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Il cambiamento climatico: se ne è parlato ieri a Radionova Dossier

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“Il cambiamento climatico c’è e si vede?” : se ne è parlato ieri sera nel corso della prima puntata di Radionova Dossier, con Domenico Turazza, direttore del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale, Aronne Ruffini, assessore alla forestazione e difesa del suolo dell’Unione Montana, Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino Tosco – Emiliano, Giampiero Lupatelli, economista territoriale, intervistati da Gabriele Arlotti

La tragedia della Marmolada e l’alluvione delle Marche sono, in ordine di tempo, gli ultimi due eventi tragici che hanno colpito il nostro paese. Segno, anche, di un evidente cambiamento climatico in corso.

Per tutti gli ospiti è evidente che c’ è ed è in pieno svolgimento, ‘forse più in pianura che non in montagna’ sostiene Turazza, ma è comunque un dato di fatto.

“La mancanza di neve - aggiunge Giovanelli – ha impedito il ricarico delle sorgenti – la scarsità di piogge ha portato alla siccità, poi venti fori, gelate fuori stagione: insomma sono tutti segnali che qualcosa sta cambiando”.

Il presidente del Parco fa un esempio calzante per spiegare lo stato attuale: “La perdita di forza delle sorgenti hanno portato anche a seccare i laghi. Uno tra tutti, anche se poco sconosciuto, il Lago Verde di Ventasso. Ebbene, adesso è un ex lago pieno solo di vegetazione”.

Nel corso della chiacchierata Turazza, sempre in riferimento all’alluvione che in questi giorni ha colpito la regione Marche, ha sottolineato l’importanza di ‘formare le persone per aiutarle a gestire certi rischi, perché di situazioni come quella avvenuta nelle Marche, purtroppo, ne avremo sempre di più’.

“E’ vero che è in corso un cambiamento climatico ma è anche vero sottolinea - Lupatelli che ci son eventi che noi possiamo controllare e ne è esempio la pioggia caduta a Candiano: 420 mm in 3 ore è un terzo della pioggia che dovrebbe cadere in un anno”.

Un altro argomento affrontato è quello della manutenzione. Gli ospiti hanno sottolineato la necessità di interventi più strutturali, tipo le casse di espansione. Per l’assessore Ruffini: “I nostri torrenti aggrediti da una cementificazione forte è uno dei problemi, soprattutto per le piene, I comuni spesso richiedono interventi ma non sempre si riesce se non quando l’evento si è verificato.

Tutti auspicano un tavolo di confronto tra diversi attori per discutere il nuovo impegno del territorio: aria migliore, il clima e non da ultimo il suo paesaggio. Si parla tanto di sostenibilità, il Parco nazionale, come sottolineato Giovannelli, porta avanti tanti sudi ma restano confinati all’interno. C’è volontà ma anche necessità di comunicare tutto questo lavoro.