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A Rosano di Vetto

Una pietra d’inciampo dedicata a Domenico ‘Mario’ Giansoldati

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Una pietra d’inciampo dedicata a Domenico ‘Mario’ Giansoldati.

E’ successo mercoledì 31 gennaio, quando, grazie ad Istoreco, il Comune di Vetto, le scuole, gli enti locali e i parenti hanno ricordato Giansoldati, 21enne originario di Rosano di Vetto, deportato nel campo di Kahla, in Turingia, dove muore nel dicembre 1944.

Le ricerche sulla sua vita sono state curate da Chiara Torcianti di Istoreco con un gruppo di ragazze e ragazzi formato tra i componenti di sette classi dell’istituto superiore Mandela di Castelnovo Monti.

La cerimonia di posa si è tenuta a Rosano, lungo la strada provinciale. Oltre agli studenti e ai parenti di Domenico “Mario” Giansoldati, hanno partecipato, il sindaco di Vetto Fabio Ruffini, quelli di Castelnovo Monti, Ventasso e Villa Minozzo Enrico Bini, Enrico Ferretti e Elio Ivo Sassi (anche in rappresentanza della Provincia), il vicesindaco di Neviano degli Arduini Marco Galloni, la consigliera comunale castelnovese e provinciale Erica Spadaccini e il presidente dell’Anpi di Castelnovo Monti Nello Orlandi.

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