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può essere effettuata con mezzi di trasporto lungo le rive

Prelievo di legna in alveo: la Regione fa chiarezza sulle modalità di raccolta

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In questi giorni, visto il perdurare del maltempo che ha causato molti danni, è forte il dibattito (tra le altre cose) legato alla gestione dei fiumi, e in particolar modo riguardo al legname presente lungo i corsi d'acqua, che con la piena si sono ritrovati a fare da "tappo" contro i ponti. Note sono le immagini che hanno scatenato un forte dibattito.

Che fare quindi? E' la domanda che molti si pongono. E' possibile intervenire lungo i fiumi effettuando la raccolta degli stessi? La Regione consente il prelievo della legna fluitata nel greto del nostri torrenti e fiumi? Nei giorni scorsi in una lettera a Redacon un nostro lettore esponeva alcune perplessità. Qui l'articolo.

Dal sito della Regione Emilia Romagna apprendiamo che è possibile per i privati raccogliere la legna lungo in corso dei fiumi per uso personale e domestico per un massimo di 250 quintali all'anno.

Per fare chiarezza sulle modalità di raccolta e i permessi che servono il nostro giornale ha interpellato la Regione Emilia-Romagna - Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile. 

Dalla Regione: in merito alla richiesta di informazioni circa le norme e modalità di raccolta legname in alveo, si richiama e specifica, in sintesi,  quanto di seguito.

LE COMPETENZE

Gli Enti (cosiddette autorità idrauliche) che hanno competenza nella “gestione” dei corsi d’acqua naturali appartenenti al demanio (e che eseguono interventi di manutenzione o adeguamento, comunque finalizzati al miglioramento della sicurezza idraulica degli stessi, sulla base degli indirizzi della pianificazione di bacino e di settore) sono, per la Regione Emilia-Romagna, l’Agenzia interregionale per il fiume Po e l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile per il tramite dei propri uffici territoriali provinciali. L’Agenzia interregionale per il fiume Po ha competenza, prevalentemente, lungo i tratti arginati dei corsi d’acqua.

Il reticolo di bonifica è invece gestito dai consorzi di bonifica (per la provincia di Reggio Emilia, il consorzio di bonifica dell’Emilia centrale)
Le rispettive competenze territoriali sono definite sulla base di specifici atti.

LA RACCOLTA DI LEGNAMEN FLUITATO NEGLI ALVEI DEMANIALI NATURALI IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

Il privato cittadino che, riscontrata la presenza di legna nel tratto di un corso d’acqua, intende rimuoverla per utilizzo personale (contribuendo così alla sicurezza idraulica del territorio), deve comunicarlo all'Ufficio territoriale competente

La modulistica è scaricabile al seguente link, per ciascuna delle province dell’Emilia-Romagna

https://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/agenzia/settori-uffici/come-fare-per/comunicazione-raccolta-legname-1

All'interno del link è possibile trovare la nota di preventiva autorizzazione alla raccolta per il 2024 per la provincia di Reggio Emilia (viene rinnovata tutti gli anni) e la modulistica che il privato cittadino deve compilare e inviare ai riferimenti già presenti e chiaramente indicati nel modulo. Trattasi , pertanto, di comunicazione che non necessita di ulteriore autorizzazione. Inoltre la nota è stata anche  inviata a tutti i comuni della provincia (dicembre 2023)  al fine di darne ampia diffusione e informazione alla cittadinanza.

  • La normativa di riferimento è la Delibera di Giunta n. 1919 del 04/11/2019; in particolare, per ciò che concerne l’ asportazione di materiale legnoso fluitato.  È possibile il prelievo di materiale legnoso fluitato dall’alveo e dalle aree golenali demaniali, alle seguenti condizioni:
  1. a) il prelievo deve riguardare legna fluitata già sradicata (è escluso il taglio di piante morte, secche o deperienti in piedi o aduggiate, ma ancora radicate) per un quantitativo non superiore a 250 quintali annui, e deve essere finalizzato all’autoconsumo senza fini di lucro;
  2. b) l’attività può essere svolta con l’ausilio di mezzi di trasporto utilizzando esclusivamente la viabilità e gli accessi già presenti senza comportare modifiche o alterazioni dello stato dei luoghi e, comunque, senza accedere all’alveo con i mezzi a motore. I mezzi meccanici, infatti, possono causare potenziali danni alle sponde o all’alveo, nonché turbativa agli habitat naturali.

Dall’autorizzazione si intendono esclusi alcuni tratti di corsi d’acqua, non perché non sia possibile la raccolta, ma perché di competenza di altri Enti (Agenzia interregionale per il fiume Po) o altri uffici territoriali della nostra Agenzia (Modena), ai quali, quindi, va inviata analoga richiesta.

In sintesi: non consente la raccolta di legname fluitato nei tratti dei corsi d’acqua di competenza dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo) ai sensi della D.G.R. n. 2242/2009 (per il territorio reggiano torrente Crostolo, da ponte
S.P. n. 21 Puianello (Albinea) a confluenza Po, torrente Enza da ponte S.S. n. 513 (San Polo d’Enza) a confluenza Po, Fiume
Secchia, da loc. Case Galliani (Casalgrande) a confluenza Po, tratti indicati nell’Allegato 1 alla D.G.R. n. 2242/2009).
E non lo consente nei tratti di competenza dell’UT Sicurezza Territoriale e Protezione Civile Modena ai sensi della DD
Num. 4711/2021 (Fiume Secchia da Confluenza T. Dolo fino a loc. Case Galliani (Casalgrande) e intera asta torrente Dolo)