Il numero di residenti al 1° gennaio 2022 sfiorava le 32mila unità e al 30 giugno 2022 le imprese attive sul territorio erano 3.383. Sono i principali dati emersi da un’indagine dell’Ufficio Studi Lapam Confartigianato che ha realizzato un focus sull’Appennino Reggiano, prendendo in esame il contesto sociale, economico e lavorativo dei comuni di Carpineti, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Toano, Ventasso, Vetto e Villa Minozzo. Ciò che si evidenzia dal report è che i 31.977 residenti nell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano rappresentano il 6% della popolazione della provincia, con un netto calo demografico negli ultimi 10 anni (-2.167 residenti complessivamente e -1.273 giovani Under35) e, stando alle previsioni, nel 2031 potremmo assistere a un incremento di Over65 nei territori esaminati pari al 18%, mentre le stime parlando di un possibile -4% di Under35.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, gli ultimi dati disponibili aggiornati al 2021 fotografavano una situazione molto positiva, con 14,6mila occupati nel territorio, pari a un tasso di occupazione del 51,5% (quello provinciale è il 53,9%), mentre circa 700 persone cercavano occupazione, con un tasso di disoccupazione del 4,7% (in provincia è il 4,4%).
Il totale delle imprese attive nel territorio, al 30 giugno 2022, ammontava a 3.383, il 6,9% della provincia reggiana.
Veniamo ai dati più caratterizzanti il lavoro nei territori dell'Appennino. L’Agricoltura rappresenta il settore con più imprese, 933, pari al 28%, seguito da Costruzioni con 692 imprese, il 20% e Commercio e Autoriparazione, 625 imprese, il 18%. Al secondo semestre del 2022 si è osservato un calo delle imprese: 522 in meno. Bene, invece, le imprese femminili: 696 quelle attive al 30 giugno 2022, pari al 20,6% e superiore alla media provinciale, ferma al 19%. L’offerta turistica può contare su 71 imprese ricettive, tra cui 18 alberghi.
La ricerca è stata realizzata e presentata in occasione dell’iniziativa dal titolo “Giovani imprenditori in montagna” che Lapam Confartigianato, in collaborazione con l’associazione culturale e ricreativa “Quarta Dimensione” di Cavola e della Pro Loco, ha realizzato per la promozione del territorio. Sono stati effettuati quattro appuntamenti, con l’obiettivo di fornire ai giovani stimoli per restare a lavorare e vivere in montagna, avviando nel territorio la propria startup imprenditoriale.
«Per quattro mercoledì abbiamo dato la possibilità ai giovani di capire il mestiere di imprenditore – spiega Stefano Cestari, segretario Lapam Confartigianato – partendo dallo studio del territorio, dalle necessità, dalle opportunità che offre e dall’inquadramento aziendale. Abbiamo poi ideato un progetto e realizzato un ipotetico business plan per capire quanto l’iniziativa imprenditoriale possa avere successo. Uno scambio di conoscenze per far crescere i giovani e il territorio».