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Se n’è andata Rosa Laudani, storica vigilessa di Vetto

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Mercoledì sera, 17 maggio, all’età di 66 anni, se n’è andata Rosa Laudani, storica vigilessa di Vetto. Originaria della Sicilia, Rosa era nata il 19 ottobre del 1956 a Catania, da Alfio e Maria Maglia, che avevano un forno a Nicolosi. Rosa si era trasferita in Appennino per amore negli anni ’80. Intorno ai vent’anni, infatti, un’estate era venuta in montagna da una zia, che viveva già qui, e aveva conosciuto il futuro marito, Ciro Tosi, nato il 1° febbraio del 1949 a Vetto (venuto a mancare quattro anni fa a causa di una malattia). L’anno dopo aveva deciso di trasferirsi in Appennino. Si erano sposati il 24 marzo del 1981 a Vetto. Hanno avuto due figlie: Mara, che attualmente ha 40 anni e vive a Ramiseto, e Tiziana, di 39, che vive a Vetto.

In Appennino Rosa era molto conosciuta come vigilessa all’epoca in cui faceva quel mestiere. La donna era stata la prima vigilessa della Sicilia e quando è arrivata a Vetto ha continuato a fare quel lavoro per un certo periodo, anche se solo in estate. Poi, per una quindicina di anni, prima di andare in pensione, ha lavorato nella ceramica Sadon a Buvolo di Vetto. 

Prima che il marito si ammalasse amavano fare qualche viaggio insieme con gli amici. Rosa amava anche tornare in Sicilia, ci andava quasi tutti gli anni. Là ha ancora un fratello, Antonino, di 71 anni, mentre il suo fratello gemello, Matteo, di 66, vive a Imola. A stroncare la sua vita è stata una malattia che aveva contratto un anno fa. È deceduta la sera di mercoledì, alle 18, presso l’RSA “I Ronchi” di Castelnovo Monti.

Persona solare, generosa e altruista, lascia nel dolore le figlie Mara con Patrizio e Tiziana con Francesco, e gli adorati nipoti, che le erano molto affezionati, Diego, di 17 anni, Bruno, di 10, Marco, di 9, e Domenico, di 3, e poi i fratelli, le cognate, il cognato, gli amici e i parenti. 

I funerali avranno luogo domani, venerdì 19 maggio, alle 10, partendo dalla cappella della casa di cura RSA “I Ronchi" di Castelnovo Monti, per la chiesa parrocchiale di Vetto, dove verrà celebrato il rito funebre, indi si proseguirà per il cimitero locale. I famigliari ringraziano la dottoressa Eleonora Ferretti e tutto il personale della casa di cura per le amorevoli cure prestate.

2 COMMENTS

  1. Ieri sera la chiesa di Vetto non riusciva a contenere tutti i presenti al Santo Rosario per “Rosuccia”, e lo stesso è accaduto stamattina a ragione dei i tanti che hanno voluto portarle l’ultimo saluto, a dirci quanto fosse benvoluta, così come nella comunità vettese è ancora vivo il ricordo del marito Ciro.
    Paolo Bolognesi 19.05.2023

    • Firma - Paolo Bolognesi