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Atti vandalici sulla croce del Ventasso

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Monte Ventasso, è il ventitré dicembre quando un escursionista sale sulla vetta.

“In tal fade”, come dicono i montanari. Si è recato fin lì in compagnia, per godere del panorama, “come sempre oltremodo incantevole”, scrive sulla sua pagina Facebook.

“Attaccato alla croce di vetta - prosegue - trovo qualche brandello di un vecchio filo di bandierine di preghiera tibetane che avevo messo parecchio tempo prima”.

Non è l’unico che ha pensato di adornare le croci e le statue poste sulle cime dei monti dell’Appennino: preghiere, simboli religiosi, braccialetti in stoffa e tanti oggetti che camminando per i sentieri si possono incontrare. Sono simboli personali, ognuno ha una storia in sé: chi lo fa per pura tradizione, chi per dire “anch’io sono arrivato sin qui”.

Nel caso della croce del Monte Ventasso si notano, o meglio si notavano, striscioline di stoffa colorate: si tratta di bandierine di preghiera tibetane che l'uomo aveva annodato in tempo addietro. “La tradizione tibetana le vuole prive di orlo cucito in modo che il vento dei monti le consumi lentamente e liberi nell'universo le parole di pace che recano scritte. Sono colorate e leggere e mi ricordano montagne alte che ho salito tempo fa, in un angolo lontano della Terra”, scrive sul social.

Qualche giorno prima di Natale ne ha legate alcune, con fierezza e orgoglio. Pochi giorni dopo, il trentuno dicembre, la croce di vetta del Ventasso è totalmente priva di bandierine.

E' grazie ad una foto che gli è stata inviata che l' escursionista si è accorto della rimozione non solo delle bandierine, ma anche dei tanti cordini e piccoli ricordi che i camminatori hanno affidato alla vetta, legandoli ben stretti. Restano agganciati soltanto alcuni lucchetti, impossibili da rimuovere.

“Forse danno fastidio a qualcuno? Ledono alcuni ideali religiosi? Recano danni alla croce?”.

Domande ancora senza risposta, perse nel vento.

1 COMMENT

  1. Dalla Descrizione non mi sembra quindi corretto titolare di un atto vandalico sulla Croce.
    Mi viene più d’istinto immaginare che un Escursionista, non conoscendo il significato dei cordini e di quanto altro appeso alla croce, abbia provveduto alla rimozione per lasciarla intonsa. Io stesso apprendo qui del significato di quei cordini fino ad oggi da me ignorato.
    Saluti

    Max Giberti

    • Firma - Max Giberti