Home Cronaca Elezioni politiche: in montagna 34.500 elettori chiamati alle urne

Elezioni politiche: in montagna 34.500 elettori chiamati alle urne

52
0
Fac-simile delle schede elettorali

Sono 34.500 gli elettori montanari chiamati alle urne per eleggere il nuovo parlamento.

In Emilia-Romagna dovranno essere eletti complessivamente 43 parlamentari, 29 alla Camera (11 attribuiti in collegi uninominali e 18 nel plurinominale) e 14 al Senato (5 attribuiti in collegi uninominali e 9 nel plurinominale), numero di rappresentanti da eleggere ridotto rispetto all’ultima tornata del 2018 in seguito alla riforma costituzionale del 2020.

Riforma che ha anche portato alla rimozione del limite di età di 25 anni per il voto al Senato: quindi ora tutti i cittadini maggiorenni possono votare sia per la Camera che per il Senato.

Agli elettori verranno fornite due schede: una di colore rosa per la Camera e una di colore giallo per il Senato.

Su ciascuna è possibile esprimere una sola preferenza valida sia per l’elezione del candidato del collegio uninominale, sia per la quota proporzionale. E’ possibile votare in tre modi differenti. Primo: barrare con una “x” il nome del candidato uninominale, e in tal caso il voto espresso è esteso anche alla lista, mentre se il candidato si presenta con una coalizione di più liste il voto viene ripartito tra le liste in modo proporzionale ai voti ottenuti nel collegio. Seconda modalità: barrare direttamente il simbolo del partito, e in questo caso il voto si estende anche al candidato uninominale sostenuto da quel partito. In alternativa, l’elettore può segnare sia il nome del candidato uninominale, sia un simbolo di partito. Non è consentito, pena l’annullamento della scheda, il voto disgiunto, ossia barrare il simbolo di un partito e il nome di un candidato uninominale non collegato a quella lista.

Necessario il distanziamento tra elettori ed evitare assembramenti. Per l’accesso degli elettori ai seggi, per il solo esercizio del diritto di voto, l’uso della mascherina chirurgica è fortemente raccomandato: dispositivo obbligatorio, invece, per chi sia impegnato nei seggi. In questa tornata, a differenza di quella referendaria dello scorso giugno, l’elettore dovrà consegnare le schede votate al presidente di seggio e non potrà inserirle personalmente nelle urne.
Previste sanificazioni dei seggi elettorali e l’applicazione delle modalità operative e precauzionali sancite dai protocolli sanitari e di sicurezza già adottati nelle precedenti consultazioni, e confermati per la tornata del 25 settembre (“Protocollo sanitario e di sicurezza per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2022”, sottoscritto nel maggio 2022 dal Ministro dell’interno e dal Ministro della Salute).