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Nonfestival L’uomo che cammina, anteprima il 10 giugno

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L'evento di anteprima fissato al Parco Tegge di Felina il 10 giugno, alle ore 21, darà ufficialmente il via alla quinta edizione del NonFestival “L’Uomo Che Cammina”.

Inizia il grande evento dedicato al rapporto tra uomo, ambiente naturale e dimensione del sacro. Le giornate clou dell’edizione 2022 saranno nel weekend tra il 24 e il 26 giugno.

foto di Carolina Rapezzi

Prima di arrivare a queste giornate (e poi fino al 18 settembre 2022) ci sarà la possibilità di visitare le mostre del Pangea Photo Festival, che quest’anno sono in stretta sinergia con il NonFestival.

Il tema di quest'anno del NonFestival “L’Uomo Che Cammina” è la wilderness, il selvaggio in natura come manifestazione del sacro irriducibile alle grammatiche umane, la smisurata grandezza della natura che soverchia la piccolezza dell’uomo, ed esplorerà in particolare l'immaginario della cultura americana, dove questo concetto è nato e cresciuto: da Jack London a Walt Whitman, passando per Thoreau ed Emerson.

L’anteprima al Parco Tegge del 10 giugno è rivolta ai giovani e giovanissimi, per affrontare temi così profondi con un linguaggio appropriato alle loro inclinazioni: al Parco Tegge di Felina, Matteo Razzini proporrà alle ore 21 lo spettacolo “Una buona ragione”, tratto dall’omonimo libro di cui Razzini è autore e che è stato illustrato da Beatrice Zampetti (ed. Zoolibri). Ci sarà anche la possibilità di cenare, su prenotazione, al Parco Tegge prima dello spettacolo (tel: 0522 814964 - 342 3945350 - [email protected]).

Il secondo appuntamento da non perdere sarà il 18 giugno, alle 18 nel parco Pineta di Casina, con l’inaugurazione del Pangea Photo Festival, che vedrà un aperitivo a cura dell’associazione culturale EffettoNotte e DJ set.

Nel Parco Pineta sarà possibile anche visitare una delle cinque mostre del Festival: “Outside the binary” di Linda Bournane Engelberth, fotografa documentarista focalizzata sull’identità umana, sulle identità di genere e sulle comunità rurali.

Dal 18 saranno poi allestite anche tutte le altre mostre del Pangea Photo Festival, iniziativa culturale dedicata a tematiche contemporanee cruciali per il futuro della società e del pianeta, che resteranno visitabili, gratuitamente in location outdoor, fino al 18 settembre 2022, impreziosendo alcuni dei luoghi più suggestivi dell’Appennino Reggiano.

Il festival è promosso da un gruppo informale di ragazzi e ragazze nati, cresciuti e residenti nell’Appennino reggiano, che ha deciso di unirsi per promuovere un’iniziativa di carattere culturale con la finalità sociale di divulgazione di contenuti e storie attraverso le arti visive.

Come per la prima edizione, anche quest’anno saranno coinvolti artisti di levatura internazionale: oltre al parco Pineta di Casina, saranno a Ginepreto, alle pendici della Pietra di Bismantova, con “Drowning in plastic”, con fotografie di James Whitlow Delano, documentarista americano con base a Tokyo; alla pineta di Monte Bagnolo, nel centro di Castelnovo, “Burning dreams” di Carolina Rapezzi, fotografa italiana con base a Londra che si occupa di questioni sociali, umanitarie ed ambientali tra Europa e Africa occidentale; ai giardini di via Monzani, ancora a Castelnovo, “Lives in limbo” di Francesco Pistilli, fotoreporter e videomaker abruzzese che si occupa di reportage e ritratto editoriale dai contenuti politici, sociali e ambientali; lungo la salita alla Pietra di Bismantova “God’s Honey” di Nadia Shira Cohen, freelance già stinger per Associated Press, poi per Sipa Press e VII Photo Agency.

Le tre giornate clou de L’Uomo che cammina si apriranno venerdì 24 giugno, all’ora del vespro (le 18) alla Pieve di Campiliola, la più antica chiesa di Castelnovo Monti, con un appuntamento dedicato a Joyce: “Su tutti i vivi e i morti”, con Enrico Terrinoni e Daniele Benati, accompagnati dal violoncello di Sofia Volpiana. Sempre venerdì e ancora alla Pieve, all’ora di compieta (21.30) sarà la volta di Walkingn into the wild, con Franco Nasi e Daniele Benati, accompagnati da brani eseguiti da Daniele nasi al sax, Giancarlo Patris al contrabbasso e Marcello Abate alla chitarra.

Sabato 25 giugno in orario mattutino (ritrovo alle 9) tornerà uno degli appuntamenti ricorrenti del NonFestival: la camminata narrante. Il titolo quest’anno è “Albe di un nuovo sentire”, con Raffaele Milani. La partenza sarà dalla chiesa di Ginepreto, poco lontano da Castelnovo nell’area alle pendici di Bismantova, per poi salire verso la Pietra di Bismantova arrivando all’orto dei frati, poi all’area di campo Pianelli, il pianoro sommitale e l’arrivo all’Eremo della Pietra, prima di rientrare (in caso di maltempo l’iniziativa sarà rimandata). Per il vespro (ore 18) ci si sposterà alla chiesa di Rosano di Vetto, con “E non si sa a chi chiedere” con Anna Maria Carpi e musiche di Letizia Spaggiari e Patrizia Filippi ai flauti.

Domenica, 26 giugno, al vespro (ore 17) appuntamento al castello di Felina, con S’alza il vento: laboratori creativi a sfondo poetico con Enkarte e il gruppo Arcunta della biblioteca Crovi, rivolto anche a giovani e giovanissimi (in caso di maltempo l’iniziativa sarà rimandata).

Sempre domenica, in serata (ore 21.30) uno degli eventi più importanti del NonFestival: una produzione originale di Roberto Abbiati presentata in anteprima. “Questa terra è la mia terra”, in cui Abbiati sarà voce narrante, accompagnato da Giovanni Mareggini al flauto e Mirco Ghirardini al clarinetto (in caso di maltempo al teatro Bismantova).

Infine, ci saranno anche due appuntamenti che “prolungheranno” L’Uomo che cammina: lunedì 27 giugno nel centro storico di Castelnovo Monti, in piazza delle Armi alle 21, “Fondamenti di vita celeste sulla terra”, con Laura Falqui (in caso di maltempo, teatro Bismantova).

Sabato 23 luglio nella stessa piazza, sempre alle 21, “Antenne: di Esapofi e Foreste”, con l’entomologo Giovanni Carotti, le letture di Silvano Scaruffi e le immagini proiettate di Luca Guerri, organizzato dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano (in caso di maltempo al Teatro Bismantova).