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Contro le chat inappropriate e i disagi dei più giovani, una rete con la scuola

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Chat a sfondo sessuale o con immagini inappropriate tra i ragazzi delle scuole. È uno dei temi emersi nel corso della serata che si è svolta mercoledì 17 novembre presso l’Orarorio Don Bosco l’incontro con lo psicoterapeuta dell’età evolutiva dottor Alberto Pellai, organizzato dall’Istituto Comprensivo Bismantova, serata conclusiva del ciclo di incontri nell’abito dell’iniziativa “Una rete per la scuola”.

Una serata nel corso della quale dirigente scolastica Giusy Gentili ha introdotto il dibattito sottolineando come il tema della dipendenza dagli strumenti digitali, quali tablet, smartphone e console giochi da parte dei ragazzi di scuola media fosse un tema molto sentito da parte dei genitori. L’affluenza è stata numerosa e partecipe. Il dottor Alberto Pellai è un esperto in questo ambito: al suo attivo numerose pubblicazioni in merito nonché un’intensa attività di psicoterapeuta. Nella prima parte della serata le domande sono state poste dal responsabile area famiglia, infanzia ed età evolutiva di Castelnovo ne Monti, Massimo Maini, mentre sul finale sono intervenuti genitori e insegnanti.

La dirigente scolastica ha anche riferito “una chat mostruosa” presente fra alcuni ragazzini della scuola di Castelnovo ne' Monti in cui venivano condivisi video davvero inquietanti a sfondo sessuale nonché pieni di immagini violente a cui oltretutto alcuni fra loro manifestavano di essere del tutto assuefatti, senza mostrare alcun segno di fastidio. L’iniziativa “una rete per la scuola” che prevedeva in tutto tre serate è sembrata quindi urgente e quanto mai necessaria per fornire un aiuto concreto di contro alle legittime preoccupazioni dei genitori alle prese con i pericoli del web. Fornire una rete di protezione ad all’ultimo inesperti e spaventati per la rete in cui vagano senza guida i figli.

L’interesse partecipato è stato dovuto non solo dalla preparazione medico-scientifica del dottor Pallai, intervenuto nella seconda parte, e del suo modo conviviale e davvero divertente in cui egli stesso si poneva come esempio concreto di genitore di figli adolescenti, annoverando fallimenti e cadute di stile. “Mio figlio maggiore mi ha detto un giorno: ‘Sei il peggiore papà del mondo’. Ma voi non fatevi scoraggiare da frasi del genere è continuata a voler bene ai vostri figli.” Gli esempi portati dallo psicoterapeuta sono stati di vita vissuta, con aneddoti riguardanti i suoi quattro figli, colmando così quel divario a volte presente tra oratore e platea, con una dialettica leggera e ricca di battute ironiche. Si è così alleggerita l’atmosfera ansiosa e preoccupata di genitori, psicologi scolastici, insegnanti e assistenti sociali fornendo esempi su come prendere gli accadimenti dei figli e degli alunni preadolescenti con autorevolezza sì, ma anche armati di una forte dose di autoironia.