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Assemblea legislativa, “Un popolo è stato aggredito. Noi siamo dalla parte di chi soffre”

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“Il 77esimo anniversario della Liberazione, in questo tragico 2022, assume un significato davvero speciale. Ci troviamo di fronte a uno scenario inimmaginabile fino a poco tempo fa. La guerra, tornata nel cuore dell’Europa, ci fa rivivere un feroce passato che mai avremmo voluto rivedere. Le immagini che arrivano dall’Ucraina ci riportano inesorabilmente alla brutalità degli scontri, alle atrocità subite dalla popolazione civile, alla fuga di donne, bambini e anziani dalla propria terra". Con queste parole Emma Petitti, presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, ha aperto la sua dichiarazione per il giorno della Liberazione.

Emma Petitti

"Così, questo 25 aprile- ha sottolineato la presidente - ci riporta oggi immediatamente al sacrificio di migliaia di uomini e donne che hanno lottato per la conquista di una società libera e democratica, opponendosi alle disumanità della guerra, patrimonio dei valori trasmessi dalle partigiane e dei partigiani che hanno posto nella Resistenza le radici per la nascita della nostra Costituzione antifascista".

"Nasce allora un'urgenza, uno sforzo - ha continuato - verso il cessate il fuoco che deve essere condiviso sul piano internazionale con tutti gli strumenti che la diplomazia ci offre e che richiama il senso più profondo della nostra identità: l’unità fra i popoli. L’Emilia-Romagna si è subito impegnata nell’accoglienza dei profughi che sono fuggiti dalla guerra, arrivando ad accogliere in un mese più di 22mila ucraini, uno sforzo necessario a fronte di un’emergenza che ci vede coinvolti in prima linea, dando alloggi e assistenza, attivandoci per garantire il diritto allo studio dei più piccoli. È stata inoltre avviata una raccolta fondi, sfociata poi in una legge approvata dalla nostra Assemblea legislativa, per investire nella solidarietà oltre 2 milioni di euro".

"Il conflitto in Ucraina, insieme a tutti gli altri conflitti in corso - ha concluso Emma Petitti - ci impone una nuova sfida sul piano globale, mentre ci sprona a non restare indifferenti di fronte all’aggressione subita dal suo popolo. Per questo stiamo dalla loro parte, dalla parte di chi difende il proprio territorio e la propria autonomia e sovranità, come ha sottolineato anche la presidente dell’Anpi di Bologna, Anna Cocchi, cui in questi giorni va tutto il nostro sostegno. Perché l’Anpi rappresenta un patrimonio imprescindibile per la cura della memoria e dei principi dell’antifascismo e questo non potrà mai essere messo in discussione. E allora il 25 aprile siamo e saremo tutti dalla stessa parte, dalla parte di chi soffre e di chi muore, attraverso un’Europa solidale che sta trovando in questa crisi le ragioni di una profonda appartenenza. Per la Pace. Per la Liberazione”.