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Il gatto selvatico è a Castelnovo. Il video

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Un esemplare di 'gatto selvatico' è stato filmato a Castelnovo ne’ Monti, una specie definita 'sfuggente' che è possibile trovare nei boschi ma difficile, appunto, da individuare. A testimoniarne la presenza in Appennino reggiano le immagini catturare dalla 'fototrappola' di Stefano Bergianti, che fa parte di un gruppo speleologico reggiano.

“E’ stato un colpo di fortuna. Un bel colpo di fortuna – ci racconta Stefano. Con il gruppo speleologico giriamo per fare cartografia, per fare anche censimenti delle cavità naturali, come nei Gessi Triassici a Castelnovo ne’ Monti, e questo ci porta a fare dei percorsi abbastanza, non dico impegnativi, però non accessibili. E visto che spesso in primavera accompagniamo gli alunni delle scuole elementari, ci vengono chiesti video e foto da far visionare ai bambini”.

Continua Stefano: “Ho acquistato quattro fototrappole. Ai bimbi piace molto anche vedere i video: faine, volpi; lupi (ce ne sono tanti). E proprio in uno di questi momenti, era il mese di dicembre, sono riuscito a riprendere, direi abbastanza bene, un gatto”.

E non un gatto qualsiasi. E spiega: “Ho fatto vedere i video ad un mio amico –- Massimo Gigante, perché è uno esperto, ha anche studiato scienze naturali e mi ha confermato che si tratta del gatto selvatico; poi ho avuto modo di sincerarmi anche attraverso altri amici, e ho mandato il materiale anche ad un ricercatrice, Sara Savazza che si occupa di fare il censimento di questa razza. La striatura sopra al dorso e anche i classici anelli ben dettagliati fanno pensare proprio che si tratti di un gatto selvatico”.

“L’ho ripreso anche alcuni giorni fa – conclude Stefano – qualcun dice che forse sono due. Vedremo".

 

2 COMMENTS

  1. Ci vorrebbe probabilmente un biologo o naturalista a spiegare questa presenza, o questo inaspettato arrivo, ma possiamo anche accontentarci di supporre, rallegrandocene, che il nostro ambiente montano è rimasto sufficientemente integro e naturale, tanto da poter ospitare una specie schiva e “sfuggente”, ossia con tendenza a cercare ambiti “selvaggi” e poco accessibili in cui potersi occultare.

    Sempre in tema di selvatici, in questo caso avifauna, durante queste giornate di neve mi è sembrato di notare un minor numero di insettivori – quali ad es. cince e picchio muratore, e fors’anche qualche codirosso che ha rinunciato a migrare – nei pressi delle nostre abitazioni, per cercarvi cibo, e mi auguro che abbiano semplicemente scelto di svernare più a sud, per poi far ritorno dalle nostre parti.

    P.B. 25.01.2023

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