Home Cronaca “Ho adottato a distanza il capriolo salvato”

“Ho adottato a distanza il capriolo salvato”

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C’è voluto l’intervento dei vigili del fuoco, della polizia locale, del personale esperto del Rifugio Matildico di San Polo d’Enza, ma soprattutto dell'istinto da playmaker di un ex campione di basket, per trovare e recuperare un cucciolo di capriolo che si era cacciato nei guai.

Martedì scorso, 23 maggio, il cestista reggiano Fabio Ruini, campione italiano 1997/98 in A1 con la mitica Virtus Bologna (e militante nel 2011/12 anche nella Pallacanestro Reggiana), di ritorno dalle Fonti di Poiano per una gita di piacere con la mamma e il fratello, ha udito nei pressi di Berzana i forti lamenti di un animale, non lontano dal bordo della strada. Un breve sopralluogo nell'erba alta ha rivelato un piccolo di capriolo caduto in un pozzetto di cemento profondo circa 1 metro e mezzo, con una ventina di centimetri di acqua stagnante. Per il piccolo animale era impossibile risalire nel prato, e un violento acquazzone avrebbe potuto riempire il fosso e provocarne l’annegamento.

“Non mi era mai capitata una cosa del genere”, racconta Fabio Ruini. “La situazione era delicata e il cucciolo si lamentava con forti richiami alla madre: abbiamo dovuto tranquillizzarlo con la voce, ma senza toccarlo per paura di provocare altri danni. Poi abbiamo telefonato ai Vigli del Fuoco i quali hanno attivato la Polizia Municipale. Pervenuti sul luogo, i Vigili hanno avvisato il Rifugio Matildico, Centro Recupero Animali Selvatici (Cras), qualificato nel recupero di animali ammalati, feriti o in difficoltà. Vedevamo anche la mamma che si aggirava nei dintorni senza avvicinarsi, ma all'arrivo degli altri soccorritori si è allontanata definitivamente”.

Il piccolo capriolo, in buone condizioni, è stato recuperato dalle mani esperte dei volontari del Centro Matildico e portato nella loro sede sulle colline di San Polo, in quanto la mamma non riconosce più i cuccioli entrati in contatto con l’odore degli uomini.

“Io adoro gli animali, specialmente i piccoli” continua Fabio Ruini “ed essendo anche padre due volte, oltre alla soddisfazione di aver contribuito al soccorso, con una donazione al Cras ho adottato a distanza il capriolo salvato: il Centro mi informerà del suo stato di salute e dei suoi progressi, fino alla liberazione finale. Ringrazio Vigili, Polizia e in particolare Paola, l’esperta del Cras: una rete di aiuto che ha reso possibile il recupero in sicurezza del piccolo animale, con la speranza che possa tornare il prima possibile ad una vita libera nel suo habitat naturale”.

Da anni ormai Fabio vive a Sirolo, provincia di Ancona, con la sua famiglia, ma saltuariamente ritorna nei luoghi della sua giovinezza, in Appennino, per far visita ai parenti che ancora abitano qui: uno sportivo vero, che ha saputo unire i valori migliori dello sport, praticato ai massimi livelli per molti anni, con i valori altrettanto importanti dell’amore per gli animali e il loro benessere.