prendano la parola e facciano sentire la loro voce.

La sciagurata invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin ci mette drammaticamente, dolorosamente di fronte alla ferocia e al male generati dalla prevaricazione di uno Stato verso un altro Stato.

Condanniamo quell’invasione, esprimiamo pieno sostegno verso il popolo ucraino che ha democraticamente eletto il proprio presidente e che ha diritto al rispetto della propria autodeterminazione.

Siamo pieni di dolore e solidali con bambini, donne, uomini che stanno subendo lutti, devastazioni, violenze di ogni tipo.

Partecipiamo alle campagne di sostegno agli aiuti umanitari verso quel popolo e all’accoglienza generosa dei profughi che anche in Italia, anche nel nostro appennino, stanno giungendo numerosi.

La guerra in Ucraina ci rende ancora più consapevoli di come le guerre siano sempre devastanti e la pace mai garantita per sempre.

Vogliamo che cessino tutte le guerre, vogliamo che cessi la guerra in Ucraina, che si sospendano i bombardamenti e le violenze.

Condividiamo le posizioni espresse da Papa Francesco.

Gli organi di informazione documentano come nei conflitti armati, ed anche in questo, cresca l’odio, crescano atti incontrollati di violenza da tutte le parti.E sappiamo, anche a partire dalla nostra storia italiana, come poi ci vorranno molti anni e a volte molte generazioni per superare traumi e risentimenti, per ricostruire l’equilibrio delle relazioni, delle menti e dei cuori, insieme a quello delle città distrutte.

Le guerre degli anni duemila sono più pericolose di tutte quelle che le hanno precedute. Le guerre attuali, questa in particolare, possono portare alla guerra nucleare tra le grandi potenze militari. E alla distruzione delle forme di vita nel nostro pianeta, come aveva lucidamente avvertito il grande Einstein già decenni fa.

Si deve assolutamente evitare l’allargamento del conflitto. Condividiamo perciò la posizione della NATO, della quale l’Italia è membro importante ed ospita basi con testate nucleari, di non aderire alla richiesta di no fly zone sull’Ucraina.

Sarebbe una delle possibili occasioni di escalation verso la terza guerra mondiale, quella atomica.

Tutti dobbiamo lavorare per sviluppare la pace, è questo l’impegno di ognuno di noi.

Ma esistono livelli di responsabilità diversi ed i governi primariamente devono fare la propria parte. Tutti, e in particolare quelli democratici, se non vogliono cedere quote di potere e rappresentanza alle dittature mondiali.

Le grandi democrazie, a partire dagli Stati Uniti d’America, hanno, tra le altre, la responsabilità di dimostrare che con le mediazioni, le trattative, la non violenza, si possono ripristinare condizioni di pacifica convivenza mondiale, così come desidera la stragrande maggioranza dei cittadini.

Nelle difficili relazioni Est-Ovest in Europa, l’Ucraina non deve diventare avamposto di una delle due parti, ma un ponte tra di esse. Ci sembra questa la prospettiva migliore per la stessa Ucraina oltre che per la sicurezza europea.

L’Europa è il continente più antico, quello che ha saputo generare e conservare più a lungo la democrazia. Ma è anche il continente dove sono state concepite e consumate le peggiori tragedie frutto di ideologie violente.

Dopo la seconda guerra mondiale avevamo capito i rischi, quanto il male tenda a riemergere nell’animo umano. Avevamo detto mai più .

E mai più sia, anche ora.

Le guerre non hanno solo un tragico, insopportabile costo umanitario.

A soffrire sono anche gli aspetti economici che riguardano la vita delle famiglie e delle imprese. L’aumento esorbitante dei costi dell’energia sta mettendo in crisi milioni di famiglie e molte imprese rischiano di chiudere la propria attività.

Ma non si può pensare di rinunciare al welfare europeo, una delle conquiste migliori di tutti i secoli, che ha consentito di ampliare spazi di democrazia e dignità per tutte le persone creando servizi universalistici unici.

L’Europa si unisca sempre più e si rafforzi sul piano politico, economico, militare. Si dia finalmente vita ad un esercito europeo a carattere difensivo, unendo gli eserciti esistenti, ottimizzando le prestazioni, condividendo l’intelligence, ma non si sottraggano risorse fondamentali in altri campi e non si pensi a imposizioni fiscali verso ceti sociali già piegati dalle crisi degli ultimi anni.

Dopo la pandemia -che purtroppo non passa- e gli sconvolgimenti che ne derivano, vanno aumentati gli investimenti a favore della sanità, della scuola, della formazione, del lavoro.

L’ Europa non sia subalterna a nessuno, si proponga come leadership mondiale positiva, accresca il proprio ruolo. Dimostri nei fatti che i suoi caduti nelle guerre non sono morti invano, che le sue conquiste statuali successive, dalle Costituzioni alla Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, sono veri patrimoni per tutta l’ umanità e meritano rispetto e piena applicazione.

Meritano di essere imitati e non contrastati o cancellati.

Partito Democratico

direttivo di Castelnovo ne’ Monti