Il tema dei servizi sanitari territoriali, della loro gestione, e, soprattutto, del loro mantenimento sul territorio montano, continua a tenere banco nel dibattito politico-amministrativo in Appennino.
Infatti, dopo l’intervento del coordinatore del Partito Democratico per la montagna, Paolo Ruffini, sullo spinosissimo tema della guardia medica, al momento soppressa, nel Comune di Ventasso, si registrano tra oggi e i giorni scorsi, l’intervento del Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino, Elio Ivo Sassi, ed un botta e risposta via Facebook, tra il sindaco di Castelnovo ne’ Monti, Enrico Bini, e il Pd di Ventasso.
Con ordine.
L’INTERVENTO DI SASSI
“Vorrei precisare che la situazione del servizio assistenziale di Busana, al momento sospeso, è da diverse settimane al centro di un lavoro collegiale che coinvolge tutti i Sindaci dell’Unione e non attiene soltanto il singolo Comune di Ventasso – spiega il Presidente Sassi -. Siamo in stretto contatto con Ausl, che si è detta disponibile a ridiscutere l’assetto dei servizi aperti sul territorio montano, nell’ottica comunque di un contenimento dei costi, ai quali peraltro come sindaci abbiamo coralmente dato disponibilità a concorrere, così da mantenere le guardie mediche della cui importanza siamo perfettamente consapevoli”.
E questa è una ‘faccia’ della stessa medaglia. L’altra, come rimarca Sassi nell’ultima parte del suo intervento è legata: “Alla difficoltà ormai endemica di reperire i professionisti disponibili a operare sul territorio”
BINI Vs. PD
E’ assai probabile che l’intervento di Elio Ivo Sassi si sia reso necessario a seguito di un botta e risposta avvenuto nell’agorà virtuale di Facebook.
Infatti, sulla nostra pagina Facebook, commentando l’intervento di Ruffini, Bini ha sostenuto che: “Da parte dei sindaci della montagna non è stata votata la chiusura della guardia medica a Ventasso. Abbiamo votato la ristrutturazione complessiva dell'emergenza urgenza che per noi significa: pronto soccorso H24, automedica, autoinfermieristica – attacca il primo cittadino di Castelnovo ne’ Monti -. Per quanto riguarda una sola guardiamedica per tutto il crinale (come e scritto sulla delibera) si è rimandato tutto al comitato di distretto nostro per prendere decisioni definitiva”.
“Il Presidente Sassi, in accordo con l'azienda sta organizzando il comitato – conclude Bini -. Anche noi abbiamo evidenziato cosa significa per il crinale una sola guardia medica ( forte disagio e abbandono di un territorio difficile e lontano )”
Fin qui, Enrico Bini. Cui però, risponde, ‘dritto per dritto’ il Pd di Ventasso: “Il punto è che è stata votata una delibera (dove erano presenti i soli Sindaci Ferretti e Borghi) nella quale si decideva di ridurre le postazioni di guardia medica nel distretto dalle precedenti 3 alle attuali 2”
“In un secondo momento nel comitato di distretto si sarebbe solo dovuto scegliere quale mantenere tra Busana e Villa minozzo – chiudono i Dem di Ventasso -. Ma la riduzione delle postazioni sul Crinale è stata votata, decisa e deliberata a giugno in quella riunione”.
Come avevo ipotizzato ieri, commentando le parole del Coordinatore PD zona montana (vedesi l’articolo “Situazione sul crinale insostenibile”), la questione sembrerebbe essere più articolata di quanto egli ce l’abbia presentata, ma forse non voleva perdersi l’occasione di prendersela col Sindaco di Ventasso.
Io comprendo senz’altro la polemica politica, anche quando è accesa, reputandola salutare alla vita democratica, ma in questo caso mi pare francamente che il Coordinatore PD sia stata troppo precipitoso, e forsanche un po’ avventato (ma vedremo cosa ci dirà in merito il prossimo futuro, ossia lo svilupparsi della situazione).
P.B. 11.11.2023
Come avevo ipotizzato ieri, commentando le parole in argomento del Coordinatore PD zona montana (vedesi l’articolo “Situazione sul crinale insostenibile”), la questione sembrerebbe essere più articolata di quanto egli ce l’abbia presentata, ma forse non voleva perdersi l’occasione di prendersela col Sindaco di Ventasso.
Io comprendo senz’altro la polemica politica, anche quando è accesa, reputandola salutare alla vita democratica, ma in questo caso mi pare francamente che il Coordinatore PD sia stato troppo precipitoso, e forsanche un po’ avventato (ma vedremo cosa ci dirà in merito il prossimo futuro, ossia lo svilupparsi della situazione).
P.B. 11.11.2023
Se ci è chiaro che con l’ultima delibera in Provincia i Sindaci Borghi di Carpineti e Ferretti di Ventasso (entrambi non a cordata PD) NON HANNO VOTATO A FAVORE della chiusura della guardia Medica di Ventasso altrettanto chiara è l’ASSENZA in tale sede di tutti i SINDACI PD del distretto oggetto della riduzione delle postazioni di guardia medica da 3 alle attuali 2.
Considerato l’argomento spinoso il Coordinatore PD zona montana Paolo Ruffini dovrebbe rispondere:
La predetta assenza era concertata all’interno dello stesso partito?
La presenza dei Sindaci PD e la loro contrarietà al “taglio” espressa e verbalizzata in quella delibera avrebbe cambiato le sorti sulla riorganizzazione ???
Le battaglie si fanno sul campo non a posteriori!
Anch’io, alla pari di Selvaggia, avrei alquanto gradito il sentire la voce del Coordinatore PD, che potrà fors’anche arrivare ma intanto, di fronte al suo perdurante silenzio, mi sento autorizzato a pensare che se egli avesse considerato quanto in argomento ebbe a scrivere un mese fa il Gruppo consigliare Vivere Ventasso (apparso su Redacon il 13 ottobre, con titolo “Busana, Vivere Ventasso: I sindaci hanno sottovalutato la questione”) non se la sarebbe verosimilmente presa col solo Sindaco di Ventasso.
In quelle righe del 13 ottobre si diceva infatti che alla Conferenza territoriale provinciale del 22 giugno 2023 “erano presenti il sindaco di Ventasso e gli altri sindaci o loro delegati”, il che fa dunque supporre che si sia trattato di una decisione collegiale e “condivisa”, che coinvolgeva di fatto tutti gli Amministratori montani, e dove si sarebbe deciso che i punti di Guardia medica per la montagna passavano a due, anziché tre, rimettendo al Comitato di distretto montano di scegliere tra Ventasso e Villaminozzo.
A me non è dato di sapere se tale “decurtazione” delle Guardie mediche montane sia ascrivibile “alla difficoltà ormai endemica di reperire i professionisti disponibili a operare sul territorio”, come dice il Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino, o abbia anche altre ragioni, ma se casomai si voleva che il Sindaco di Ventasso cercasse di sottrarre la Guardia medica a Villaminozzo, mi sembrerebbe una “gara” sbagliata perché credo che la montagna debba sentirsi un tutt’uno, e muoversi di conseguenza.
P.B. 14.11.2023