Home Economia Regione: 30mila euro per chi va a vivere in Appennino

Regione: 30mila euro per chi va a vivere in Appennino

194
3

Entra nel vivo il secondo bando della Regione rivolto alle giovani coppie e famiglie che vogliono acquistare una casa in uno dei comuni dell’Appennino.

Da mercoledì 12 ottobre e fino al 10 novembre sarà infatti possibile presentare domanda per ottenere un contributo a fondo perduto fino a 30mila euro.

A disposizione cinque milioni di euro, una dotazione che porta a 25 milioni i finanziamenti complessivi messi a disposizione per un’iniziativa innovativa, che punta a contrastare spopolamento, invecchiamento e a favorire nuove opportunità di sviluppo e di valorizzazione dei territori appenninici.

Un’iniziativa che ha incontrato subito un grande successo come dimostrano le quasi 700 domande finanziate con il primo bando del 2020 con il quale erano stati stanziati 10 milioni di euro, poi raddoppiati a 20.

“L’esito del primo bando conferma che abbiamo intercettato un’esigenza reale. Da qui la scelta di replicare con questo secondo avviso con il quale confermiamo e rilanciamo un impegno per la montagna, che ha visto solo in questa legislatura assegnare ai territori appenninici risorse per 750 milioni di euro, che salgono a 2 miliardi dal 2016. Investimenti pubblici di cui circa la metà direttamente dal bilancio regionale. Senza dimenticare le opportunità offerte anche dalle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e dalla nuova programmazione dei Fondi europei- hanno sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessora alla Montagna, Barbara Lori-. Un impegno che vogliamo portare avanti insieme ai territori, in stretta collaborazione con gli Enti locali e le comunità che in montagna vivono e lavorano.  E che deve vedere protagoniste le giovani generazioni, per uno sviluppo di qualità e duraturo”.

Rispetto al bando precedente che finanziava sia interventi per l’acquisto che per la ristrutturazione, questo sostiene i soli interventi per l’acquisto di una casa da adibire a residenza principale - l’opzione che peraltro era risultata già la preferita - per evitare che i contributi regionali vengano sommati e sovrapposti alle agevolazioni nazionali esistenti sulla riqualificazione di immobili, a partire dal superbonus 110%.

 

3 COMMENTS