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Ingente il dispiegamento della Forestale

‘Ferragosto sicuro’, oltre 400 carabinieri monitorano strade e parchi

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Un’intensa opera di prevenzione, sulle strade e nelle aree boschive del nostro Appennino.

Sarà un Ferragosto di duro lavoro per i carabinieri reggiani, coordinati dal Comando Provinciale di Corso Cairoli a Reggio, per cercare di garantire il massimo della sicurezza sulle strade e nei parchi montani, per i cittadini reggiani e non presenti sulla nostra provincia, all’interno della consueta operazione ‘Ferragosto sicuro’.

Il tutto a seguito delle disposizioni che sono emerse in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato dal Prefetto di Reggio Maria Rita Cocciufa.

Una pattuglia dei carabinieri

Intensificazione del pattugliamento e del presidio sulle strade per garantire la giusta soglia di sicurezza, vigilanza attiva sui complessi industriali e nei centri storici per prevenire furti e scoraggiare azioni malavitose dei topi d’appartamento e di coloro che raggirano gli anziani, ispezioni nei locali pubblici per accertare le condizioni sanitarie ed evitare anche la somministrazione di alcolici a persone già 'sature' e vigilanza sulle aree boschive e campestri per prevenire incendi”, sono queste le linee guida che presiederanno all’imponente azione di controllo messa in campo dai militari dell’Arma Reggiana dalla notte tra venerdì e sabato e che si protrarranno sino alla mattina del 16.

Complessivamente i carabinieri reggiani nei 4 giorni di ponte prevedono l’impiego di circa 200 pattuglie, tra militari dell’arma territoriale e Carabinieri Forestali in uniforme e non, in tutta la provincia per un totale di 400 militari che forniranno prevenzione al fine di garantire la dovuta sicurezza.

Prevenzione, in primis anche quella stradale, oltre al pattugliamento. Per tanto, saranno verificate le condotte di guida anche attraverso l’utilizzo di etilometri che verranno impiegati nei vari posti di blocco istituti in tutta la provincia.

In fine, un appello che l’Arma reggiana rivolge a tutti i cittadini: quella di una sorveglianza ‘attiva’, e di segnalazione alla Centrale Operativa – al 112 – anche in forma anonima di comportamenti ‘sospetti’ o palesemente contrari alla legge.