Home Diocesi ne' Monti A Gombio il 31 celebrazione di Tutti i Santi

A Gombio il 31 celebrazione di Tutti i Santi

158
0

Riceviamo e pubblichiamo

 


Zona Pastorale di Felina
23.10.2022 -
Domenica XXX del Tempo Ordinario (Anno C)


 

Introduzione alle Letture

Prima Lettura: Sir 35,15b-17.20-22a:
Il testo ci parla dell’efficacia della preghiera
di coloro che si attendono tutto da Dio.

Salmo Responsoriale: Sal 33,2-3;17-18;19-20:
Il salmista ci aiuta a lodare e ringraziare Dio per i suoi benefici

Seconda Lettura 2Tm 4,6-8.16-18:
L’apostolo anela alla ricompensa che è riservata
a tutti coloro che si sono adoperati per la diffusione del Regno.

Vangelo Lc 18,9-14:
Anche Gesù ci offre un insegnamento sulla preghiera
umile di dedizione e sottomissione a Dio.


 

Calendario settimanale

Sabato 22 ottobre

Domenica 23 ottobre Domenica XXX
GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE
La nostra preghiera e la nostra offerta per i missionari nel mondo

Lunedì 24 ottobre

Mercoledì 26 ottobre
Ore 19,30 al Centro interparrocchiale di Castelnovo
Incontri della scuola di Teologia

Venerdì 28 ottobre Santi Simone e Giuda apostoli

Sabato 29 ottobre
Con il ritorno all’orario solare,
da Lunedì 31 Ottobre le Sante Messe
vespertine saranno celebrate alle ore 18,00
comprese le festive anticipate del sabato.
Che saranno celebrate
alle ore 16,00 e alle ore 18,00

Domenica 30 Ottobre Domenica XXXI

 

REVISIONANDO ciò che era stato scritto sul Bollettino la Santa Messa a Gombio per la Solennità di Tutti i Santi si celebrerà il 31 ottobre alle ore 16,00 alla chiesa Nuova
seguirà al cimitero la benedizione delle tombe.

 

Domenica 23 ottobre sarà la nostra Zona pastorale a preparare il pranzo per la Casa della Carità.
Per informazioni Deanna.

 

In questo mese di ottobre dal venerdì al sabato all’oratorio del Fariolo alle 20,15 recita del Santo Rosario

 

La Caritas abbisogna di: olio di oliva e di semi, tonno


 

Un racconto per l’anima

Giudizi avventati

- Nel 1836 un musicista e poeta tedesco, allora di 26 anni, lasciò la sua patria per trovare la fortuna in Francia, nella speranza di farvi rappresentare alcune delle sue opere.
Si presentò al musicista suo compatriota Meyerbeer con una lettera di raccomandazione.
Questi, a sua volta, gli dette un biglietto per il direttore del teatro dell’Opera.
Il biglietto di Meyerbeer conteneva solo questa frase: «Mio caro amico,
vogliate liberarmi da questo imbecille!».
Eppure «l’imbecille» era nientedimeno che Riccardo Wagner!


 

Lettera enciclica Fratelli tutti
del Santo Padre Francesco
sulla fraternità e l'amicizia sociale

Capitolo primo: le ombre di un mondo chiuso

20. Questo scarto si manifesta in molti modi, come nell’ossessione di ridurre i costi del lavoro, senza rendersi conto delle gravi conseguenze che ciò provoca, perché la disoccupazione che si produce ha come effetto diretto di allargare i confini della povertà. Lo scarto, inoltre, assume forme spregevoli che credevamo superate, come il razzismo, che si nasconde e riappare sempre di nuovo. Le espressioni di razzismo rinnovano in noi la vergogna dimostrando che i presunti progressi della società non sono così reali e non sono assicurati una volta per sempre.
21. Ci sono regole economiche che sono risultate efficaci per la crescita, ma non altrettanto per lo sviluppo umano integrale. È aumentata la ricchezza, ma senza equità, e così ciò che accade è che «nascono nuove povertà». Quando si dice che il mondo moderno ha ridotto la povertà, lo si fa misurandola con criteri di altre epoche non paragonabili con la realtà attuale. Infatti, in altri tempi, per esempio, non avere accesso all’energia elettrica non era considerato un segno di povertà e non era motivo di grave disagio. La povertà si analizza e si intende sempre nel contesto delle possibilità reali di un momento storico concreto. Diritti umani non sufficientemente universali.


 

Per pregare con il Vangelo della prossima Domenica

Domenica XXXI del Tempo Ordinario (Anno C)
30 Ottobre 2022
Vangelo secondo Luca (Lc 18,1-8)

In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cer-cava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, per-ché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un pecca-tore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».