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Vianese, Vacondio: “Dovevo staccare la spina”

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Dopo il pareggio contro il Vezzano, subito all’ultimo istante di gara, Massimo Vacondio ha rassegnato le dimissioni.

“Mi dispiace lasciare un gruppo di giocatori davvero speciale, ma l’ho fatto per loro. Ora reagiscano da uomini – dichiara – e aggiunge - Devo ringraziare prima di tutto i miei giocatori che sono davvero encomiabili; mi hanno sempre accettato fin dal primo giorno e hanno dimostrato grande voglia di sacrificarsi. Anche oggi, dopo aver comunicato la mia decisione, sono stato subissato di telefonate e massaggi d’affetto e questo è ciò che maggiormente mi gratifica. Perché mi sono dimesso? Perché mi aspettavo qualche risultato in più che non è arrivato e di questo mi prendo la colpa, com’è giusto che sia, ma è altrettanto vero che occorre avere pazienza quando si costruisce una squadra da zero. Pochi giorni fa sono stato a cena col patron Grassi, una persona strepitosa, che ringrazio di cuore e abbiamo parlato di un programma triennale”.

“Due settimane fa - spiega Vacondio - eravamo secondi in classifica, anche se il gioco non era quello che volevo, poi la sconfitta di Montecchio, in cui ci siamo fatti praticamente autogol e quella rete di domenica a tempo scaduto, mi hanno fatto capire che dovevo staccare la spina per il bene dei ragazzi e della società, cercando, con questo gesto, di dare loro una scossa e di consegnare nelle mani del nuovo allenatore, che con questo gruppo fantastico, farà senz’altro benissimo una squadra motivata e in grado di superare ogni avversità. Purtroppo, nelle ultime due gare, a causa di qualche uscita col mercato e di nessuna entrata, siamo rimasti un po’ contati e questo certamente non ci ha favorito, ma pazienza”.

“E’ andata così - continua - e io sono tranquillo: credo in questi ragazzi e sono convinto che faranno benissimo. Ora, invece, per quanto mi riguarda, per la prima volta in 37 anni ininterrotti di calcio, voglio prendermi sei mesi per riposarmi, per poi magari ripartire con un’altra avventura più carico di prima. Ho giocato fino a 46 anni poi ho iniziato subito ad allenare e non mi sono mai fermato. Credo che dopo 37 anni di campo anche io abbia il diritto di fare sei mesi senza calcare il terreno verde. Ringrazio la società, il patron Grassi, che è davvero unico e soprattutto questo gruppo splendido di ragazzi; il vero rammarico è infatti quello di lasciare loro, ma questo gesto l’ho fatto per loro e spero che, con questo gesto io possa scaturire nei miei giocatori, perché continueranno ad essere così, quella fame che non sempre ho visto e che da oggi in poi dovranno invece avere”.

E conclude: “Una parola vorrei spenderla per il capitano Lorenzo Galassi, che ha saltato solo due allenamenti fino ad oggi, dimostrando in campo e fuori di essere un grande giocatore e un grande professionista”.

Anche la società ringrazia il tecnico uscente “e i ragazzi del suo staff augurando ad ognuno di essi ogni fortuna personale e sportiva. Vacondio e i suoi collaboratori hanno dimostrato grande attaccamento ai nostri colori e grande serietà dal primo all’ultimo giorno; queste dimissioni, infatti, sono l’ennesimo sacrificio e l’ennesima prova d’affetto di un allenatore nei confronti dei suoi ragazzi e della società. E’ stata una scelta coraggiosa che ci ha colto di sorpresa e che, pur con dispiacere, siamo stati costretti ad accettare. Nel frattempo la Vianese ha scelto come nuova guida tecnica il signor Emore Iemmi, allenatore stimatissimo da tutti, che conosce molto bene la categoria e che siamo certi consentirà alla squadra di tornare sulla strada maestra. Al nuovo tecnico e al suo staff auguriamo ogni fortuna con la maglia della Vianese”.

“Vorrei ringraziare personalmente Massimo Vacondio - spiega dispiaciuto il dg Alberto Montecchi - Lo ringrazio perché ha fatto una scelta coraggiosa quando nessuno a Viano lo avrebbe mandato via. Basti pensare che l’altra sera eravamo da Enrico Grassi che gli aveva rinnovato la fiducia nei giorni scorsi e si è parlato di un progetto triennale, che il tecnico ha condiviso. A mio modesto avviso, Vacondio stava forse maturando l’idea di questo gesto proprio per dare quello scossone alla squadra necessario per consentire ai suoi ragazzi di fare il salto a livello mentale”

“Ripeto – sottolinea - da parte della società non c’era assolutamente alcuna intenzione di lasciare a casa l’allenatore, tant’è che domenica sera, quando a fine partita ha chiamato a sé il ds Bimbi e il sottoscritto per comunicarci le sue intenzioni, io sono rimasto di stucco, tant’è che gli ho risposto: “Dormiamoci su. Non prendiamo decisioni a caldo. Stanotte ci riflettiamo e domani ci ragioniamo con calma” e invece Massimo ha ribadito che voleva dare una scossa alla squadra e a quel punto abbiamo deciso di accettare le dimissioni. Ora tocca ai ragazzi dimostrare che il sacrificio di Massimo non è stato inutile”.

E conclude: “La scelta di Iemmi? E’ un tecnico conosciutissimo, una persona splendida che conosce benissimo questa categoria e sono convinto che saprò ridare serenità alla squadra”.