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Chiara Torcianti: “Faremo cose bellissime per far conoscere i nostri archivi a tutti”

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“Faremo cose bellissime con i miei colleghi e i collaboratori del Polo e dell’Istituto storico per la Resistenza e la società contemporanea della provincia di Reggio Emilia. Ringrazio per la fiducia che mi è stata accordata nel conferirmi questo incarico che porta con sé tante responsabilità ma anche tante sfide stimolanti sul fronte della divulgazione e della ricerca storica. Gli archivi sono patrimoni essenziali per una comunità e mi auguro, insieme ai colleghi, di renderli sempre più consultabili e interessanti per il pubblico”, così commenta la carpinetana Chiara Torcianti, nuova direttrice del Polo Archivistico del Comune di Reggio Emilia, gestito da Istoreco.

Per I’ Istituto è un passaggio importante, che segna un rinnovamento forte e l’insediamento di una figura di grande valore, che in questi anni si è fatta apprezzare dagli enti locali, dal territorio e da realtà estere, grazie al suo impegno nei percorsi internazionali, a partire dall’Archivio Reggio Africa.

Da anni apprezzata collaboratrice di Istoreco impegnata in tanti percorsi di ricerca, di didattica e di lavoro sugli archivi. Prende il posto del precedente responsabile, Massimo Storchi, che ha raggiunto la pensione. Storchi rimarrà comunque all’interno dello staff dell’Istituto, seguendo alcuni progetti specifici; inoltre rimarrà anche direttore editoriale di “RS – Ricerche Storiche”, la rivista semestrale di Istoreco (unica in Regione ad essere ancora pubblicata) e collaborerà come consulente scientifico del Polo Archivistico.

 Chiara come nasce la passione per la ‘storia’?

E’ merito del professore del liceo che è riuscito a farmi appassionare anche alla storia e alla filosofia: la sua passione per queste materie mi ha molto ispirato. Ho così capito che mi affascina ‘scoprire storie’, comprendere gli eventi del passato alla luce del presente. Da qui poi è nato anche il desiderio di riuscire a trasmettere le mie conoscenze e a tal fine ho conseguito anche l’abilitazione all’insegnamento.

Prima però due lauree, una in antropologia culturale e una in storia, un master in Comunicazione storica grazie al quale sono approdata in Istoreco, prima per il tirocinio obbligatorio e poi con la scelta dell’argomento della tesi finale.

E poi nasce la passione per l’archivio…

Si, proprio sistemando l’Archivio Reggio Africa per conto dell’Istituto ho deciso di frequentare la Scuola di archivistica, paleografia e diplomatica presso l’Archivio di stato di Modena, durata due anni: ho quindi ottenuto quelle competenze e quel diploma che oggi mi permette di ricoprire il nuovo incarico di direzione del Polo Archivistico.

Dal 2017, tuttavia, sono responsabile dell’Archivio Reggio Africa per conto di Istoreco e del Tavolo Reggio Africa, in progetti locali ed internazionali. Negli ultimi anni, sempre per l’istituto storico, ho svolto diverse attività didattiche in collaborazione con le scuole del territorio provinciale, come i laboratori di preparazione alla posa delle Pietre d’inciampo con l’Istituto “Cattaneo-Dall’Aglio” di Castelnovo né Monti.

Come coinvolgere le scuole, quindi i giovani e i più piccoli?

Istoreco offre tante possibilità per le scuole di ogni ordine e grado: laboratori, visite guidate e tutto quanto ci permetta di avvicinare i più giovani al ‘passato’, per infondere in loro conoscenza e consapevolezza su ciò che è stato e sull’oggi: l’obiettivo è farli diventare cittadini pratici ed attivi. A tal fine, Istoreco possiede anche un ricco fondo audiovisivo, di una certa importanza che permette quindi anche di “immergersi” in testimonianze rilevanti per la storia “dal basso”.

Parliamo del nuovo incarico…

Ringrazio ancora la direzione di Istoreco per la fiducia. Le mie attività si rivolgono sia gli archivi donati al Comune di Reggio Emilia che a quelli affidati o donati direttamente a Istoreco; oltre che conservarne l’integrità abbiamo il compito di diffondere la conoscenza nella cittadinanza e nella comunità di ricerca. E su questo so di poter contare sull’ apporto dei colleghi e dei collaboratori, per me fondamentale.

Lavoriamo tutti insieme per renderli sempre più consultabili e interessanti per il pubblico. Stiamo anche pensando di promuovere, nei prossimi mesi, eventi informatici e di organizzare degli open day per far incontrare ai giovani gli archivi, strumenti essenziali per conoscere la nostra storia.