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Domenica 19 sospesa a Felina la Santa Messa delle ore 11 e invito a partecipare alla Pieve a Castelnovo alle 10,30 alla celebrazione dell’Arcivescovo Morandi e al pic nic insieme

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Riceviamo e pubblichiamo

 


Zona Pastorale di Felina
12.06.2022 - Solennità della Santissima Trinità


 

Prima Lettura. Pr 8,22-31:
L’autore sacro ci offre un bellissimo inno cantato dalla Sapienza.

Salmo Responsoriale Sal 8,4-5;6-7;8-9:
Il salmista ci offre parole per glorificare l’autore della creazione mediante le sue creature.

Seconda Lettura Rm 5,1-5:
L’apostolo ci parla della comunione di vita e d’amore del battezza-to con la Trinità.

Vangelo Gv 16,12-15:
Le parole di Cristo ci rivelano la sua comunione con il Padre suo e Padre nostro.


 

Calendario settimanale

 

Sabato 11 giugno San Barnaba

 

Domenica 12 giugno Solennità della SS Trinità
Ore 18,30 Vespro all’oratorio di Felina Amata

 

Martedì 13 Giugno Sant’Antonio da Padova
Ore 21,00 Marcia penitenziale e S Messa al santuario di Bismantova
Ore 20,15 A Gatta Santa Messa

 

Venerdì 17 Giugno

 

Domenica 19 Giugno SS Corpo e Sangue di CRISTO
Ore 16,30 A Villaberza battesimo di Manfredini Nicolò,
di Fabio e Gregori Lucia.

 

 

Da sabato 18 riprenderà la celebrazione della Santa Messa delle ore 16,30 a Gombio (chiesa vecchia).

 

 

Domenica 19 giugno il vescovo Giacomo per conoscere un po’ la diocesi celebrerà la Santa Messa a Castelnovo alle
ore 10,30 al centro interparrocchiale/oratorio.

Siamo invitati a partecipare e a fermarci a pranzo un “pic nic in oratorio”;
invitamo ognuno a portare qualcosa: “quello che mangerebbe lui e la sua famiglia” (pizza, erbazzone, insalata di riso...) e si mette in comune.
Per favorire la partecipazione viene sospesa la Santa Messa delle ore 11,00 a FELINA;
restano le altre ore 8,00 a Felina, ore 9,30 Gatta, ore 11,00 a Villaberza

 

 

Con Lunedì 20 riprendiamo alla sera alle ore 20,15 la celebrazione delle Sante Messe negli oratori

 

 

Visita – Benedizione alle Famiglie: Gatta


 

Un racconto per l’anima

La Santissima Trinità è danza.
Per anni e anni ho cercato anch’io; ho tentato di capire qualcosa sulla Trinità. Dovevo pur fare i miei studi, sostenere gli esami, la mia laurea in Sacra Teologia, rispondere all’avidità intellettuale di alcuni. Non ho capito nulla finché non ho incontrato Gregorio.
Non si tratta di Gregorio di Nazianzo, né di Gregorio di Nissa, né di Gregorio Magno. Bensì di quel meraviglioso piccolo Gregorio dagli occhi immensi.
Gli ho domandato ciò che si domanda normalmente a un ragazzino che va a scuola:
— Allora, Gregorio, vai bene a scuola? — Non molto...
— Ma c’è almeno qualcosa che t’interessa?
Allora dopo un attimo di silenzio: — Sì, la danza e la religione.
E dopo un altro silenzio: — E, nella religione, la Santa Trinità.
Ero stupefatto! Insistetti: — Come mai, Gregorio?
— Ma non capisce che la danza e la Trinità sono la stessa cosa?
Sono rimasto annichilito di fronte a quel ragazzo. Quel che mi diceva era talmente grande! Ma per lui, con i suoi occhi da gufo, era evidentissimo.
Dio-Trinità era la più sfolgorante tarantella d’amore. Ho capito in un istante, alla scuola di questo bambino, perché Gesù aveva usato le immagini più semplici, ma anche le più dense di vita e di festa per dirci semplicemente questo: Dio è l’eterna celebrazione della Vita, l’eterno festival della Luce nell’amore. Quando, nel XV secolo, il monaco Andrei Rublev dipingeva l’icona della Trinità, aveva solo un desiderio: esprimere questo incontro eterno di volti, luminoso, calmo, sereno, carico d’amore: «O miei Tre, mia Beatitudine, Solitudine infinita, Immensità in cui mi perdo, saprò danzare con Te?».


 

Enciclica Laudato sii del Santo Padre Francesco
Capitolo sesto - “Educazione e spiritualità ecologica”

V. Amore civile e politico
237b. Si tratta di un’altra maniera di agire che fa parte della nostra essenza. In questo modo l’azione umana è preservata non solo da un vuoto attivismo, ma anche dalla sfrenata voracità e dall’isolamento della coscienza che porta a inseguire l’esclusivo beneficio personale. La legge del riposo settimanale imponeva di astenersi dal lavoro nel settimo giorno, «perché possano godere quiete il tuo bue e il tuo asino e possano respirare i figli della tua schiava e il forestiero» (Es 23,12). Il riposo è un ampliamento dello sguardo che permette di tornare a riconoscere i diritti degli altri. Così, il giorno di riposo, il cui centro è l’Eucaristia, diffonde la sua luce sull’intera settimana e ci incoraggia a fare nostra la cura della natura e dei poveri.


Per pregare con il Vangelo della prossima Domenica

 

SS Corpo e Sangue di CRISTO (Anno C)
19 Giugno 2022
Vangelo secondo Luca (Lc. 9,11b-17)

In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. lo do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. ll Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. lo e il Padre siamo una cosa sola».


 

 

 

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