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Seconda edizione del Pangea Festival con i temi dell’agenda 2030

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Dal 18 giugno al 18 settembre riparte la seconda edizione del Pangea Photo Festival, iniziativa culturale dedicata a tematiche contemporanee cruciali per il futuro della società e del pianeta, nel contesto della quinta edizione de L’Uomo Che Cammina, evento dedicato al rapporto tra l’uomo, l’ambiente naturale e la dimensione del sacro, nato a Castelnovo ne’ Monti, in provincia di Reggio Emilia.

“God’s Honey” di Nadia Shira Cohen

L'evento è ideato ed organizzato da un gruppo di ragazze e ragazzi nati, cresciuti e residenti dell’Appennino reggiano, insieme al comune di Castelnovo ne’ Monti e con il sostegno della locale Azienda speciale consortile Teatro Appennino.

Il festival di fotografia è nato con l’obiettivo di porre l'attenzione sul proprio territorio, attraverso la fotografia d’autore e di reportage, su temi legati all’attualità globale: cambiamento climatico, conflitti, migrazione, relazione uomo/natura e uomo/potere, temi che troppo spesso passano inosservati nelle nostre vite, ma che hanno un forte impatto sul nostro presente e sul nostro futuro.

Questa seconda edizione del festival ospita cinque reportage di autori nazionali e internazionali che declinano i temi dell'Agenda 2030 in diverse sedi outdoor, in alcuni dei luoghi più suggestivi dell’Appennino Reggiano. Le mostre sono completamente gratuite, aperte e fruibili 24/7 e sono allestite in contesti significativi a livello paesaggistico o sociale nel comune di Castelnovo ne’ Monti e, quest’anno, anche in quello di Casina.

“Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a portare avanti il nostro progetto - dicono gli ideatori - un’iniziativa di carattere culturale con la finalità sociale di divulgazione di contenuti e storie attraverso le arti visive e di portare in un territorio considerato lontano - l’Appennino - tematiche centrali, con l’obiettivo di stimolare un dibattito, sia pubblico che personale”.

“Il tema alla base del NonFestival L’Uomo Che Cammina è il rapporto tra l’uomo, l’ambiente naturale e la dimensione del sacro e per questa quinta edizione, in particolare, ci concentreremo sugli aspetti della wilderness, la smisurata grandezza della natura che soverchia la piccolezza dell’uomo. Una grandezza che però oggi viene messa a rischio dai comportamenti umani, che incidono profondamente non solo sull’ambiente, ma anche sul rapporto tra le società, le élite benestanti e le masse spesso sfruttate” sottolinea Emanuele Ferrari, vicesindaco e assessore alla cultura del comune di Castelnovo ne’ Monti, che ha creduto fin da subito nell’iniziativa proposta dagli organizzatori, che conclude: “Pertanto ringrazio i giovani organizzatori del Pangea Photo Festival per la loro sensibilità e il loro impegno”.

Le mostre fotografiche open air, che interagiscono con la natura circostante, sono:

  • a Ginepreto “Drowning in plastic” di James Whitlow Delano, documentarista americano con base a Tokyo;
  • alla Pineta di Monte Bagnolo “Burning dreams” di Carolina Rapezzi, fotografa italiana con base a Londra che si occupa di questioni sociali, umanitarie ed ambientali tra Europa e Africa occidentale;
  • alla Pineta di Casina “Outside the binary” di Linda Bournane Engelberth, fotografa documentarista focalizzata sull’identità umana, sulle identità di genere e sulle comunità rurali;
  • ai giardini di via Monzani a Castelnovo nè Monti “Lives in limbo” di Francesco Pistilli, fotoreporter e videomaker abruzzese, che si occupa di reportage e ritratto editoriale dai contenuti politici, sociali e ambientali;
  • lungo la salita alla Pietra di Bismantova, sui muri che dal piazzale Dante conducono all’Eremo di Bismantova, “God’s Honey” di Nadia Shira Cohen, freelance già stinger per Associated Press, poi per Sipa Press e VII Photo Agency.

Il Pangea Photo Festival sarà arricchito di talk con gli artisti, incontri, visite e workshop con gli studenti, collaborazioni con associazioni e realtà locali che andranno ad integrare il programma. Il progetto è finanziato dal comune di Castelnovo ne’ Monti all’interno della rassegna ‘L’Uomo Che Cammina’ e dagli sponsor privati Energee3 e Thedotcompany.

“Burning dreams” di Carolina Rapezzi