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Canossa, minaccia di far deragliare il treno: 24enne denunciato

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Procurato allarme, pubblica intimidazione e sostituzione di persona aggravata: sono le accuse mosse ad giovane reggiano che mediante sostituzione di persona, minacciava di far saltare il convoglio ferroviario della linea Reggio Emilia – Ciano d’Enza se l’amministrazione comunale non fosse intervenuta nel ridurre le tempistiche di attesa dei passaggi a livello. Il 24 enne, utilizzando una fake-mail e un anonimizzatore, ha trasmesso ad un comune della Val d’Enza la lettera intimidatoria.

Una mail che ha creato immediato e grave allarme sociale tanto è che dal comune interessato è subito partito l’allarme ai carabinieri di Reggio Emilia, intervenuti con la componente del nucleo investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia che, coordinata dalla Procura reggiana diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, ha immediatamente avviato le indagini anche di natura telematica.

Non escludendo alcuna pista, anche di natura eversiva, in parallelo si è anche riunito il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica della provincia di Reggio Emilia per adottare idonee misure preventive finalizzate a scongiurare l’eventuale attuazione della minaccia.

La mail intestata ad una donna, realmente esistente e poi ricondotta ad una collega di lavoro dell’indagato, ha consentito ai carabinieri di risalire all’IP e quindi all’odierno indagato che raggiunto a casa dai carabinieri del nucleo investigativo, che hanno proceduto al sequestro del suo smartphone e del suo pc di casa, vistosi scoperto ha ammesso le proprie responsabilità sostenendo di aver agito in quanto esasperato dai lunghi tempi di attesa al casello ferroviario che trovava per andare a lavorare. Si è infatti accertato che il giovane con la linea di casa aveva creato una fake-mail intestata alla collega di lavoro che poi utilizzando un anonimizzatore e per il tramite della sua linea mobile l’aveva inviata al comune.

Nessuna attività eversiva quindi dietro il grave episodio compiuto dal 24enne ma solamente, come peraltro ammesso, l’esasperazione per i tempi di attesa al casello.