In risposta alle recenti dichiarazioni del capogruppo di minoranza di Ventasso Insieme, dott. Antonio Manari, sull'aumento delle tariffe Tari previste per il 2023, l'amministrazione comunale di Ventasso si è fatta portavoce dei propri punti di vista, cercando di dissipare dubbi e fornire una prospettiva più completa sulla questione.
Una questione di fondamentale importanza da evidenziare riguarda la responsabilità delle tariffe Tari. L'amministrazione ribadisce che, in conformità con la normativa vigente dal 2013, i comuni sono obbligati a coprire integralmente i costi relativi alla gestione dei rifiuti. Pertanto, il Comune di Ventasso si limita ad applicare le decisioni prese da Iren, l'azienda responsabile della stesura di un Piano Economico Finanziario (Pef) basato sui propri costi, sottoposto poi ad Atersir per la revisione definitiva. È fondamentale sottolineare che, nonostante queste restrizioni, il Comune di Ventasso ha conseguito uno degli aumenti più contenuti nella provincia di Reggio Emilia grazie a un'attenta razionalizzazione delle spese sostenute dall'amministrazione. "Ad esempio - si legge nella nota dell'amministrazione - un anziano solo con un’abitazione di 100 mq versa a Ventasso 97 euro (102 con tributo provinciale), in comuni limitrofi ne paga 166 (174 con Tefa)".
Contrariamente alle affermazioni del dott. Manari, l'aumento effettivo delle tariffe Tari per il 2023, come pubblicato sul sito istituzionale del Comune, si attesta al 2,2% per le utenze domestiche e al 18% per le utenze non domestiche. L'amministrazione è consapevole delle possibili ripercussioni di un aumento tariffario sul bilancio delle famiglie e delle imprese locali, motivo per cui si è impegnata a ridurre al minimo l'impatto finanziario.
Il Comune di Ventasso, inoltre, sottolinea che nel 2022 è stata deliberata una riduzione straordinaria delle tariffe Tari, utilizzando i residui dei contributi Covid assegnati dallo Stato. Tuttavia, è doveroso evidenziare che tale riduzione straordinaria non è prevista per il 2023 e al fine di effettuare un confronto accurato, è più appropriato prendere come riferimento il periodo pre-pandemico del 2019.
Ma Manari con un terzo dei voti presi rispetto al Sindaco Attuale, parla ancora??? Ah giusto lui ha governato bene il Comune quando era Sindaco. Dimenticavo.
Andrea
Non voglio polemizzare però considerato che, con la fusione dei 4 ex Comuni, dal sottoscritto mai condivisa, si è saputo che continuano ad arrivare al nuovo Comune di Ventasso (due milioni di euro/anno) e che, per 3/4 “tre quarti” gli impegni di spesa del Sindaco Enrico Ferretti, sono per la stragrande maggioranza previsti nei territori dell’Alto crinale del Secchia. Si richiede con determinazione che (500mila euro/anno) siano previsti anche per la Municipalità di Ramiseto. Consiglio per chi non ci crede di accedere al sito Istituzionale del Comune di Ventasso e di ascoltare le sedute consiliari su” youtube”. Preciso con “determinazione” in qualità, di semplice rappresentante dei cittadini di Ramiseto anche, per sottolineare che neppure i Consiglieri di opposizione NON vengono ascoltati, è questo da parte mia/ nostra non è capito, a meno che maggioranza e opposizioni non siano entrambe d’accordo di NON tutelare l’orgoglio e la ragione ed il futuro dei cittadini di Ramiseto, di chiedere più sicurezza per le persone che sono costrette a camminare sulla carreggiata stradale della Provinciale 15, per la mancanza del marciapiede in molte zone del Centro Abitato. Mi risulta che il Sindaco stia pensando che a Ramiseto, sia sufficiente un piccolo investimento per la manutenzione di un parcheggio sul retro dell’ex Comune; ritenendolo più utile per la sicurezza delle persone, quando scendono dalle auto per la sosta? Per poche auto parcheggiate, purtroppo? Nulla è previsto per la sicurezza dei pedoni e dei cittadini; del loro benessere fisico, sociale, turistico ed economico, di Ramiseto. Non capisco quel montanaro, come il sottoscritto, che 19 mesi fa ha sostenuto che Ramiseto non può essere considerato Comune dell’ Alto crinale, perché fa parte della Val d’Enza e avrebbe quindi dovuto fondersi con Vetto e Ciano perché appartenente geograficamente a quella zona! Pensava molti mesi fa ed aveva ragione, come quel 31% di cittadini che votarono contro l’ Unione dei 4 Comuni !….. A Giugno del 2023, si può capire che avesse “previsto in ritardo” tutte le difficoltà di un’Amministrazione Comunale con un territorio che si estende tra il fiume Secchia e il torrente Enza. Paolo Fracassi 3338479008.
Paolo Fracassi