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Don Cavalletti: il Tar respinge il ricorso della Cooperativa Ancòra

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Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Parma dichiara ‘immotivata’ la richiesta di annullamento dell’Accordo con il quale il consiglio dell’Unione dei comuni dell’Appennino reggiano ha posto fine all’Asp (Azienda Servizi alla Persona) don Cavalletti di Poiago, presentata dalla Cooperativa Ancòra.

“Continuano così le procedure che per la verità non si erano mai interrotte e i contatti fra tutti gli Enti e gli stakeholder – spiega il sindaco Tiziano Borghi – interessati per la preparazione di tutti gli atti e le autorizzazioni necessarie per il passaggio di gestione del nucleo A e del nucleo B ad una gestione unitaria in seno all’Asc Teatro Appennino che decorrerà come da programma concordato fra gli Enti dal 01 gennaio 2023”.

La società bolognese era ricorsa al Tar lo scorso 9 novembre contro il Comune di Carpineti e l’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino reggiano e nei confronti dell’Asp Don Cavalletti e dell’Azienda Speciale Consortile Teatro Appennino.

La Casa Residenza per Anziani non autosufficienti offre 72 posti, suddiviso in due nuclei, il nucleo “A” con disponibilità di 39 posti, gestito direttamente dall’Asp tramite proprio personale; il nucleo “B” con disponibilità di 33 posti gestito da un operatore economico terzo, appunto Ancòra Servizi società cooperativa sociale, con sede a Bologna; e un centro diurno per anziani, attualmente di fatto non operativo. Ancòra Servizi non è coinvolta nella riorganizzazione che prevede i due nuclei.

La gestione del Don Cavalletti avverrà all’interno del Teatro appennino con un capitale dedicato suddiviso per il 90% in quote diverse tra i comuni di Carpineti (40%), Castelnovo (30%) e Unione (20%); i comuni di Casina, Ventasso e Vetto partecipano ripartendosi il rimanente 10%.

La ristrutturazione dell’immobile della casa residenza anziani di Poiago invece avverrà con l’assunzione di un mutuo del quale si faranno carico solo i comuni di Carpineti e Castelnovo. La liquidazione completa della società Asp, per la complessità che rappresenta   principalmente a causa di vecchie partite pregresse accumulate negli anni di gestione, richiederà ancora qualche mese del 2023.