Home Cronaca A Castelnovo apre una sede dell’Ausl per il controllo dei funghi raccolti

A Castelnovo apre una sede dell’Ausl per il controllo dei funghi raccolti

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A partire dal 12 Settembre e fino al 25 Novembre un micologo dell' ispettorato micologico del dipartimento di Sanità pubblica sarà presente in alcune sedi Ausl in orari e giornate definite per assicurare ai cittadini, gratuitamente, la possibilità di far riconoscere i funghi freschi spontanei raccolti a scopo di autoconsumo.

A Castelnovo Monti sarà presente in via Boschi, 4 – Palazzina Dipartimento di Sanità Pubblica – tel. 0522 617341 -e il controllo sarà effettuato solo previo appuntamento.

E’, infatti, iniziata la stagione della raccolta che richiama gli appassionati raccoglitori nei boschi ricchi di tante specie e varietà purtroppo non tutte commestibili: a volte alcune tossiche o velenose somigliano a quelle commestibili e possono confondere il raccoglitore poco esperto, trasformando una gustosa pietanza in un rischio per la salute. La raccolta è disciplinata da norme nazionali, regionali e locali il cui mancato rispetto comporta sanzioni e sequestro del materiale raccolto.

L’Ispettorato micologico, operante all’interno del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia, ha il compito di tutelare la salute della popolazione per gli aspetti legati al consumo di funghi nell'ambito del controllo ufficiale sulla sicurezza alimentare. Tra le specifiche attività svolte riveste un ruolo di primaria importanza quella di riconoscimento di commestibilità per funghi raccolti dal cittadino per autoconsumo. La commestibilità di un fungo infatti può essere stabilita solo dopo una corretta identificazione cioè quando a quel fungo si arriva a dare il nome scientifico a cui corrisponde un giudizio di commestibilità, non commestibilità e tossicità.

E’ importante che i funghi sottoposti a visita siano: presentati in contenitori rigidi e areati (cestini o analoghi contenitori); freschi, non congelati o scongelati, non essiccati, non diversamente conservati; interi, non recisi o tagliati, non spezzettati, non lavati, o comunque privi di parti essenziali al riconoscimento; sani e in buono stato di conservazione (non parassitati, non ammuffiti, non fermentati, non fradici, non eccessivamente maturi); puliti da terriccio, foglie e/o altri corpi estranei; provenienti da aree non sospette di esposizione a fonti di inquinamento chimico o microbiologico (ad es: vicinanza a strade ad intenso traffico, stabilimenti industriali, inceneritori, frutteti e/o colture trattate con antiparassitari, parchi cittadini).